Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Fra_chan22    03/06/2014    5 recensioni
Le pareti sono mie sorelle. La porta tua alleata. La stanza è la nostra casa, la fortezza impenetrabile del nostro amore.
E per il momento, va bene così.
*Fan fic partecipante allo Zonami Week del Midori Mikan*
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 

Premessa dell'autrice
Questa è una fanfiction senza pretese ed essendo il tema affrontato abbastanza banale, se qualora esistesse un'altra fanfiction simile o uguale all'interno del fandom, vi prego di farmelo sapere, in modo tale da poter cancellare questa. Grazie mille! 
La canzone che l'ha ispirata è di Biagio Antonacci, ne consiglio l'ascolto :')
Non ho messo l'avvertenza OOC, ma se giudicherete qualche personaggio fuori dal proprio carattere, sappiate che avete il mio appoggio  
✓ (in tal caso per favore ditemelo)
Buona lettura! :)

Fra_chan22

 


IN UNA STANZA QUASI ROSA

 

Guarda

siamo soli in questa stanza
eppure c'è qualcuno che ci guarda

ZORO

Stendo il braccio accarezzando lentamente le coperte per raggiungere il tuo corpo, ancora assopito. Non mi interessa se accarezzandoti ti sveglierò. Voglio solamente avere ancora su di me la tua fresca pelle, voglio sentire il tuo respiro sul mio collo, i tuoi sussurri e la tua risata, tutto. Voglio te.

Sono costretto a bloccarmi a metà strada però. Ti noto muoverti, segno che ti sei svegliata. Ti noto aprire le braccia per sgranchirle. Ti noto mentre, girandoti verso di me, mi guardi con quei grandi, splendidi occhi color nocciola. Mi sorridi dolcemente, e sei tu la prima ad avvicinarsi, ad abbracciarmi, a baciarmi. Ti avvolgo con le braccia e le mie dita giocano con le ciocche dei tuoi lunghi capelli. Chiudo gli occhi, sebbene tristemente consapevole di doverti lasciare, un'altra volta, da sola in questa stanza così piccola. Dopo alcuni istanti, provo a liberarmi dal tuo abbraccio. Sembra che abbia capito il mio gesto, perchè la tua presa intorno alla mia vita si fa più stretta. Sospiro delle scuse, le solite scuse che quasi ogni sera ti pongo, e mi divincolo. Ti osservo di nuovo: la tonalità dei tuoi occhi è leggermente mutata in un marroncino più scuro. Forse non lo sai, ma quando ti arrabbi, o ti senti triste, è quello il colore che assumono. Un colore smorto, per niente attinente con la proprietaria. Quindi, ti prego, smettila di fissarmi in quel modo. Mi uccidi. Ma tu non levi lo sguardo e allora sono costretto a spostarlo io. Mi rivesto in fretta e silenziosamente mi reco verso la porta. Mi volto di nuovo, osservando quelle pareti in legno che tanto hanno nascosto, e che ci nascondono tutt'ora. Osservo l'unico letto presente sul quale ora è seduta Nami. Robin ha chiesto a Franky di modificare una delle tante camere inutilizzate della Sunny in una stanza da letto singola. Credo che lei sia l'unica della ciurma ad aver intuito qualcosa. Ancora oggi non smetto di ringraziarla tra me e me.

Lei è sola in questo momento. E mi osserva rammaricata, prima di abbassare lo sguardo. Quasi ogni notte in questa stanza siamo solo noi due. Almeno finchè non sono costretto a lasciarla, per non creare troppi sospetti. Ne perquisisco ogni volta ogni angolo, per poi richiudermi la porta alle spalle: ho sempre l'impressione che ci sia qualcuno a guardarci. Ma non un essere vivente. Una presenza, uno spirito, un'essenza, che ci permette di amarci senza la paura di essere scoperti, senza alcun timore di noi stessi. E ci veglia. Ogni notte.

