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Autore: AboutGre    03/06/2014    7 recensioni
|Everthorne| GaleCentric! | Future&Past | Songfic_ Questo piccolo grande amore (C.Baglioni)
Gale guarda la foto sbiadita che ha tirato fuori dal vecchio baule pochi minuti fa e che gli ha fatto fare un salto indietro di trent'anni.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   ~ This little big love



#1

 

 

Quel giorno del Distretto 12 faceva particolarmente caldo.
Non era passato troppo tempo dall'ultima Mietitura, solo qualche giorno, e l'eco della desolazione era ancora ben contemplabile in ogni angolo del Distretto. Nel Giacimento, così come nella parte più ricca, nessuno aveva più seriamente voglia di godersi l'estate che , ormai, era alle porte.
Eppure Gale quel giorno si sentiva particolarmente in forma. Forse perché  anche quell'anno era riuscito a sopravvivere, non solo agli Hunger Games, ma anche all'inverno, che era sempre la parte peggiore dell'anno visto che la selvaggina scarseggiava e procurarsi qualcosa per sfamare la sua famiglia era difficile.
Ma adesso l'estate stava arrivando.
Il ragazzo si scostò qualche ciuffo di capelli bruni dagli occhi e sospirò, osservando il sentiero tracciato dall'erba  schiacciata e percorrendolo a passo più svelto. Doveva ricontrollare le poche trappole che gli mancavano e passare dal forno, per vendere il bottino di quella giornata.
Raggiunse la zona più coperta dalla boscaglia, dove si trovava la sua trappola, ben nascosta da alcuni cespugli  e da un grosso albero. Prima si poterla scorgere, però, sentì un frusci provenire da quella zona.
 Poteva essere un pacificatore.
Gale trattenne il respiro.
 
"mi sentivo osservato dalla testa in giù "
 
I muscoli del suo corpo si rilassarono , però, quando riuscì a distinguere la figura davanti a lui.
Una ragazzina, doveva avere sì e no dodici anni, che  se ne stava con le mani dentro la sua trappola. Era accovacciata, con le ginocchia appoggiate sull'erba secca, e la testa scura piegata in avanti.
" Scusa" si schiarì la voce Gale, risentito. Quella stupida gli stava rubando il lavoro di una giornata " Non sai che il furto è punibile con la morte qui nel Distretto 12?"
 
"[...]
manco a farlo apposta ho visto lei
la maglietta scollata
una faccia pulita [...] "
 
La ragazzina alzò gli occhi.
Li aveva grigi, come i suoi. I lineamenti  del viso erano squadrati, la pelle olivastra e le labbra carnose... non c'erano dubbi che provenisse dal Giacimento.
" Non stavo rubando"
" Ah no? E cosa facevi, allora?"
"Stavo soltanto guardando"
Gale l'aveva squadrata, cercando di capire quale fosse la verità.
"E cosa ci farebbe una ragazzina come te nel bosco. Con un arco come quello, per giunta"
"Caccio"
Il ragazzo scoppiò in una risata fragorosa.
"Cos'è che ti fa ridere tanto?" chiese lei, un po' scocciata.
" Tu mi fai ridere" rispose Gale " Com'è  ti chiami, ragazzina?
Un secondo di silenzio, solo il rumore delle ghiandaie che ogni tanto ripetevano il suono acuto di ciò che le circondava.
"Katniss. E non sono una ragazzina"
 Gale ignorò la sua replica finale "Catnip, eh?" ridacchiò ancora, divertito dalla sua espressione " Nome curioso il tuo"
"Katniss, non Catnip"


"e con lei con lei
seduto in quel posto
quanto sono rimasto ...
ci provavo gusto
e chi s'è visto s'è visto ... c'è lei ..."
 
Lo doveva ammettere, ne era rimasto affascinato. Sembrava così strano che una dodicenne avesse addirittura il coraggio di scavalcare la recinzione del Giacimento per avventurarsi lì, nel bosco, un luogo proibito. Non aveva paura di essere fucilata in piena piazza?
Quella Catnip era decisamente in gamba. E poi gli faceva comodo, visto che era in grado di riconoscere ogni tipo di pianta velenosa che vedeva.
Così gli aveva dato appuntamento al giorno dopo. E lei aveva accettato.
 
"e con lei con lei
mi son chiesto spesso
che cos'era successo ...
ma ci avrei scommesso
di starle ad un passo ... dal cuore ..."
 
