Fanfic su attori > Cast Glee
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Autore: Klainbow    02/06/2014    7 recensioni
''Non posso più farlo.'' dice tra le lacrime, e la terra gli crolla sotto ai piedi.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! So bene che è tardi, e che probabilmente a nessuno andrà di leggere questa cosa, vi capisco perfettamente, ma dato che domani ho da studiare tutto il giorno, non posso proprio rimandare.
Non dirò nulla, se non che mi dispiace: in questo periodo ho l'angst che mi scorre nelle vene, e credo si capisca.
Non uccidetemi, rimedierò presto!



Un bacio alla mia famigliola allargata, che verrà a prendermi sotto casa coi forconi!



 

I need you



''Mi chiamo Darren, per la cronaca.''

''Lo so!'' Chris squittisce, il sorriso accogliente, caldo come una giornata d'estate, che raggiunge i suoi occhi blu. ''Sono Chris.''

''Lo so!'' Darren ride piano, cerca di comportarsi al suo solito, ma viene continuamente distratto dalla sua bellezza eterea.

Lo guarda, lo guarda fino a consumarlo, o forse mangiarlo, perché ha sicuramente un buon sapore, memorizzando ogni singola sfaccettatura della sua persona, e non può fare a meno di sentirsi su di giri per il solo fatto di essere lì, davanti a lui, sul set di Glee.

E poi, mentre Chris ricambia il suo sguardo con palese interesse e il labbro inferiore intrappolato tra i denti, Darren fa l'unica cosa a cui riesce a pensare.

Parla senza rendersene conto, prima di potersi fermare. La sua bocca si apre più volte alla ricerca delle parole adatte, e alla fine queste scivolano fuori incontrollabili e letali.

Un sospiro tremante, e queste aleggiano nell'aria.

''Che ne dici di andare a cena insieme, stasera?''

Darren lo vede spalancare gli occhi e sussultare leggermente, dopodiché un leggero rossore gli colora il viso, e il suo cuore si scioglie inconsapevolmente.

Chris trattiene il fiato.

''Sì, certo.''

Qualcosa cambia. Darren non sa cosa sia, e la testa gira.

Gira, gira, gira, e lui è dannatamente felice, per cui non gli interessa.

Sorridono, e tutto ha inizio.

 

******


 

''Quindi,'' Darren fa roteare la forchetta, creando dei piccoli vortici per raffreddare la zuppa. In realtà ha bisogno di tenere le mani occupate e smettere di agitarsi. Una risata nervosa gli sfugge di bocca, e Chris ricambia, perché è impossibile resistere ad un suono tanto bello. ''Non mi stavi prendendo in giro.''

Chris si porta una mano al cuore, fingendosi offeso, ma il sorriso che gli arriccia le labbra tradisce le sue doti da attore. ''Come potrei? Ho sempre amato il tuo musical, mi sembra incredibile che tu sia qui.''

Nell'udire quelle parole, l'orgoglio cresce nel petto di Darren, gonfiandolo e saziandolo più del cibo, misto ad un moto incondizionato d'affetto nei confronti dell'altro ragazzo.

''E così..'' dice Chris, arricciando il naso adorabilmente. ''Sarai il mio ragazzo.''

''Oh, sì. A quanto pare passeremo un bel po' di tempo insieme.'' La voce di Darren viene fuori sottile, flebile, quasi roca. Si schiarisce la gola e riprova, tentando di riappropriarsi della sicurezza che prima di lui sembrava contraddistinguerlo.

Si sorprende da solo per i suoi pensieri, ma incolpa il vino pregiato che stanno sorseggiando e finge indifferenza, per quanto gli sia possibile.

Quando Chris sorride di nuovo, ogni cosa gli suggerisce di dire addio alla sua vita, a quei ventitré anni senza di lui, che improvvisamente perdono importanza, quasi non fossero mai esistiti.