 

Senti

non ne senti di rumori
eppure c'è qualcosa che si muove

NAMI

Sento la porta chiudersi con un leggero cigolio. Il silenzio cade tra queste quattro pareti, che ora mi avvolgono come sorelle. Abbasso il volto e mi premo i palmi delle mani contro gli occhi: non voglio che a spezzare questo silenzio in bilico siano i miei singhiozzi. Avevamo iniziato a trovarci su questo letto solo per sfogo carnale, senza mettere in gioco alcun sentimento profondo. Ma alla fine siamo esseri umani, non fredde macchine: ci siamo innamorati. Era inevitabile, e ancora adesso non so se sia stato un dolce evento oppure una disgrazia. Perchè è da quando mi sono innamorata di te, che sento il mio cuore battere così forte da rompermi il torace ogni volta che mi guardi. Perchè è da una di quelle notti che ogni volta che te ne vai scusandoti banalmente, io non faccio altro che piangere. Ma non emetto alcun suono. Il Silenzio era l'unico ospite desiderato prima che Amore ci colpisse con le sue frecce, e se voglio creare a me stessa l'illusione che non ci sia nulla se non desiderio carnale tra di noi, durante quelle notti, lo devo mantenere.

Un singhiozzo mi sfugge dalla gola e fuoriesce dalle labbra. C'è qualcosa, qualcosa di dolce e sofferto al tempo stesso, che si sta muovendo dentro di me da troppo, troppo tempo. E immagino che per te sia lo stesso, Zoro.


Bacia

quello che sa già di te
e spegni questa luce troppo forte

ZORO

È già metà mattina quando mi alzo dalla mia amaca e mi stiracchio. Dio, quanto ti vorrei qui vicina in questo momento. Quanto ti vorrei stringere tra le braccia, ed essere il primo a darti il buongiorno. Invece no, sono costretto a lasciarti nel pieno della notte, con quegli occhi così tristi da farmi sanguinare il cuore. Ma lo abbiamo deciso silenziosamente insieme. Una relazione non è cosa adatta a una ciurma di pirati. Io ho il mio obbiettivo da seguire, tu il tuo. Dobbiamo pensare anche al bene della ciurma e di Rufy: siamo stati scelti e salvati da lui. Il nostro primo scopo è proteggerlo e aiutarlo nel raggiungimento del suo sogno, non nel creare una famiglia e pensare di vivere serenamente per il resto dei nostri giorni. Inoltre qualcuno dei nostri nakama potrebbe reagire male. Nessuno di noi vuole che si ripresenti una situazione come quella tra Rufy e Usopp a Water Seven. Sento le tue labbra, a distanza di ore, ancora sulle mie, e il mio nome pronunciato in un soffio di pura passione. Me le mordo, per fermare il desiderio di correre nella tua stanza e ripetere quello che molte notti viviamo assieme. Apro gli occhi, ma sono costretto a richiuderli: i raggi solari che trapelano dalle tende mal avvicinate tra loro sono abbacinanti.

Amo la notte. È segreta. È fedele. Ho lei accanto. E posso vedere molto più quello che sono veramente se non di giorno.

Mi alzo, implorando alla notte di arrivare in fretta e di spegnere questa luce fastidiosa, che acceca i miei occhi e i miei sentimenti.

Maledetto orgoglio.


Bello

sto viaggiando a mille all'ora
con te in una stanza quasi rosa

ZORO

È così dannatamente bello, dopo gli allenamenti, ritornare in questa stanza. Da te. So che mi stai aspettando e io faccio di tutto per presentarmi il prima possibile alla tua porta. Certe notti siamo entrambi così stanchi che l'unica cosa che facciamo è sussurrare pensieri e sentimenti, e premere le nostre labbra le une contro le altre. Credo che questa sia una di quelle. Viaggiamo nel nostro passato, nel nostro presente e qualche volta osiamo intraprendere un'avventura verso il futuro. Preferisco non toccare mai quest'ultimo discorso: per entrambi si dimostra una tortura e ci lascia ancora più disperati di prima. Qualche volta, però, queste notti sono le migliori: quanti fantasmi del tuo passato ho potuto farmi carico grazie ad esse. Quanti dolori ho potuto raccontarti senza sentirmi in imbarazzo. Ogni volta che entro in questa stanza, me la immagino colorarsi di rosa. Di un rosa pallido, di quello che solitamente simboleggia la nascita di una bambina, di una nuova felicità, di un nuovo amore. Stringo la mano sulla maniglia della porta. È incredibile come questa sia diventata mia alleata nel mantenere intatto e segreto ciò che dentro custodisce. La apro con il solito leggero cigolio e mi appresto a raggiungerti.

Il problema di queste notti è uno solo: per me, per te, per il nostro tempo, durano troppo poco.