Quel giorno sulla strada di casa Gale si chiese cosa gli fosse passato per la testa. Lui amava il bosco, proprio perché riusciva a stare solo, lontano da tutta quella ipocrisia, falsità e ingiustizia che pullulava aldilà della recinzione.
Eppure non aveva esitato un attimo ad invitarla a cacciare con lui. Una ragazzina, con lui.
Doveva essere diventato un pazzo, per essersi immischiato in quella situazione.
E poi, quanto doveva essere incosciente lei? Sarebbe potuto essere un ladro o un idiota, avrebbe potuto derubarla, in fondo il bosco era un posto isolato e assolutamente non sicuro... possibile che si fidasse così di lui, senza battere ciglio?
Una ragazzina incosciente, ecco cosa doveva essere quella Catnip.
 

#2
 
"ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro
e come fai a starmi dentro ogni pensiero
giuralo ancora che tu esisti per davvero..."
 
Gale osservò il cielo, dove il sole stava lentamente tramontando. Era assolutamente perfetto e la sua collina lo rendeva ancora più mozzafiato.
Anzi, la loro collina.
" Pensi mai che potresti essere estratto?"
Gale sospirò, tenendo gli occhi chiusi. La voce di lei lo aveva svegliato dai suoi pensieri, quasi si era dimenticato di stare lì insieme, nonostante il suo profumo continuasse a dargli un senso di sollievo. Ormai lei era diventato un tormento, il suo miglior tormento.
" Grazie di avermelo ricordato,  Catnip. Mi ci voleva proprio"
"Non scherzare, sto parlando sul serio Gale"
Sospirò ancora, odiava quella domanda.
" Certo che ci penso. Ci penso continuamente"
" E come fai a non avere paura?"
Aprì un occhio, accorgendosi che Katniss lo stava guardando. Gli era seduta accanto a , ma aveva la testa voltata verso di lui, così da potere incontrare i loro sguardi " E chi ti ha detto che non ho paura?" ribattè Gale " Ma ricordo a me stesso che con la paura non ci faccio niente. Non è la paura che mi salverà. Niente mi salverà"
Katniss non sembrò soddisfatta da quella risposta, ma comunque restò in silenzio, tornando a fissare il sole che scompariva fra le montagne del Distretto 12.
" Non ti estrarranno. Hai quattordici anni, ci sono persone che hanno molte più nomine di te, comunque"
" E molte che ne hanno di meno, però"
Gale si lasciò andare ad un nuovo sospiro e si rimise seduto, proprio accanto a lei, con la spalla destra a pochi centimetri da quella di lei. Osservò la sua figura smunta, i suoi lineamenti e i capelli raccolti nella solita treccia: era così diversa da quando l'aveva incontrata, due anni prima. Eppure sembrava proprio quella ragazzina.
" Allora se ti estraessero vorrebbe dire che finalmente riuscirei a venire nel bosco da solo in santa pace. Senza una stupida ragazzina tra i piedi"
Katniss corrugò la fronte, voltandosi dalla sua parte, facendo nascere un sorriso sulle labbra.
Era proprio vero che Catnip sorrideva soltanto nei boschi.
 " 'Sta zitto, idiota. Prenderesti la metà delle prede senza di me"
"Ma sentila! Chi ti credi di essere?"
" Una cacciatrice migliore di te, ecco chi mi credo di essere"
 
"ma che cos'hai tu di diverso dalla gente
di fronte a te che sei per me così importante
tutto l'amore che io posso è proprio niente..."
 
Gale la squadrò, sempre mantenendo un ghigno beffardo sulle labbra.
Adorava il suo modo di rispondere alle provocazione.
Adorava quel suo sguardo saccente.
Adorava il suo stupido orgoglio.
Adorava le sue meravigliose labbra.
Ma cos'aveva di così diverso dagli altri la sua  Catnip? Cos'è che la rendeva così speciale?
 
