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Autore: scrittrice in canna    03/06/2014    5 recensioni
Ci siamo sempre chiesti cosa abbia provato Tony a lasciar andare Ziva, ma Gibbs?
Cos'ha provato lui quando l'ha chiamato?
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“Ehi Ziver.”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati nove mesi da quando Tony è tornato portando con sé la notizia che lei non avrebbe fatto lo stesso. È strano come le persone più vicine a me spariscano in un modo o nell’altro, come si allontanino da me, è come se il destino mi dicesse che devo restare solo e forse è meglio così.
Ancora non è venuto, dovrebbe arrivare da un momento all’altro, oggi sembrava più abbattuto del solito. Certo da quando se n’è andata ha sempre avuto la testa per aria, ma mai come oggi. Di solito quando è così giù viene a bere un goccio.
Infatti, eccolo.
“Ciao capo.” Si siede e prende qualcosa dalla scrivania, probabilmente un bicchiere, io continuo a lavorare.
“Ciao Tony. Come va?” Non lo chiamo mai così, solo raramente. Di solito è DiNozzo, ma in questi casi…
“Non bene.” Credo che sia arrivato il momento di raccontarglielo, infondo ha il diritto di sapere come sia andata quella sera, lei era la sua Shannon. So come si sente.
“Dopo che sei partito per Washington lei mi ha chiamato.” Sobbalza, si avvicina con gli occhi sbarrati, impaziente di sapere di più, non dice nulla. Aspetta.
“Mi ha detto che l’avevi trovata…”
 

“Ehi Ziver.”
“Gibbs. Sono contenta di sentirti.” Disse Ziva dall’altra parte del telefono.
“Come va?” Mi limitai a chiedere. Sospirò.
“Non lo so.” Disse dopo qualche secondo.
“Sei con DiNozzo?” le chiesi non sapendo che dire.
“No, Tony è… partito qualche ora fa.” Annuì anche se sapevo che non poteva vedermi, presi un altro sorso di birra.
Ci fu in attimo di silenzio apparente, ma sentivo che stava piangendo.
“Lo ami?” le chiesi, ormai poteva rispondere.
“Cosa…?”
“Rispondimi.” Le chiesi calmo.
“Sì.”
Singhiozzi.
“Cos’è successo?” domandai dopo che si fu calmata.
“Ho fatto quello che mi hai insegnato: ho seguito il mio cuore e per quanto la mia mente mi dicesse di tornare sapevo che non era la cosa giusta e che dovevo ricominciare.”
“Avresti potuto farlo qui.” Le consigliai.
“No Gibbs, non capisci io…”
“Diamine, no che non capisco!” la interruppi quasi urlando.
“Io ho delle questioni in sospeso qui in Israele e devo pensarci da sola.”
“Che questioni? Conosco le tue questioni, Ziva.” Mi alzai infuriato e spaventato.
“No, tranquillo. Si tratta di una vecchia amica a cui devo qualche spiegazione.”
“Promettimi che ti prenderai cura di te.” le dissi strofinandomi gli occhi con le mani.
“Te lo prometto.”
“Okay. Stammi bene.”
“Anche tu. Addio Gibbs, salutami tutti.”

 
“… da allora non l’ho più sentita.” Dico semplicemente. Non solo un tipo di molte parole e spiegare la conversazione sarebbe stato troppo difficile. Tony annuisce sconfortato, sorride e torna a sedersi bisbigliando un “Okay.” Poi dice: “Sai capo, sono contento che ti abbia chiamato. Voleva renderti fiero, lo sta facendo per te.” mi confessa.
“Anche per te.” gli dico, lo vedo che mi fissa non capendo.
“Ti saluta.” Aggiungo.
Sorride.
Non parla più finchè non è quasi ubriaco e si rende conto che è ora di andare prima di non essere più in condizione di farlo da solo.
Forse era meglio non dirglielo o farlo in un momento diverso, ma sarebbe stato peggio saperlo ancora più tardi.
Eppure aveva ragione, in tutto questo tempo non abbiamo detto il suo nome nemmeno una vota, esattamente come se fosse morta.
Ti capisco Tony, anche io quando guardo la sua scrivania sento che ho sbagliato. Avrei potuto riportarla indietro, ma non l’ho fatto. Piano piano comincio a piangere da solo.
“Mi manchi, Ziver.”






 
scrittrice in canna's corner
Mi perdonate per questa cosa, vero? Sì?
Mi è venuta in mente mentre mangiavo (so di non essere normale, ma fatemi andare avanti) ed effettivamente tutti abbiamo scritto qulcose sul Ziva's Farwell un po' parlando di Ziva, un po' di Tony, ma Gibbs? Insomma Ziva l'ha chiamato, è l'ennesima persona che perde e credo che anche lui abbia il diritto di una OS in cui cerchiamo di capire cosa sia successo, no? E magari Gibbs era un po' preoccupato, un po' arrabbiato... alla fine lei se n'è sempre andata (cito wikipedia) senza un motivo apparente.
Vi lascio. 
Vostra 
scrittrice in canna
   
 
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