Qui nessuno può dividere
quello che ha voluto Dio
qui nessuno può decidere

per noi

NAMI

Ti vedo stagliarti sulla porta, la luce della luna piena di questa notte che delinea i tuoi tratti forti e vigorosi. Questa sera hai fatto più tardi del solito e io quasi non mi lasciavo cadere nel sonno. Spero che mi capirai se questa notte ho voglia solamente di averti vicino, di sentire la tua presenza accanto, senza osare qualcosa di più di un casto bacio sulle tue labbra. Vedo che ti stai avvicinando e ancora mi chiedo per quanto tempo dovremo nasconderci da tutto e da tutti. Per quanto ancora dovremo combattere contro la realtà dei fatti. Ti levi le scarpe e lo yuukata, rimanendo solo con i pantaloni addosso. Ti sorrido, ma capisco che trovi qualcosa di sbagliato in esso. Non ricambi, non questa volta, ma invece mi stringi a te, e subito le lacrime prendono a sgorgare dai miei occhi. Non ne posso più di continuare così, lo capisci vero? Mi accarezzi il capo, le spalle, la schiena in un movimento lento e verticale, con l'intenzione di infondermi un po' di speranza. Poi, lentamente, mi prendi per le spalle e mi allontani da te. Le tue mani si posano subito sopra le mie guance bollenti e umide di pianto e mi asciugano con gesto delicato gli occhi. Ti avvicini a me e mi baci. Sento la morbidezza delle tue labbra, sento il tuo desiderio di rendermi totalmente serena, totalmente felice, e non posso fare altro che ricambiare questa tua speranza con la stessa intensità con cui me la infondi.

C'è una cosa che mi piace di questa stanza: la realtà sembra farsi da parte quando ci siamo dentro noi due. Nessuno ci può dividere. Nessuno può fermare quello che Dio o Amore o il caso ha creato. Possiamo immaginarci di decidere liberamente il nostro futuro, possiamo fingere che non esista nessuno a carico di questa relazione, che anche se ci dichiarassimo non cambierebbe alcun rapporto all'interno della ciurma. Questa nostra, stretta, amata stanza quasi rosa ci infonde la speranza di un domani senza preoccupazioni nè sensi di colpa.

Le pareti sono mie sorelle. La porta tua alleata. La stanza è la nostra casa, la fortezza impenetrabile del nostro amore.

E per il momento, va bene così.


Accarezzami senza vergogna
ridi pure se ti va
e vedrai che primo o poi lo farai
fuori da qui

senza paura e con il sole

senza più occhi da evitare
senza paura e con il sole

con il coraggio di chi vuole

NAMI

Mi fai distendere e subito ti vedo raggiungermi supino. Mi prendi per la vita e mi avvicini a te. Ti guardo negli occhi e capisco che anche tu questa sera hai bisogno di parlare. Di sfogarti in tutt'altra maniera. Ti bacio sulle labbra e ti dico che hai fatto tardi, che mi hai fatto aspettare troppo. Tu mi sorridi, ben consapevole che il mio è solo un magro tentativo di distoglierci l'attenzione sul motivo che mi ha spinto a piangere. Ti chiedo come stai, e tu inizi a ridere sommessamente, mentre con le tue mani mi accarezzi ancora una volta il volto. Amo quando sorridi. Amo quando sei così sicuro e ottimista. Amo quando mi accarezzi. Ti amo. Te lo dico, e tu mi sussurri un ricambio. Poi ti osservo, semplicemente. E un lampo di tristezza passa per tutto il mio corpo: spero che riuscirai a farlo con la stessa naturalezza un giorno. Che mi accarezzerai con la stessa dolcezza negli occhi. Che riderai in modo così libero e fresco da mettermi i brividi senza aver timore di mostrare quello che provi per me. Sono stanca. Tu mi senti e mi leggi dentro. Nei tuoi occhi vedo comprensione, poi dispiacere. Anche tu lo vorresti, ma hai così tanti dubbi, così tante responsabilità in quanto vicecapitano che non puoi, semplicemente non puoi, permetterti di perderti per me. Perchè solo la sera posso osservarti in questo modo? Perchè in tutte le nostre avventure dobbiamo evitarci a tal punto da non lansciarci neanche a uno sguardo? Non voglio combattere ancora a lungo, rischio di spezzarmi. E tu lo sai. Cerchi di fare il possibile, lo noto, ma non ce la fai. Non ce la farei nemmeno io.

Io vorrei tanto vedere la tua mano sulle mie guance anche di giorno. Vorrei tanto godermi il tuo sorriso illuminato dalla luce dei raggi del sole.

Basta volerlo fino in fondo.