 
 
#3
 

Gale stava finendo di bere la sua zuppa di Sae la Zozza, prima di rincasare,  quando Thomas gli capitò dietro, dandogli una sonora pacca sulla schiena.
Il ragazzo non gradì troppo e fece una smorfia, cercando di trattenere la noia di ritrovarselo lì davanti. Erano stati compagni di scuola qualche anno prima, finché lui non era stato cambiato di sezione. Gale non poteva dire  di avere mai avuto amici, ma Thomas era sempre stato quello che si avvicinava di più a quella definizione, nonostante molte volte lo trovasse fastidioso. Era così... era proprio come tutti gli altri, si adattava, si rassegnava, non faceva nulla per cambiare quella situazione di merda in cui tutta Panem si trovava.
E Gale odiava quel tipo di persone.
" Amico! Sono secoli che non ti fai vedere più in giro"
"Sono stato impegnato"
Gli venne quasi da ridere. Erano quasi due anni che non uscivano insieme e quella scusa era così falsa che era impossibile crederci veramente. Ma comunque Thomas allargò il sorriso e lasciò correre, dandogli un'altra pacca sulla spalla.
 
"E chi l'avrebbe detto
ch'eri il primo a lasciare gli amici! "
 
" Impegnato? Mi hanno detto che ti hanno visto con quella ragazzina..." si toccò il mento, pensando al nome " ...mi pare si chiami Everdeen, non è così?"
Quasi non gli prese un colpo, sentendo il cognome di Katniss uscire dalla sua bocca. E soprattutto sapendo quello che si diceva in giro di loro.
" Si chiama Katniss" lo corresse, perché il modo in cui Thomas aveva pronunciato il suo cognome non gli era piaciuto per niente.
"Katniss, eh?"
No, non gli piaceva per niente " Già, Katniss"
Thomas scoppiò a ridere, tenendosi la pancia e sedendosi proprio accanto a lui " E chi l'avrebbe detto che saresti stato proprio tu a lasciare per primo gli amici, per una ragazza" alzò un sopracciglio e ritrattò " Per una ragazzina"
 
 
"è una che scassa ... come lei ne trovo tante ...
mi tiene un po' di compagnia finché mi fa piacere
finché m'invento una bugia ... la mando via"
 
A quel punto  Gale lo avrebbe volentieri colpito dritto sul naso.
Possibile che tutto il mondo dovesse pensare male, visto che era evidente che tra lui e Katniss non c'era nulla che potesse anche vagamente ricordare un rapporto romantico.
Gale aveva ben altre ragazze, quelle che portava dietro la scuola o dietro i cumoli di rifiuti nella discarica del Giacimento per baciarle.
Ma lui non aveva mai baciato Katniss.
" Guarda che non stiamo insieme" specificò così, fingendosi sdegnato.
Ma a quelle parole Thomas rise più forte " Andiamo Gale, lo sanno tutti"
Che cosa?"
" Che tu e quella ragazzina ve la intendete. Molti scommettono sul vostro matrimonio"
Matrimonio?
" Perché in questo fottuto posto nessuno si fa i propri affari. E perché siete tutti dei malpensanti, tra me e Katniss non c'è nulla. Figurati se..." fece una smorfia, finendo l'ultima goccia della sua zuppa. " è soltanto una ragazzina, ok? Mi sta tutto il tempo appiccicata, un giorno di questi le dico di andarsene e punto"
Certo, come no.
 
"e non capisco perché mai voi vi impicciate sempre
badate ai fatti vostri voi che io penso ai miei ..."
 
Gale si ritrovò a maledire sé stesso. Lui e il suo stupido orgoglio da cretino patentato.
" Meno male, amico, mi avevi quasi spaventato con questa storia della ragazzina. Pensavo ti fossi rincretinito"
Sì, effettivamente si era rincretinito. Perché ormai mentire a sé stesso era da idioti e lo era anche restarsene lì, a rinnegare qualcosa che avrebbe voluto tanto fosse vero.
Perché era così, tra lui e Katniss non c'era nulla. Nonostante  avrebbe voluto il contrario, lui stava dicendo la verità a Thomas: erano soltanto amici.
E poi la voce che tra loro ci fosse qualcosa era così terribile? Nient'affatto. Che parlassero, forse la voce sarebbe giunta anche a lei e magari...
Alzò la testa per dirglielo, ma non lo trovò,  Thomas sembrava essersi volatilizzato.
Complimenti, Hawthorne.
 
