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Autore: The Sorrow    02/06/2014    2 recensioni
Prima di cliccare su questa storia, ti prego di riflettere un momento. Sai che cos'è una storia? Sai che significato ha? Ci possono essere tanti significati: emozione, divertimento, rabbia, passione. Una storia può essere tutto questo e molto altro ma, essenzialmente, la storia è solo un insieme di parole. Questa stessa introduzione è un insieme di parole.
Se entri in questo racconto troverai un insieme di parole, esattamente come in tutte le storie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insieme Di Parole


Spesso, quando leggiamo una storia, ci soffermiamo su quello che ci trasmette. Una storia può farci ridere esattamente come può farci piangere. Può farci arrabbiare come può renderci felici.

Certe volte finiamo per affezionarci a delle parole che si chiamano "Personaggi". Buffi questi personaggi, non trovate? Parlano, pensano, agiscono. Eppure i personaggi, come tutto quello che si trova in una storia, sono solo parole.

Avete mai pensato a cosa sia effettivamente una storia? Non intendo il genere, ne la modalità di narrazione. La storia è semplicemente un insieme di parole.

Le parole sono come dei burattini; obbediscono al burattinaio. In questo caso il burattinaio prende il nome di scrittore. Lui decide come, dove e quando mettere una parola. Le parole, unendosi, formano quel puzzle che noi chiamiamo "Storia". Ma da sole, le parole non sono niente.

Bambino.

Cosa vi dice questa parola? Da sola niente, pensate solo ad un bambino. Se però ne aggiungessimo delle altre ?

Il bambino giocava con la palla.

Ecco, vedete? Qell'unica parola che avevamo in partenza si è trasformata in una frase.

Se ci pensiamo, le parole stesse sono solo insiemi di lettere, così come le frasi sono insiemi di parole e le storie sono insiemi di frasi. Tutto parte da una lettera. Una sola e semplice lettera.

Eppure, anche se tutto parte da una lettera, certe storie possono raggiungere picchi di complessità ed emozione altissimi. Sapete perchè? Perchè le storie liberano l'immaginazione.

Se noi guardiamo un film, la nostra immaginazione è, in un certo senso, limitata. Il protagonista ha quell'aspetto, l'ambientazione ha quell'aspetto, tutto è già prestabilito. Invece in una storia le parole gettano le basi, il resto lo fa la nostra immaginazione. Provate a leggere un libro e arrivare alla descrizione di un personaggio. Avrete la descrizione ma non l'immagine; l'immagine la create voi. La descrizione è solo il primo mattone, gli altri mattoni sono quelli della vostra fantasia.

Le parole sono sempre le stesse, ma cambiano a seconda della situazione nella quale le usiamo. Se scrivete una recensione, cercherete di usare parole lodevoli o meno, a seconda che la recensione sia positiva, neutra o negativa. Se scrivete una segnalazione all'amministrazione per l'inserimento di una storia tra le scelte, userete sempre delle parole, ma cercando di costruire un discorso più articolato e raffinato, dato che dovete convincere un altra persona a compiere una determinata azione.
 
Le parole, in se, non contano niente. Conta il come e il perchè le usiamo.

Vi voglio fare una richiesta. La prossima volta che leggete una storia, soffermatevi sulle parole singole. Valutatele, chiedetevi quale altra parola poteva mettere l'autore o l'autrice e il perchè abbia scelto proprio quella. Fatelo anche e soprattutto quando siete voi a scrivere.

D'altronde, tutte le storie sono solo insiemi di parole.

Anche questa.




  
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