Un angolo della sua mente l'ha già fatto dal momento in cui i suoi occhi si sono posati su di lui per la prima volta.

''Ti dispiace?'' chiede Chris, le sopracciglia strategicamente inarcate. Sembra quasi divertito, nella sua compostezza, ma Darren riesce a scorgere le sue dita continuare a torcersi intorno al tovagliolo sulle sue gambe e si sente meno alieno.

''Ne sono felice, anzi, sollevato.'' Darren ammicca malizioso.

La conversazione si sposta su Star Wars, e nessuno dei due riesce a stare zitto per più di un secondo. Il legame si rafforza col passare della serata, nutrendosi delle risate, gli sguardi e i battiti accelerati dei loro cuori. Il filo invisibile che li ha portati ad incontrarsi li circonda e si accorcia ancora un po', perché adesso non vivono più a Clovis e San Francisco e finalmente il destino li ha riuniti.

''Non ci credo!''

''Credici! Dio, sei il primo che riesce a capirmi!''

Darren ci ha ripensato. Forse quattro miliardi, quattrocentododici milioni, quattrocentododici mila minuti senza lui sono stati la più grande crudeltà mai inflittagli. Più parla con lui, più si sente compreso e al sicuro, più riesce ad avvertire ogni secondo senza di lui, e più fa male.

Rimedieranno presto, lo sanno entrambi.


*****


 

Sono seduti a gambe incrociate sulla brandina di Chris, guardando Harry Potter e il principe mezzosangue dall'IPad con il capo poggiato sulla spalla dell'altro, quando Ryan bussa alla porta della roulotte e entra senza ottenere risposta, sventolandogli davanti lo script del nuovo episodio.

''Prima che lo leggiate, devo avvisarvi: dovreste baciarvi, vi andrebbe bene?'' chiede, lanciando un'occhiata divertita ai due ragazzi, osservando il modo in cui le loro ginocchia si sfiorano di continuo, alla ricerca del minimo contatto. Invadono lo spazio dell'altro senza che se ne accorgano, muovendosi in sincrono, ormai, offrendosi a vicenda protezione, stabilità e quotidianità in ogni loro gesto.

Ryan sa già come andrà a finire, in tutti i sensi, e non gli piace.

Darren boccheggia per qualche secondo, poi si volta verso Chris per sbirciare la sua reazione. E' completamente immobile, impassibile se non fosse per il rossore che gli imporpora le guance e il piccolo sorriso che minaccia di affacciarsi sul suo viso, gli angoli delle sue labbra arricciati nel tentativo di non perdere la battaglia contro il suo stesso corpo.

''Uh..'' borbotta, riscuotendosi.

Darren è sicuro di avere un'espressione da ebete stampata in faccia, ma lo dice.

''Per me va bene.''

Le spalle di Chris si irrigidiscono un po' prima che lui riesca a parlare di nuovo. ''Anche per me.''

E davvero, andava più che bene.

''Perciò..'' comincia Darren, non appena Ryan li lascia da soli. ''Iniziamo a provare?''

''Darren!''

Chris lo colpisce con un cuscino e, prima di riuscire a sfuggirgli, Darren finisce sul pavimento con l'altro ragazzo a cavalcioni su di lui. Non ha proprio intenzione di lamentarsi.

 

******

 

''Darren, tra qualche giorno dovrai baciare Chris, quindi ti abbiamo fissato un'intervista.''

Chris si concentra sul libro che sta leggendo e serra le labbra, cercando di non ascoltare.

''Okay. Aspetta, perché?''

''Dovrai soltanto raccontare della tua ragazza, di come vi siete conosciuti e da quanto tempo state insieme. Niente di che. Lo puoi fare?''

''Ma io non ho..''

''Da oggi ce l'hai. Puoi chiamare una delle tue amiche, no? Sono sicuro che almeno una di loro ti deve un favore.''

''Ma..''

''Per favore, non perdiamo tempo. Sai già chi chiamare?''

