05/08/2008
9 recensioniSuicide
Step by step, heart to heart
Left, right, left
We all fall dawn like toy soldiers
Left, right, left
We all fall dawn like toy soldiers
Lancia un dado per il suo angelo giustiziere.
Lancia un'altro dado per l'amico mai avuto.
Lancia un'ultimo dado per il rivale sfregiato.
L, Matt, Mello...morti. Sono tutti morti. Tranne lui.
[Non merito di vivere]
Chiuso in una stanza dalle pareti bianche, stringe con forza un lembo della camicia bianca, la mano libera arriccia una sottile ciocca bianca.
Bianco.
Ogni cosa è bianca. E lui odia profondamente quel colore.
Da quando? Da quando ha preso coscienza che è vuoto.
Dove sono le sfumature vivaci? Dove sono gli appassionati sentimenti?
Dove sono i loro colori caldi?
Vuoto.
Come uno dei piccoli pupazzetti che giacciono ai suoi piedi scalzi, sul pavimento freddo.
Così simili a loro, ma non loro.
[Sono degno di esistere più di voi?]
L, Matt, Mello...e Near.
Posto in mezzo a loro, ma mai stato realmente con loro.
Messi vicini, a uno stralcio di centimetro dal suo corpo infantile. {E così bianco}
Li osservi e vedi che non è un disegno perfetto.
E sai che l'imperfezione è la tua immagine tra loro.
Perchè tu non c'entri nulla con loro.
[Voglio morire e voglio farlo da solo. Sono sempre stato solo]
Prendi il tuo pupazzetto in legno e lo getti alle tue spalle.
E poi guardi ancora. Ecco, ora è tutto perfetto.
Perchè loro sono eroi e tu una formica troppo piccina, sperduta fuori dal formicaio.
Dov'è casa tua? Dove sono la mamma e il papà?
Ah, la casa è bruciata e loro sono morti.
Sono tutti morti...tranne te.
E nella solitudine, brami di raggiungerli, perchè loro ti faranno compagnia e saranno reali.
[Perchè devo vivere quando gli altri sono tutti morti?]
Sbam.
Uno ad uno, fai cadere i pupazzetti. Stesi a terra ora sono.
Caduti come insignificanti soldatini.
E adesso è il tuo turno.
Mangi una caramella allo zucchero, ti copri gli occhi vacui con dei grandi occhiali arancio, ti allacci un rosario di lucido argento al collo.
E tiri un dado nero.
Sorridi, mentre afferri una sottile lama di metallo. La appoggi piano ad un polso, poi all'altro.
Rosso.
Goccioline scarlatte cadono e tingono quel bianco soffocante.
E ti accasci a terra, chiudendo gli occhi. Lentamenti attendi.
Attendi di andare da loro, per rimanere con loro.
Nate River
24 Agosto 1991 - 29 Gennaio 2010
Lancia un'altro dado per l'amico mai avuto.
Lancia un'ultimo dado per il rivale sfregiato.
L, Matt, Mello...morti. Sono tutti morti. Tranne lui.
[Non merito di vivere]
Chiuso in una stanza dalle pareti bianche, stringe con forza un lembo della camicia bianca, la mano libera arriccia una sottile ciocca bianca.
Bianco.
Ogni cosa è bianca. E lui odia profondamente quel colore.
Da quando? Da quando ha preso coscienza che è vuoto.
Dove sono le sfumature vivaci? Dove sono gli appassionati sentimenti?
Dove sono i loro colori caldi?
Vuoto.
Come uno dei piccoli pupazzetti che giacciono ai suoi piedi scalzi, sul pavimento freddo.
Così simili a loro, ma non loro.
[Sono degno di esistere più di voi?]
L, Matt, Mello...e Near.
Posto in mezzo a loro, ma mai stato realmente con loro.
Messi vicini, a uno stralcio di centimetro dal suo corpo infantile. {E così bianco}
Li osservi e vedi che non è un disegno perfetto.
E sai che l'imperfezione è la tua immagine tra loro.
Perchè tu non c'entri nulla con loro.
[Voglio morire e voglio farlo da solo. Sono sempre stato solo]
Prendi il tuo pupazzetto in legno e lo getti alle tue spalle.
E poi guardi ancora. Ecco, ora è tutto perfetto.
Perchè loro sono eroi e tu una formica troppo piccina, sperduta fuori dal formicaio.
Dov'è casa tua? Dove sono la mamma e il papà?
Ah, la casa è bruciata e loro sono morti.
Sono tutti morti...tranne te.
E nella solitudine, brami di raggiungerli, perchè loro ti faranno compagnia e saranno reali.
[Perchè devo vivere quando gli altri sono tutti morti?]
Sbam.
Uno ad uno, fai cadere i pupazzetti. Stesi a terra ora sono.
Caduti come insignificanti soldatini.
E adesso è il tuo turno.
Mangi una caramella allo zucchero, ti copri gli occhi vacui con dei grandi occhiali arancio, ti allacci un rosario di lucido argento al collo.
E tiri un dado nero.
Sorridi, mentre afferri una sottile lama di metallo. La appoggi piano ad un polso, poi all'altro.
Rosso.
Goccioline scarlatte cadono e tingono quel bianco soffocante.
E ti accasci a terra, chiudendo gli occhi. Lentamenti attendi.
Attendi di andare da loro, per rimanere con loro.
Nate River
24 Agosto 1991 - 29 Gennaio 2010
Angolo autrice
Questa poi! Non posso credere di aver fatto ammazzare Near! Ma povero cucciolo...sigh, me molto triste. E' che mi sono detta 'Chissà come deve sentirsi ad essere rimasto l'unico dei protafonisti in vita, se avesse dei sentimenti decifrabili' e anche 'voglio scrivere qualcosa in cui uno dei personaggi si suicida' e questa associazzione d'idee...
Fan di Near non linciatemi! Guardate il lato positivo, adesso sarà anche morto ma non è più solo, no?! Aspettate, mettete via la sega elettrica, wah!
Autrice deceduta il 5 Agosto 2008, ad appena quattordici anni di vita!
Baci dall'aldilà. Ehi, Wammy Boys, che ci fate qui? Ah, è vero.
Questa poi! Non posso credere di aver fatto ammazzare Near! Ma povero cucciolo...sigh, me molto triste. E' che mi sono detta 'Chissà come deve sentirsi ad essere rimasto l'unico dei protafonisti in vita, se avesse dei sentimenti decifrabili' e anche 'voglio scrivere qualcosa in cui uno dei personaggi si suicida' e questa associazzione d'idee...
Fan di Near non linciatemi! Guardate il lato positivo, adesso sarà anche morto ma non è più solo, no?! Aspettate, mettete via la sega elettrica, wah!
Autrice deceduta il 5 Agosto 2008, ad appena quattordici anni di vita!
Baci dall'aldilà. Ehi, Wammy Boys, che ci fate qui? Ah, è vero.