Era venerdì. Emma Flor si guardava allo specchio. Era molto preoccupata, insicura della sua personalità ed esteriorità. Si toccava i suoi lunghi capelli rossi, e nella sua mente continuava a ripetersi che era tutto okay. Chissà cosa avrebbero pensato tutti. Il telefono iniziò a squillare e capì che era tempo d'andare. Scese le scale e prima di aprire la porta, fece un grosso respiro. Fuori l'aspettava una limousine nera. Dentro c'era lui, Harry. Il ragazzo che faceva parlare sempre di sé per qualsiasi cosa. Le aprirono la portiera. HARRY: EHI... Emma fece un cenno con la testa ed abbozzò un sorriso. HARRY: DAI, NON FARE QUELLA FACCIA LI. EMMA: QUALE FACCIA? HARRY: QUELLA! EMMA: NAA! TRANQUILLO. Niente era Tranquillo per Emma. Aveva paura, paura di non piacere alla gente, ai giornali, alle fans. HARRY: PICCOLA...TI ADORERANNO. STAI CON ME. PIACERAI A TUTTI. EMMA: MA HO PAURA! PAURA DI ESSERE GIUDICATA, COME HANNO FATTO CON LE TUE EX. HARRY: EX? ERANO SOLTANTO STORIELLE. Dopo la frase di Harry, calò il silenzio. Harry smanettava sul suo iPhone, Emma guardava fuori dal finestrino. In quegli istanti non pensava a nulla, si limitava a guardare fuori ed osservare la gente. Ma dopo un quarto d'ora, la limousine si fermò. Emma sgranò gli occhi. Era agitata, ansiosa, preoccupata...Harry le accarezzò la guancia... HARRY: ANDRÀ TUTTO BENE...ANDIAMO. Appena venne aperta la portiera di Emma, venne tempestata da milioni di flash ed urla. Sudava freddo. Harry le prese la mano e si sentì un attimo più sicura. HARRY: CAMMINA VELOCE, COSÌ DENTRO TI SENTIRAI PIU A TUO AGIO. Emma le sorrise ed iniziò a camminare più veloce. Un secondo dopo erano dentro il locale. EMMA: DIO! DOMANI SU TUTTI I GIORNALI CI SARÀ IL MIO NOME..E SOPRATTUTTO CI SARÀ LA MIA FACCIA DA EBETE!!! HARRY: LA TUA FACCIA DA EBETE? PICCOLA, TU SEI BELLISSIMA. EMMA: E TU SEI PERFETTO! Harry le baciò la mano delicatamente e poi la tirò verso di sé.