''Forse sì, però..''

''Bene, allora facci sapere.''

 

******

 

''...questo duetto sarebbe soltanto - una scusa per passare più tempo con te.''

Darren si sporge in avanti, il folle battito del suo cuore gli scalpita nelle orecchie, e l'ultima cosa che vede prima di chiudere le palpebre è l'espressione intontita di Chris, gli occhi blu spalancati e vigili e le labbra leggermente dischiuse, in attesa di essere coperte dalle sue.

Poi accade. Il resto del mondo scompare, ed è come se il tempo si sia fermato.

Non c'è nessun set. Nessun regista o sceneggiatore. Nessuna telecamera. Non c'è nulla. Non sanno nemmeno dove si trovino e francamente, al momento non gliene può fregar di meno.

Per Chris, l'unica persona presente in quella stanza è Darren.

Per Darren, l'unica persona presente in quella stanza è Chris.

All'inizio è un timido sfiorarsi di labbra che formicolano piacevolmente. Darren si muove in modo sperimentale e cauto, lo bacia delicatamente, ingoiando avaramente ogni sospiro rilasciato dall'altro.

Chris lo segue per approfondire il contatto, desiderando il suo calore, la sua pelle umida contro di sé, il sapore unico e perfetto che sa di loro, di attesa e incredulità, la sua compattezza, perché ha bisogno di sapere che tutto questo è reale, e quando la sua mano si chiude a coppa sulla guancia di Darren, lui si sente morire.

Forse è davvero andato, perché non c'è alcuna possibilità che lui sia sopravvissuto a questa tortura. La bocca di Chris si socchiude e Darren sente qualcosa di caldo e umido premergli contro le labbra con sinuosità. Accetta di buon grado che Chris inverta i ruoli, e gli permette di divorarlo con un mugugno di assenso, perché non può fare altro che sciogliersi contro di lui e ricevere qualunque cosa gli venga offerta, schiavo dei suoi tocchi. Le loro lingue si intrecciano per un breve, straordinario istante e Chris succhia la sua un'ultima volta, prima che siano costretti a separarsi, le labbra gonfie e arrossate.

Ansimano entrambi, cercando invano di prendere aria, probabilmente sul punto di scappare e dare di matto e ridere e correre e urlare e piangere.

Darren incrocia lo sguardo scuro dell'altro, e una scarica elettrica gli percorre la spina dorsale nel sapere che avrebbero ripetuto quella scena ancora e ancora, prima di sceglierne una.

 

*****

 

''Chris?''

Chris continua imperterrito a camminare, avanzando il passo per non essere raggiunto.

''Chris!''

''Lascia stare, Darren!'' urla Chris senza voltarsi. Non accenna a rallentare, la voce spezzata.

Darren gli afferra il braccio, costringendolo a fronteggiarlo.

Ciò che vede gli spezza il cuore in mille pezzi. Delle lacrime rigano le guance, e sta stringendo i pugni con forza, la pelle scavata dolorosamente dalle unghie.

''Hey.'' sussurra con una dolcezza intinta di preoccupazione. ''Cos'è successo?''

Chris sorride amaramente. ''Bella recita, complimenti.''

''Cos-''

''E' stato il mio primo, vero bacio, quello.'' singhiozza Chris, ''Ma non fa una piega, perché sono soltanto il tuo caro collega nerd.''

Darren lo guarda in silenzio, le braccia abbandonate lungo i fianchi e la fronte corrugata.

''Beh, non dici nulla? Forse lo sapevi già?''

Nessuna risposta.

Chris sbuffa una risata, risentito. Fa per voltarsi e correre via, ma Darren scatta in avanti: gli cinge i fianchi con le braccia e lo stringe a sé, facendo aderire il torace con la sua schiena.

