Ringrazio anche solo chi legge.
"Partecipante a "Superhusbands: Music Challenge" indetto dalla pagina Our Curious, Furious, Fantasist Code:. ".
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Cap. 2 Il rapimento di Steve

Steven salì di un paio di gradini davanti al palazzo di giustizia. Incrociò le braccia e ticchettò con il piede per terra.
“Possibile che tu vada matto per tutto ciò che crea danni e confusione?” domandò ringhiando. Tony ghignò e si tolse gli occhiali da sole.
“Suvvia Capiscle, nei momenti di pericolo, chissà perché non manchi nemmeno tu” sussurrò. Si grattò il pizzetto guardando il biondo digrignare i denti.
“Lei ...”. Tentò di colpire l'altro con uno schiaffo. Tony si spostò e gli bloccò il polso.
“E la smetta di fare il santarellino con disturbi di stress post-traumatico. A lei la guerra manca. Non sono io che ho sorriso all'idea di riavere l'Hydra” lo stuzzicò. Lo lasciò andare, si voltò ed entrò.
“Non pensare che sarò qui ad aspettarti quando esci!” strepitò Steve. Indietreggiò e si mise sotto la bandiera.
“E parla lui che lo ha pure lo stress post-traumatico” si lamentò. Si voltò e guardò Rhodey andare verso di lui. Rhodey gli sorrise, gli porse un sacchetto e alzò il capo.
“È esasperante, ma vuole solo fare la cosa giusta” disse. Steve si mise una ciocca biondo cenere dietro l'orecchio e si leccò le labbra rosate.
“Non sono un amico più facile di lui” lo giustificò. Rhodey tirò fuori dal sacchetto una ciambella, la porse a Steve e sorrise.
“Ne prenda una” invitò. Deglutì, guardò verso il palazzo osservandone le scale.
< Lo faccio per te, Tony. Hai bisogno di riprenderti e tuo padre saprà come farlo > pensò. Scrollò le spalle, espirò e torno a guardare Steve con gli occhi socchiusi. “Non è facile essere suo amico”.
“Grazie, non mangio mentre un amico è sotto giudizio” sibilò Steve. Si voltò e guardò dietro di sé, corrugando la fronte.
< È un grande avvocato dicono > rifletté. Rhodey strinse la ciambella, alzò le spalle e la morse.
< Il signor Stark ha detto che fa effetto solo a chi ha il siero e che dargli questa roba è l'unico modo per poter ragionare con lui > si disse, Ingoiò, scosse il capo e spostò il peso da un piede all'altro.
“Stia tranquillo. Tony è il migliore in tutto ciò che si mette in testa di fare”. Roteò gli occhi, sbuffò.
“Anche se questo processo poteva evitarselo”. Steven si girò, si sporse facendo sbattere il proprio scudo contro le spalle e prese una ciambella. Se la portò alla bocca, diede un morso e lo ingoiò. Sgranò gli occhi, indietreggiò e le gambe gli tremarono. Mise la mano in tasca, premette il pulsante del cellulare due volte e cadde in avanti. Crollò svenuto addosso a Rhodey con un gemito. Rhodey dilatò gli occhi, si guardò intorno e lo strinse. Alzò il capo verso il palazzo di giustizia, deglutì e si caricò in spalla il biondo.
< Devo raggiungere il padre di Tony prima che lo scopra, non capirebbe che è per il bene di tutti > si disse. Raggiunse la macchina, la aprì e mise Steve sul sedile. Chiuse lo sportello, fece il giro e si mise al volante. Ansimò, sentiva il battito accelerato e la pelle nera sudata.
“È per il bene di tutti” si ripeté sotto voce. Partì infilandosi nel traffico.