 
#4
 
 
Quel giorno il forno era particolarmente affollato. Il solito odore di fritto misto al puzzo di muffa aleggiava in tutto il forno e una nuvola di fumo gravava su chi , quel giorno, sedeva  sulle rozze sedie di fasce sterpaglie  e legno ruvido.
Anche il ragazzo dai capelli mori sentiva il peso di quel fumo che gli opprimeva il petto, mentre tra le mani stringeva la ciotola in argilla della zuppa di Sae la Zozza. 
Ma era veramente la scarsità di selvaggina della  battuta di caccia a farlo sentire così? 
Sì, probabilmente. Le pioggee dei giorni precedenti avevano evidentemente allontanato la selvaggina e l'unica cosa che era riuscito a cacciare erano stati due piccoli scoiattoli e qualche bacca del sottobosco. Decisamente troppo poco per sfamare 5 bocche, lui compreso.
[....]
" Ehi Gale, guarda chi c'è alla tv!" gridò Posy, indicando la scatoletta sgangherata che se ne stava appesa al muro di fronte ai due fratelli
 Così il ragazzo alzò lo sguardo, realizzando che l'immagine che poco prima si era materializzata nella sua testa, adesso era reale. Gale strizzò gli occhi, un po' per mettere a fuoco e un po' perché la fitta allo stomaco invece di affievolirsi , come avrebbe voluto, era diventata così forte da fargli venire la nausea.
Le labbra del ragazzo del pane erano posate su quelle di lei.
Gale aprì la bocca e uno sbuffo si sostituì a quello che veramente voleva dire. Nella sua mente , però, come nel suo cuore, le parole erano nitide e ben chiare.
"Ti amo, Catnip"

                                       [" The boy with the Snares", Hunger Games's FF]
 
 
"non è possibile che è lei
insieme a un altro
non è certo suo fratello quello
e se l'è scelto proprio bello
ci son cascato come un pollo io... "
 
 
 
#5
 
"Cosa ho fatto
nella testa una musica
che mi far diventar matto"
 
Lo stomaco gli bruciava.
Continuava a bruciare da quando aveva visto quel bacio alla tv.
Strizzò gli occhi, trattenendo quel principio di lacrime e ricacciandole indietro. Non doveva piangere, non per lei. Non per una simile...stronza.
Perché stronza? Si era mai concessa a lui? Avevano mai avuto un rapporto che andava oltre l'amicizia? No, mai. Erano migliori amici, lei poteva stare con chiunque le piacesse.
Una nuova ondata di rabbia, che lo portò a scaraventare lo zaino ancora stracolmo di legna fresca contro l'albero più vicino. L'eco del contatto fra i due rimbombò nel bosco ormai vuoto, da quando la sua Catnip era partita per Capitol City.
Perché? Perché non glielo aveva detto? Perché doveva essere proprio il ragazzo del pane a prendersi i suoi baci? Perché gliel'avevano portata via?
La sua testa era così piena di domande che rischiava di scoppiargli.
 
"ma che bella sorpresa mi hai fatto
e chissà quale scusa hai trovato tu...
ma che cosa è cambiato...
 "
 
Gale chiuse gli occhi, appoggiando la schiena contro il tronco di un albero e mettendosi le mani fra i capelli scuri.
Quel bacio.
Quel bacio, gli sembrava di avercelo ancora davanti agli occhi. Da quando lo aveva visto al Forno, aveva velocemente riportato a casa Posy e  senza neanche rientrare era scappato verso il bosco.
Continuava a chiedersi cosa rappresentasse. Katniss non conosceva Mellark, ne era sicuro. Allora come aveva fatto ad innamorarsi di lui? Oppure era soltanto un tattica per far felici quelli di Capitol City? E da quando la sua Catnip si abbassava a fare qualcosa per compiacere qualcuno?
Ma cosa era cambiato?
 
"ciao soldato
sulla porta mia madre felice
mi ha già salutato
non le ho neanche chiesto "stai bene?"
e davanti le sono passato  "
 
Gale chiuse la porta di casa dietro di sé che ormai erano le undici.  Aveva passato fuori tutto il pomeriggio e tutta la sera, senza neanche rendersi conto di quello che lo circondava e , come avrebbe dovuto prevedere, sua madre lo aspettava sulla poltrona del salotto.
"Ciao Soldato" lo salutò, nella sua voce non c'era rabbia. Hazelle non era mai arrabbiata, non con i suoi figli, almeno. E il nomignolo  affettuoso con cui l'aveva chiamato lo testimoniava, proprio come quando era piccolo, soldato era il modo con cui Hazelle iniziava un discorso con il maggiore dei suoi figli.
Ma quella sera Gale non era in vena di smancerie. O di qualsiasi altro contatto umano. Voleva solo andare a letto, soffocare i suoi pensieri nelle lenzuola ruvide e sperare che quella giornata fosse stata solo un incubo terribile.
Così le passò accanto senza dire niente, lo sguardo basso, mentre lei stringeva gli occhi grigi e gemeva. Probabilmente sapeva, pensò Gale, Posy le aveva raccontato tutto.
 