Chris sente il fiato caldo dell'altro solleticargli il collo e deglutisce rumorosamente, gli occhi che roteano all'indietro mentre inclina il capo, offrendogli maggiore accesso. Un leggero tremore si impossessa di lui, e Darren aumenta la stretta intorno al suo ventre, cominciando a sfiorargli la pelle con il naso. Chris geme piano, e l'altro gli cattura il lobo dell'orecchio tra i denti, alternando un leggero tirare a qualche lappata.

''D-Darren..'' soffia Chris, e le sue mani volano su quelle dell'altro.

''Cosa?'' chiede Darren, leccandogli la mascella con un ringhio basso.

''N-nulla.'' risponde lui, tornando a guardarlo.

''Okay.'' Darren sorride e fa unire le loro fronti coperte da una patina di sudore.

''Ciao.''

Un bacio sulla punta del naso.

''Ciao.''

Le loro labbra si incontrano ancora, in un nuovo, primo bacio.

 

*****

 

''Voglio che sia speciale.''

''Lo sarà.''

''Come lo sai?''

''Sarai tu, e sarà solo amore.''

 

*****

 

''Sei nervoso?''

''No, tu?''

''Sì.''

''Perché?''

''Perché in un certo senso, è la prima volta anche per me.''

 

*****

 

Chris lo tira con dita impazienti verso di lui, sta tremando senza controllo, si muove perdendo ogni inibizione e fa piagnucolare il ragazzo sotto di sé nutrendo un malsano piacere nel vederlo cadere a pezzi a causa sua. Urla e si dimena, stringendo e lasciandosi stringere e mordere e aprire, e chiede di avere di più, ''dio, ancora'', ''più forte, Darren'' e ''ti prego, scopami fino a farmi sentire male''.

Si spinge sul pene di Darren con frenesia, impalandosi intorno a lui e scopandosi con forza. Il letto sotto di loro cigola inconstante e Chris sbatte il sedere sui testicoli dell'altro, facendolo gemere pietosamente. Darren gli graffia la schiena, avvolgendogli il collo con le caviglie. Chris guaisce e solleva il busto fino a lasciarlo quasi del tutto; stringe soltanto la punta della sua lunghezza dentro di sé, il capo inclinato e il pomo d'Adamo che fa su e giù, e Darren alza il busto per affondare nuovamente dentro di lui. La prostata viene colpita ad ogni spinta, e i loro movimenti si fanno scomposti e irregolari. Le pareti del sedere di Chris si stringono intorno a lui e Darren smette di agitarsi, urla e si lascia andare, liberando lo sperma nel preservativo.

Chris si accascia su di lui e ridacchia senza fiato, accoccolandosi contro il suo petto.

Darren gli bacia le labbra con dolcezza e lo guarda con occhi stanchi. ''Ti amo.'' sussurra, perché non può più aspettare.

Chris sorride, un sorriso capace di curare il cancro.

Lascia un piccolo bacio su ciascuna delle sue palpebre chiuse e sbadiglia.

''Ti amo anch'io.''

''Ah, sì?'' borbotta Darren, già mezzo addormentato.

''Mh-mh..'' mormora Chris. ''adesso stringimi.''

 

*****

 

''Non ti azzardare a lasciarmi andare.'' E' un sussurro così flebile che Darren pensa di esserselo soltanto immaginato, ma non è così.

''Mai.'' Lo stringe più forte a sé, combattendo contro l'impulso di affondare il viso nei suoi capelli e memorizzare ancora e ancora il suo profumo, terrorizzato dal momento in cui sarà costretto ad immaginarlo e basta.

Si lasciano andare ad un sonno tormentato, vicini eppure così lontani, consapevoli del fatto che non si parli più soltanto di un abbraccio, che la posta in gioco è troppo alta, ma a volte, a volte bisogna solo evitare di pensare alle conseguenze.

Perché ogni sera potrebbe essere l'ultima.

Perché cercano di starsi lontano, perché la situazione è troppo difficile da gestire.

