05/08/2008
0 recensioniBene...spero che il prologo vi piaccia!Il primo capitolo è già pronto,ora devo mettermi a scrivere il secondo,anche se potrei metterci non poco!Perchè l'ho scritta?beh,di fanfiction con protagonisti Wataru & Miwako ce ne sono ben poche(figuratevi che ne ho lette alcune inglesi,alcune francesi e persino spagnole XD)...sinceramente non mi sarei aspettata di scrivere una FF del genere su loro due,però la canzone della Pausini(a cui mi sono ispirata)mi ha reso particolarmente triste...Spero vi piaccia comunque,buona lettura!
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Un caldo pomeriggio di giugno…
Un giovane donna si affacciava dal balcone di uno degli innumerevoli appartamenti di Tokyo…era assorta nei suoi pensieri.Faceva caso solo al sole cocente che sbatteva su tutti i palazzi,non faceva altro che alzare la temperatura rendendo insopportabile stare all’aperto.Eppure la donna rimaneva quieta appoggiata alla ringhiera, gli occhi persi ad osservare un punto qualunque dell’orizzonte,ignara di tutto quello che accadeva attorno:il traffico al di sotto del suo palazzo,gli starnazzanti clacson delle auto,lo smog che un po’ viziava l’aria rendendola fastidiosa da respirare,la gente che andava avanti e indietro,però,da quell’altezza,sembravano tanti puntini sparsi qua e là senza una meta precisa.
Continuava a fissare il vuoto senza proferir verbo,molto probabilmente qualcosa nel suo animo la turbava a tal punto che una riflessione era più che ovvia,forse un conflitto interno troppo doloroso per non pensarci intensamente oppure s’era semplicemente incantata ad inseguire un bel sogno…
Fatto sta che,all’improvviso,l’espressione vuota e fredda mutò per diventare cupa e seria. Le si leggeva in faccia che qualcosa di molto doloroso stava per accadere.Una scelta di quelle dopo cui non puoi più tornare indietro e quindi decidi di rinunciare ad ogni desiderio precedente…e non riguardava solo lei!Avrebbe fatto soffrire probabilmente molti,probabilmente pochi…forse nemmeno sapeva di andare contro sé stessa…
Un giovane donna si affacciava dal balcone di uno degli innumerevoli appartamenti di Tokyo…era assorta nei suoi pensieri.Faceva caso solo al sole cocente che sbatteva su tutti i palazzi,non faceva altro che alzare la temperatura rendendo insopportabile stare all’aperto.Eppure la donna rimaneva quieta appoggiata alla ringhiera, gli occhi persi ad osservare un punto qualunque dell’orizzonte,ignara di tutto quello che accadeva attorno:il traffico al di sotto del suo palazzo,gli starnazzanti clacson delle auto,lo smog che un po’ viziava l’aria rendendola fastidiosa da respirare,la gente che andava avanti e indietro,però,da quell’altezza,sembravano tanti puntini sparsi qua e là senza una meta precisa.
Continuava a fissare il vuoto senza proferir verbo,molto probabilmente qualcosa nel suo animo la turbava a tal punto che una riflessione era più che ovvia,forse un conflitto interno troppo doloroso per non pensarci intensamente oppure s’era semplicemente incantata ad inseguire un bel sogno…
Fatto sta che,all’improvviso,l’espressione vuota e fredda mutò per diventare cupa e seria. Le si leggeva in faccia che qualcosa di molto doloroso stava per accadere.Una scelta di quelle dopo cui non puoi più tornare indietro e quindi decidi di rinunciare ad ogni desiderio precedente…e non riguardava solo lei!Avrebbe fatto soffrire probabilmente molti,probabilmente pochi…forse nemmeno sapeva di andare contro sé stessa…