"io ti voglio quanto ti voglio
e non posso fare a meno
di te di ieri
dei tuoi grandi occhi chiari
sei ancora quella che eri o no?"
 
Ancora senza dire una parola Gale chiuse la porta della sua stanza, lanciandosi sul letto.
Era stanco.
Avrebbe voluto sentire il profumo di Catnip accanto a lui.
Avrebbe voluto sentire la sua risata.
Avrebbe voluto darle quel bacio che sognava da mesi.
Ma lei non era lì e nel suo letto continuava a esserci quel posto vuoto. Quindi Katniss era questo per lui? Un posto vuoto, un posto che nessuno avrebbe mai colmato.
 
"Io ti odio, ti odio, ti odio
ma perché sei tanto bella
ti odio
perché non scompari perché non ti uccidi...
e perché ti voglio io..."
 
A quel pensiero Gale venne colpito da una nuova ondata di rabbia.
Voleva urlare, a pieni polmoni. Urlare che la odiava.
Che la odiava, perché aveva baciato quel tipo. Perché , al contrario, non si era mai presa il disturbo di baciare lui. Perché era tanto bella.
Ma soprattutto  la odiava perché la amava così tanto, da non poterla odiare. Mai.
 

#6
 
"pronto ciao son tornato ci vediamo vuoi?
sempre al solito posto
presto più che puoi!
ed arrivi di corsa
con quel naso in su
"sembra un po' il primo giorno ti ricordi tu?"
 
Sembrava il primo giorno.
Sembrava il primo giorno, quando l'aveva incontrata nel bosco. Con i capelli legati in una treccia arruffata, i vestiti troppo grandi per essere della sua misura e quell'aria da bambina cresciuta troppo velocemente.
Eppure gli anni sono passati.
Prima era una ragazzina, adesso era una donna. Una donna che aveva portato avanti una rivoluzione.
Ma che era lì, accanto a lui. Nonostante lo odiasse .
Lo so, lo so che mi odi. E questa fa più male di qualsiasi cosa, Catnip.
 
"e in silenzio passiamo per strade deserte
colorate di vino bestemmie e di carte
abbozzare ogni tanto un sorriso uno scherzo
ed accorgersi che tutto questo è un po' falso"
 
Percorsero le strade del bosco. Del loro bosco, senza dire una parola.
Gale la osservava di sfuggita, ogni tanto, sperando di trovare qualcosa che sapeva ormai non c'era di più.
Primrose era morta e lui ne era il responsabile, lo sapeva bene. Ogni altra cosa passava in secondo piano, perfino la loro amicizia.
Poi ad un tratto lei gli sorrise, ma era solo la parodia dei sorrisi che a Gale piacevano tanto. E il ragazzo lo sapeva bene che quello era  solo un sorriso per non affogare in quel mare di ghiaccio che si stava formando fra loro e che aveva messo fine alla lor vecchia vita, alla vita che era stata. O che sarebbe potuta essere.
 
"non abbiamo parlato mai troppo noi due
non lo so com'è stato però non c'è verso
tutto quello che è stato l'abbiamo già perso
l'abbiamo già perso"
 
"Mi dispiace, Catnip"
" Lo so, Gale"
" Non mi perdonerai, vero?"
"Non lo so. Non adesso sicuramente, forse un giorno riuscirò a rivedere sotto un'altra luce tutta questa storia"
Gale aspettò qualche secondo. Tutto quello che era stata la loro amicizia, il loro ipotetico amore o qualunque fosse stato il loro rapporto, non c'era di più.
Era stato spazzato via.
 