Perché nonostante tutto, basta un sorriso per cedere e trovarsi ad ansimare contro il corpo dell'altro, baciandosi senza senso e dimenticandosi della loro promessa. Lasciare che tutto finisca.

Non riescono ad evitare di trovarsi. E' come un istinto, è la loro natura.

Perché non si può mettere fine ad un amore tanto grande quanto doloroso a causa della crudeltà che ricopre il mondo.

Eppure sembra stia vincendo comunque.

Nella notte, Darren viene svegliato dal suono di un singhiozzo che Chris non è riuscito a reprimere, poi, dopo essersi reso conto di averlo svegliato e avergli chiesto scusa, il corpo avvolto tra le sue braccia comincia a tremare, scosso dai singulti.

''Non posso più farlo.'' dice tra le lacrime, e la terra gli crolla sotto ai piedi.

 

*****

 

E' tutto buio, amore mio, e non riesco a vedere a più di un metro da me. Ho paura. Non trovo via d'uscita, forse non ce n'è mai stata una. Ci sei sempre stato solo tu a salvarmi, mi hai viziato. Adesso non riesco a farcela da solo.

Mi manchi, più dell'aria.

Voglio soltanto che tu sappia che ti amo.

Anche se tutto dovesse finire, anche se probabilmente lo è già.

Ti ho amato con tutto me stesso, e continuerò a farlo ogni istante della mia vita.

Ti amo, e so che non vuoi mai che io te lo dica, ma è così. Ti amo. Tanto da avvertire un dolore lancinante all'altezza dello stomaco; si propaga con crudele lentezza, assaporando il mio malessere, nutrendosi di esso. S'insinua sotto la pelle che una volta amavi baciare, mordere e sfiorare e non mi lascia scampo.

E' l'unica cosa che riesco a percepire, adesso.

E' come essere trafitti da una lama più volte, senza pietà. Il sangue sgorga dalle ferite e il petto brucia, lì dove il cuore mi è stato strappato via a mani nude.

La tua assenza ha scavato una voragine dentro di me, e a volte ho semplicemente la sensazione di non avere più di un giorno da vivere.

So che lo consideri stupido, ma è quello che sento. E comunque, se dovessi scegliere tra una vita lunga un'eternità e ventiquattro ore da passare insieme a te, io sceglierei sempre te.

Torna da me, e ti giuro che sarà diverso.

Ho bisogno di te del suono della tua voce, della tua risata, dei tuoi gemiti.

Ho bisogno di sentirmi dire che sono un idiota, e che non serve che ogni domenica mi svegli prima per prepararti la colazione come dopo la nostra prima volta.

Ho bisogno di fare l'amore con te, di sentirti dentro di me e di riempirti tanto da farmi scoppiare il cuore.

Ho bisogno del tuo sorriso assonnato, quando la mattina ti stiracchi e apri gli occhi, trovandomi lì, al tuo fianco, intento ad osservarti con devozione.

Ho bisogno delle tue risposte sagaci, deliziosamente provocatorie e offensive al tempo stesso.

Ho bisogno delle tue labbra sulle mie, delle tue braccia intorno al mio corpo, dei tuoi sguardi maliziosi quando siamo in pubblico.

Ho bisogno di memorizzarti ancora.

Ho bisogno di vederti uscire dalla doccia e di divorare la tua pelle arrossata, ignorando i tuoi lamenti riguardo l'esserti appena lavato.

Ho bisogno di prenderti in braccio e portarti sulle spalle correndo per tutta la casa.

Ho bisogno di proteggerti, anche se sono io a sentirmi indifeso e debole.

Ho bisogno di te. Delle tue perfette imperfezioni; del tuo amore, capace di trasportarmi in un altro universo.

Un universo in cui tutto è possibile, e io e te potremmo essere felici.

Ma amore mio, mi basta poco per esserlo.

Mi basti tu.

E ti aspetterò finché non resterà altro che piangere.

Ti amo, e mi dispiace.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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