Film > X-men (film)
Ricorda la storia  |      
Autore: Alley    03/06/2014    4 recensioni
Quella di Charles è un’assenza con cui Magneto può convivere. Erik dovrà imparare a fare lo stesso.
[Cherik; post “First Class”] [a Tonia, per il suo compleanno]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Erik Lehnsherr/Magneto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A Tonia, per farle tanti auguri e dirle che è un’amica splendida e irrinunciabile – anche se ti trascina in tunnel dai quali è impossibile uscire.
Buon compleanno ♥
 
 
 
 
 
 


“Erik è stato più volte sul punto di tornare da Charles all'accademia, ma poi ha desistito. A volte va lì ma non ha il coraggio di bussare.”
 
*
 
Magneto si guarda intorno e pensa che nulla è cambiato dal giorno in cui Erik è stato lì per la prima volta.
 
Sinceramente, Charles, non so come tu sia riuscito a sopravvivere vivendo in quest’amara miseria.
 
Ci sono lo sfarzo e il verde, specchio fedele di un ricordo che gli anni non hanno sbiadito, e c’è persino lo stesso cielo azzurro, limpido, immobile. La guerra che imperversa è solo un miraggio tra quelle mura, roccaforte di chi ha preferito nascondersi anziché combattere per affermare il proprio diritto a mostrarsi. 
 
Metterci l’uno contro l’altro, è questo che vogliono. Ho provato ad avvertirti Charles. Io ti voglio al mio fianco. Siamo fratelli, tu e io. Tutti noi, insieme, per difenderci l’un l’altro.
 
Charles non capisce. Charles con la sua fede incrollabile e il suo cuore buono e il suo passato senza ombre non può capire. Per questo Magneto se n’è andato, perché sa che a dividerli c’è un abisso fatto di convinzioni troppo radicate per essere estirpate e contrasti troppo grandi per essere appianati.
 
Quello che li unisce è niente, a confronto. È niente per Magneto, ma per Erik---
 
Non ha importanza. Non più. Certi strappi sono destinati a rimanere tali; provare a ricucinarli è tempo sprecato – tempo sottratto alla causa. Magneto non ha un solo istante da perdere, perché le minacce crescono e avanzano e sono sempre più imponenti, sempre più pressanti. La libertà non aspetta. La vendetta non aspetta.
 
Charles non può capirlo e Magneto lo sa e lo sa anche Erik, ma Magneto se n’è andato mentre Erik ha deciso di tornare, seppur conscio che questo non è e non sarà mai il suo posto, per via di quell’abisso che non può essere colmato e della rivolta che ha bisogno di lui, ha bisogno di Magneto e Charles non può capirlo, Charles non può capire ed Erik lo sa, eppure ha continuato a sentire quel bisogno conficcato nella mente come un tarlo, fisso, insistente, ineliminabile, quella necessità impellente – di tornare, di chiedere perdono, di Charles che non può capire – che il tempo ha rafforzato anziché attenuare.
 
Io ti voglio al mio fianco.
 
Alla fine è stato costretto ad assecondarla, perché è il retaggio di un passato che Magneto si è gettato alle spalle ma che mormora senza sosta all’orecchio di Erik, gli trapana il cranio e gli avvelena l’anima e Magneto riesce ad ignorarlo ma Erik no, Erik rivede e rivive quei frangenti una dieci cento mille volte, tutti i giorni, immagini nitide – sabbia, l’acqua sconfinata, un cielo tanto terso da fendere la vista - e parole affilate come lame – non è stata lei Erik sei stato tu vogliamo la stessa cosa mi dispiace ma non è vero non è vero non è vero - e Magneto le cancella e le mette a tacere ma Erik no, non ci riesce, Erik ne è tormentato, per Erik sono uno spettro che non cessa di incombere, Erik lo sente e la sente, sente quella voce nella sua testa – come la prima volta, come tutte le volte - e ora sa di condanna, di rimpianto, di qualcosa che Magneto ha accantonato seppellito distrutto ma Erik no, Erik ricorda, Erik ricorda ogni cosa, ricorda anche se non vorrebbe.  
 
È per questo che è tornato; non per restare, perché questo non è e non sarà mai il suo posto, ma per provare a zittirla, a zittirla una volta per tutte, e a recidere il cordone che lo lega a quel giorno, a quell’addio che è una zavorra di cui Magneto deve disfarsi, perché la lotta è l’unico scopo da perseguire, l’obiettivo verso cui convogliare ogni pensiero ed energia.
 
È per questo che è tornato. Il resto non ha importanza; non più.
 
Erik raggiunge la soglia, la osserva, tende il braccio, si blocca. Quand’è stata l’ultima volta che ha esitato davanti ad una porta? Non ha bisogno di bussare, Magneto, Magneto entra senza chiedere permesso, senza indugio, un chiavistello è una bazzecola per Magneto, un nonnulla, un ostacolo fin troppo facile da rimuovere, eppure quel chiavistello per Erik è una barriera insormontabile, irremovibile, pesante, com’era pesante quella parabola quel giorno lontano un’eternità, il giorno in cui Charles ha visto la parte di Erik che Magneto ha ormai fagocitato.
 
In te c’è molto più di quanto sai. Non solo rabbia e dolore.
 
La serratura resta al suo posto. Erik s’allontana, se ne va. Certi strappi non possono essere ricuciti, certi sguardi sono un’accusa che né Magneto né Erik hanno il coraggio di fronteggiare.
 
C’è anche del bene. L’ho sentito.
Ti sbagliavi, amico mio.

 
Quella di Charles è un’assenza con cui Magneto può convivere. Erik dovrà imparare a fare lo stesso.
 
 
















Note
Io non so scrivere storie introspettive, non so scrivere storie angst e non sono affatto sicura di saper scrivere di questi personaggi, che ho cominciato ad amare da pochissimo, quindi mi domando perché abbia scritto una cosa del genere – e mi rispondo “perché è il compleanno di Tonia e per lei questo ed altro”. Pochi giorni fa, durante uno dei nostri ormai quotidiani vaneggiamenti a tema Cherik, lei ha detto “Erik è stato più volte sul punto di tornare da Charles all'accademia, ma poi ha desistito. A volte va lì ma non ha il coraggio di bussare” (ossia le due righe che ho utilizzato come incipit) e non ho potuto fare a meno di sfruttare l’assist e dar vita a questo scenario #chiedovenia
Spero che la festeggiata e tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui abbiano trovato il risultato almeno vagamente accettabile.
*si defila*
 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > X-men (film) / Vai alla pagina dell'autore: Alley