"ed ora siamo ad un passo dal finire tutto
senza alcuna ragione chi l'avrebbe mai detto
e lasciarci in strada come due cretini
con quell'ultimo bacio e una stretta di mani
e non serve più a niente
gridar non è vero
e non serve più a niente
dar pugni nel muro
e non serve più a niente
l'amore che posso
"
 
" Quindi è finita."
" Già"
" Ti amo, ti ho sempre amato.E ti amerò per sempre."
" Lo so, Gale"
 
"non serve più a niente ...
l'amore che posso"

 
****
 
Gale guarda la foto sbiadita che ha tirato fuori dal vecchio baule pochi minuti fa e che gli ha fatto fare un salto indietro di trent'anni.
C'è Catnip, con un sorriso sghembo, con il suo sorriso sghembo. E c'è lui, che guarda l'obiettivo sorridendo, ma non per la foto. Solo perché lei era lì accanto a lui, in un assolato pomeriggio di Agosto quando quella foto fu scattata.
Gale lo sa che ripensare al passato non gli fa bene. Perché sa che Katniss è felice al Distretto 12 con Peeta , quel ragazzo del pane che tanto aveva odiato e invidiato, e con i suoi due bambini.E anche lui è felice, perché ha la sua famiglia. Ha una moglie, un bambino e tanti nipotini.
Ma Catnip resterà sempre Catnip. Ovunque lui vada, o lei vada, lei sarà sempre sua. La sua Catnip, che era una ragazzina e che lo aveva fatto innamorare, ancora prima di poter comprendere a pieno il significato di quella parola.
Quella ragazzina che per lui era sempre rimasto un posto vuoto, incolmabile.
Quella ragazzina, che era, è e sarebbe stata sempre il suo piccolo grande amore.
 
"un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo niente più!
"
 
 
L'angolo di  Katgale:
 
E non lo so neanche io perchè scrivo cose così.
Ok, ieri ero al centro commerciale per far rifornimento di nuovi libri e , ad un certo punto, hanno messo la radio con " Questo piccolo grande amore" di Claudio Baglioni. E così, la ff è nata.
Parto dal fatto: tutte le frasi sono prese dall'ALBUM di Claudio Baglioni datato 1973  che si chiama "Questo piccolo grande amore"  e che comprende diverse canzoni che , messe in fila, formano una storia d'amore tra due ragazzi che alla fine però si lasciano.
Io ho saltato alcune canzoni e prese quelle che mi interessavano, perciò il senso è diverso, ma voi non fateci caso xD
Andando in ordine:
#1 : è accompagnata da " Faccia Pulita" e , come avrete capito,  racconta del primo incontro tra Kat e Gale che so che è stata scritto roba come in 2387439 ff, ma dovevo metterlo, per dare un minimo di trama generale.
#2 : Invece, è compagnata da "Tutto l'amore che posso" e si situa, più o meno, due /tre anni dopo che Katniss e Gale si sono conosciuti.
#3 : è basata  sulle parole di "Che begli amici" , situata in un punto imprecisato del tempo. Sicuramente prima dei settantaquattresimi Hunger Games. Sì, è quella che mi convince di meno... ma mi ero affezionata all'idea di far vedere come nel Distretto girassero le voci di Katniss e Gale , visto che nel libro si dice che tutti scommettevano sul loro matrimonio.
#4 : è una mia vecchia ff, molti l'avranno già letta. La canzone è " Porta portese" , anche se c'è solo una frase di essa, quella finale.
Anche questa, l'ho messa per dare un senso alla trama, visto che doveva susseguirsi. Qui la ff vecchia, per chi avesse voglia di leggerla completa ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2290493&i=1
#5 : Tratto dal brano "Quanto ti voglio" , si situa subito dopo il punto 4. Ovvero durante gli HG, quando Katniss e Peeta si baciano.
#6 : Salto temporale di... mille anni. No, scherzo. Questo punto è situato nel... dopo Mockingay , in un "improbabile" , ma sì per noi è avvenuto, incontro tra i due amorucci miei. Naturalmente Prim è morta, so Katniss ce l'ha con Gale ( Vaffa...ndomo, Everdeen. Tu e le tue fissazioni). Canzone: Il primo giorno.
 
E poi il finale, che è ambientato molti anni dopo. E non c'è niente da dire, se non che riprende l'ultima frase dalla canzone che poi da il nome all'album e alla mia storia, ovvero " Questo piccolo grande amore".
 
Siccome piango, non scriverò più robe del genere. Lo prometto, è l'ultima volta. E voi siete libere di farmi male, ve lo concedo. Lasciatemi un recensione e ditemi cosa ne pensate :P
A presto,
Katgale97
   
 
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