Guarda

questo amore si fa grande

e ci fa stare stretti in questa stanza
allora fuori,

rivestiamoci e poi fuori
e diamo luce a tutti i nostri sogni

NAMI

Ad un certo punto distogli il tuo sguardo dal mio e inizi ad osservare la stanza. Quanto amo i tuoi lineamenti, la tua espressione concentrata. La mia immaginazione si perde con te, con la tua figura, ed è solo la tua voce, leggermente più alta del solito, che mi ridesta. Ti sei di nuovo girato verso di me e mi hai chiesto se trovo questa stanza troppo piccola. Io annuisco, ma non capisco la tua domanda. In verità, in qualunque senso tu intendessi, io la trovo sempre stretta. Per noi, per il nostro amore, per il mio dolore, per la tua speranza. Mi stringi la mano più intensamente del solito e ti avvicini per baciarmi. Poi ti vedo rialzarti, ma non lasci la mia mano, anzi stringi ancora più forte la presa. Raccogli lo yuukata da terra e con qualche difficoltà cerchi di vestirti, provando a indossare una manica tenendomi sempre le mie dita tra le tue. Io scoppio a ridere silenziosamente e ti guardo impacciato. Poi mi alzo e ti aiuto: non ho ancora ben capito perchè tu te ne voglia andare dopo esserti appena disteso accanto a me -o almeno credo che tu lo abbia appena fatto - ma non ti chiedo nulla. La tua mano cerca subito la mia e me la stringe con lo stesso vigore di prima. Mi chiedi di mettermi qualcosa addosso. Qualunque cosa tu voglia fare sicuramente lo vuoi fare fuori di qui, dico bene? Te lo chiedo e tu per tutta risposta ghigni. Dopo essermi messa un paio di shorts e delle scarpe basse, ti stringo di nuovo la mano e mi conduci verso la porta. Vengo assalita dal panico. Ora ho capito, e tu lo sai. Ma subito metti la mano libera sulla maniglia, la abbassi e in un momento siamo sotto un cielo inaspettatamente azzurro. Sono sicura che sia notte fonda, eppure quel colore mi stupisce. Ti guardo e ti vedo ghignare di nuovo. Poi capisco: durante la notte ci siamo spostati verso est. L'alba è arrivata prima. Molto, molto prima di quanto mi aspettassi. E tu lo sapevi. Lo sapevi che soffrivo ogni notte, sapevi quanto desiderassi questo momento e l'hai fatto accadere. Hai rinunciato ai dubbi, alle tue responsabilità in quanto vicecapitano, e hai scelto la mia felicità. La nostra felicità.


Sotto questo cielo azzurro coraggio
più nessuno toglierà
la mia mano dalla mano tua.
Vedrai
senza paura e con il sole,
senza più occhi da evitare,
senza paura e con il sole,
con il coraggio di chi vuole.

ZORO

Osserviamo il cielo sopra di noi, color azzurro confetto. È il colore delle feste di primavera, della rinascita, del coraggio. La mia mano è ancora stretta saldamente alla tua piccola. Sento il tuo sorriso ampio anche se non lo vedo, la tua felicità mi accarezza la pelle. Alla fine mi sono deciso. Lo volevi da così tanto. Lo volevo da così tanto. Alla fine anche i venti mi sono stati favorevoli, una volta tanto. Mi dici che non hai intenzione di seprare la tua mano dalla mia e io in tutta risposta mi volto a guardarti. Ora puoi essere finalmente serena e felice. Non temo le reazioni dei nostri compagni e le situazioni di disagio che potremo creare alcune volte. In realtà, non li ho mai temuti per davvero. Piuttosto, esitavo per il mio comportamento alla luce del sole. Ma ora basta. Ora non importa più quello di cui avevo paura, non importa più degli sguardi mancati. Non importa di quello che abbiamo passato.

Ti stringo forte la mano e ti conduco verso la cucina, dove sono sicuro di trovare buona parte dei nostri compagni. Ma tu ti fermi e inizi a ridere: la cucina è dall'altra parte. Sei tu adesso che mi tiri verso la stanza giusta.

Scorgo la nostra stanza quasi rosa amore e di nuovo alzo gli occhi al cielo coraggio. Sono finalmente felice. Sono finalmente con la persona con cui voglio essere. Ti vedo fermarti di fronte alla porta. Mi guardi e io ti bacio.

Con il sole.



 




 

(Per chi non lo sapesse, lo yuukata è il nome del "soprabito" verde di Zoro dopo il timeskip)

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Fra_chan22