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Autore: Nerhs    01/06/2014    3 recensioni
- C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore. Solo lui può consolare questo cuore spezzato a metà, il mio audace marinaio prima o poi arriverà. C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore.-
E in quel momento ne uscì convinto. Harry si era innamorato di quella bellissima Sirena che ora lo fissava sorridendo. Che lo fissava e che con i capelli fradici che le coprivano il seno, ora gli si avvicinava. Si avvicinava, fino ad arrivare alla guancia del ragazzo che la guardava estasiato.
Lei gli posò un dolce bacio sulla guancia, prima di guizzare di nuovo tra le dolci onde del mare che le avevano sempre offerto sicurezza e protezione, lontana dalle reti che tanto la minacciavano.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il canto delle Sirene.
 
 
Harry ancora non riusciva a capire quella malsana voglia che lo aveva spinto ad inoltrarsi in mare aperto quella notte. Proprio non lo capiva.
Eppure gli era sembrata una cosa così naturale, così necessaria. Il ragazzo aveva avuto proprio il bisogno di salire su quella vecchia scialuppa del padre, afferrare i remi e iniziare a vagare tra le onde nere, illuminate in lontananza dal solo riflesso della luna.
C’era un solo spicchio di luna quella sera, piccolo, magro e luminoso. Un lieve alone grigio scuro lo circondava e sembrava finire di disegnare l’intero cerchio perfetto del astro lucente.
Non era mai stato sicuro avventurarsi nel oceano di quel periodo, tempeste in agguato, pirati saccheggiatori, strani esseri marini.
E pur sapendolo, il ragazzo aveva deciso di seguire quel istinto che lo aveva tenuto sveglio l’intera notte, non facendolo addormentare, respingendo Morfeo da ogni suo tentativo di rapirlo. Aveva deciso di seguire quel pensiero, quella voce, che ancora sentiva, quella voce che l’aveva spinto a fuggire di casa e ancora sembrava incantarlo, quella voce che lo aveva svegliato ogni notte, per un mese intero, impedendogli di pensare lucidamente, offuscando i suoi pensieri. Quella voce così familiare, quella voce che ricordava veramente bene, quella voce lui era sicuro di averla già udita. Ma quella voce ora era molto più vicina, sembrava quasi vera, quasi reale.
Ed Harry sobbalzò, quando voltandosi di scatto la vide.
Vide quella creatura apparentemente normale, umana, che poggiava i gomiti sul bordo della barca e sorrideva.
Sorrideva e i suoi capelli fradici le coprivano il seno. Sorrideva e la sua pelle bianco latte risplendeva nel colore scuro dell’acqua. Sorrideva e i suoi occhi verdi brillavano più di quello spicchio di luna.
Harry vide quella che le sembrò essere un angelo, una creatura strana, una creatura che aveva sempre sognato di vedere, ma di cui aveva sempre avuto paura.
Harry vide una Sirena quella notte.
Il ragazzo le si avvicinò, spaventato dal aspetto così regale e composto del mostro, ma con quella straordinaria e misteriosa curiosità di sentirla parlare e toccare quel viso liscio come la porcellana.
 
- N-non voglio farti del male.- sussurrò lui, scivolando seduto sul legno
- Non ho paura di te.- la sua voce uscì.
 
E il ragazzo rimase estasiato al suono di quella voce talmente angelica da far venire i brividi.
Il ragazzo sorrise timido, come non lo era mai stato. Sorrise e la paura che gli pervadeva gli arti, allentò la presa. Sorrise e si beò di quella figura così perfetta, così mostruosa, così innaturale.
Le sfiorò la guancia, pregando in cuor suo che ella non l’avrebbe trascinato con sé giù negli abissi. La accarezzò e le posò il pollice sulle labbra rosse. Sorridendo, poi, le prese una ciocca di capelli bagnati e se la rigirò tra le mani. Vedendo la sua tranquillità, Harry si sorprese e si allontanò appena, scuotendo la testa incredulo.
 
- Cosa c’è? Non ti aspettavi che noi fossimo così?- chiese di nuovo il mostro ancora senza nome
- Come ti chiami?- si affrettò a chiedere lui
- Astrid. E tu?- poggiò il mento sulle braccia candide, alzando appena gli occhi verso quelli del ragazzo
- Mi chiamo Harry, sì Harry.-
- Non sembri tanto convinto!- e rise.
 
