Dedicato alla mia "Julia",
perchè anch'io sono prigioniero del mio passato.

...Era un uomo prigioniero del proprio passato.

Accende una sigaretta, Spike. Osserva il fumo che sale verso il soffitto della Bebop.
L'occhio destro comincia a lacrimare a causa del fumo, l'occhio di vetro che sostituiva quello perso in un incidente.
Tempo era trascorso da allora, il mondo era andato avanti.
Jet se ne sta nella stanza a fianco a potare i suoi bonsai: non gli era andata giù la decisione di Spike, proprio per niente.

Carica la pistola, Spike. Un proiettile dopo l'altro, inizia ad assaporare la vendetta, la resa dei conti.
"Julia è morta, nulla ha più senso". Vicious l'avrebbe pagata.
Vicious.
L'occhio destro registra solo due immagini, solo due volti: quello di Vicious...e quello di Julia.

Si alza dal divano, Spike, e si dirige verso l'uscita, dopo aver spento la sigaretta nel posacenere.
Ma ne vale davvero la pena? Morire per una donna, un'inutile prova di eroismo cavalleresco...
Ma qui non si tratta di una donna, si tratta di Julia...e per Julia si poteva anche morire, per Julia si poteva anche uccidere.

Si blocca di colpo, Spike.
Una pistola puntata alla tempia. Un profumo intenso.
Non ha bisogno di voltarsi, Spike; riconoscerebbe quel profumo a miglia di distanza.
Sorride.
"Faye".

Piange, Faye Valentine. Un pianto sommesso, quasi silenzioso. Non alza lo sguardo, non riesce a guardarlo negli occhi.
"Perchè lo fai?" Abbassa la pistola. "Non andartene, Spike.".
Ma che cosa sto dicendo? Spike è libero di fare quello che vuole, perchè lo sto fermando?
Perchè il mio cuore batte all'impazzata?

La afferra per le braccia, Spike, e la spinge contro la parete.
"Guardami negli occhi." Sente il respiro pesante di lei sulla faccia.
La fissa intensamente negli occhi, ma solo il suo occhio sinistro la sta guardando, l'unico occhio capace di vedere il presente.
Gli occhi di Spike rivelano la sua anima scissa in due, divisa e combattuta fra passato e presente...Julia e Faye.
Cinquanta e cinquanta.
E' confuso, Spike. Sa bene quanto le due donne siano diverse, sa bene quale sia il suo compito ora.
Eppure esita.
Morire per una donna...non sarebbe meglio vivere per una donna?
Le sue labbra incontrano quelle di Faye, che rispondono prontamente. Un bacio lungo, intenso.
Per la prima volta Spike riesce a vedere il presente in modo nitido. Per la prima volta i sentimenti di Faye, sempre scontrosa e poco propensa a parlare di sè, gli sono chiari.
"Julia è morta."
"Io vivo in un sogno dal quale non riesco a destarmi."
Ora si è destato, Spike.
Lascia scorrere le mani lungo i fianchi di Faye e le circonda la vita. I due si abbandonano in un abbraccio intenso quanto quel lunghissimo bacio.

Non smette mai di piangere, Faye, sommessamente, silenziosamente.
Non servono parole, Spike sa già cosa vorrebbe dirgli.
La promessa di una vita normale: niente più taglie da incassare, niente più malavitosi da cui fuggire, sarebbero andati via da quel merdoso pianeta, si sarebbero nascosti per qualche tempo, se necessario.
Ha finalmente trovato la sua casa, Faye. La sua casa è la Bebop, e la sua famiglia Jet, Ed, Ein...
...e Spike.
Finalmente capisce di amarlo; lo ama come non aveva mai amato nessun altro. E quel bacio è sufficiente per sapere che anche lui la ama, che forse dopotutto è riuscito a mettere da parte Julia.

Ma solo il suo occhio sinistro la sta guardando.
La bacia un'ultima volta, Spike.
E poco prima di andarsene le sussurra, dolcemente

"Ti amo, Julia."


[L'ho scritta in fretta e furia, ma spero di aver reso bene i sentimenti tormentati di Spike, il suo essere schiavo del proprio passato...devo ammettere che si tratta di un personaggio in cui mi riconosco molto...ad ogni modo, spero vi sia piaciuta!]