Giurò, Harry, in cuor suo, di non essersi mai sentito così bene. La sua risata era come l’armonia più dolce al mondo, quel armonia che nessun compositore, seppure il più bravo del mondo, sarebbe mai riuscito a comporre. E così, rendendosi forse stupido, il ragazzo glielo chiese. Le chiese di ridere di nuovo, di emettere un altro suono, un altro solo. Una dolce melodia che lui avrebbe conservato per sempre nel suo cuore. Perché quella Astrid, quella Sirena, quel mostro marino che veniva disegnato sui libri nautici, quella creatura che sembrava così tremendamente brutta dipinta con gli acrilici, quel essere dimenticato da Dio, gli aveva rubato l’anima.
“Pensa a tenerti stretto l’anima, che a tutto il resto poi ci penseranno le Sirene.” Diceva sempre scherzando suo padre. E ora lui aveva perso anche l’unica cosa che avrebbe dovuto riguardare più della sua stessa vita.
Astrid gli aveva rubato l’anima, con la sua risata, con quel sorriso, con quegli occhi che brillavano, con quello sprizzo di coda che ora spuntava fuori dal velo leggero dell’acqua che si muoveva sotto il suo corpo seminudo.
La ragazza, sorridendo, si avvicinò al viso del ragazzo. E lui ebbe paura.
 
- Ti va se…canto?- chiese lei
 
Harry si limito ad annuire, ammutolito dal dolce rumore piacevole della creatura.
La vide poi sollevarsi sulle braccia, fare pressione sul vecchio legno della barchetta e poggiarsi con la lunga coda sul bordo di essa. Ed ebbe l’occasione di ammirare i colori che ricoprivano l’impalcatura di squame che la ragazza aveva al posto dei piedi. Viaggiavano dal verde color dell’erba, ad un verde scuro come gli occhi dei due non-simili che ora si fissavano, arrivando fino al blu delle onde del oceano che li avvolgeva, passando per il bellissimo grigio misto al blu, del cielo e del alone che circondava la luna.
 
- C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore. Solo lui può consolare questo cuore spezzato a metà, il mio audace marinaio prima o poi arriverà. C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore.-
 
E in quel momento ne uscì convinto. Harry si era innamorato di quella bellissima Sirena che ora lo fissava sorridendo. Che lo fissava e che con i capelli fradici che le coprivano il seno, ora gli si avvicinava. Si avvicinava, fino ad arrivare alla guancia del ragazzo che la guardava estasiato.
Lei gli posò un dolce bacio sulla guancia, prima di guizzare di nuovo tra le dolci onde del mare che le avevano sempre offerto sicurezza e protezione, lontana dalle reti che tanto la minacciavano.
 
- Mi dispiace averti tenuto sveglio tutte queste notti, marinaio.- sussurrò Astrid
- E-eri tu?-
- Lo sono sempre stata. Canto per te da quando eri un piccolo bimbo in fasce, ma solo ora hai veramente sentito il mio canto…solo questa notte.-
-Dovrai andartene ora?-
- Si. E’ stato un piacere Harry. Grazie, marinaio.- disse
- Sono io quindi il marinaio della tua canzone?-
 
E senza rispondergli, Astrid si allontanò dalla barca, gli sorrise e piano piano, si immerse completamente nell’acqua nera come la pece, che la fece scomparire, che tolse al ragazzo quella vista così spettacolare.
 
Si svegliò di colpo, completamente sudato nel suo letto, girandosi e rigirandosi in modo convulso, mettendo la testa fuori dalla finestra dalle tende bianche come la luna.
Aveva sognato, si disse, era stato tutto un sogno, Astrid era una bellissima immagine che era scomparsa troppo velocemente.
Si sollevò dal materasso duro e si affacciò con l’intero corpo alla finestra che dava sul mare nero.
La luna lasciava alla visione un minuscolo spicchio bianco, che brillava in mezzo ad un alone grigio cenere.
E fu allora che lui lo sentì. Senti quel magico suono, quella splendida voce che lo fece arrossire, quella voce che si convinse di non aver solo sognato.
 
C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, ora conosco il suo nome, ed ho bisogno del suo amore.”
 
 
 
 
Nerhs’s box.
 
Dovete farvi sentire, diamine.
Dovete urlare che vi ho scocciato con queste dannate OS. Ma devo dire che questa mi piace parecchio. Dovete anche urlarmi di smetterla di guardare Pirati Dei Caraibi, dovete togliermi CineBlog, oh.
Come avrete capito, oggi pomeriggio mi sono data alla pazza gioia con “Pirati Dei Caraibi, Oltre i Confini del Mare”…fantastico film che consiglio a tutte, e che ha dato la modesta ispirazione a questa piccola storiella. Star:Harry Styles versione marinaretto del ‘500.
Vi piace? Non vi piace? Vi aspetto nelle recensioni bellezze <3
Vi amo <3
Nerhs xx

 
  
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