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Autore: Vic 394    03/06/2014    10 recensioni
Entrambi avevano parlato a lungo di quel momento, l’avevano atteso con impazienza e, ora che finalmente era arrivato, il ragazzo aveva intenzione di prendersi tutto il tempo necessario per assaporare il corpo della bionda, invadendolo con baci vogliosi e tocchi decisi, studiandolo come i territori sconosciuti che scopriva in compagnia di Sdentato.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aria era elettrica, resa pesante dai respiri affannati dei due ragazzi. Respiri che si mescolavano nella sera.
Il tempo sembrava essersi fermato, il resto del mondo era sparito, cancellato. L’unica cosa che esisteva era il loro amore in quell’attimo infinito.
Hiccup lasciò dei baci dolci ma intensi sulle labbra di Astrid, che gli accarezzava il viso e incastrava le mani tra i suoi capelli castani.
Entrambi avevano parlato a lungo di quel momento, l’avevano atteso con impazienza e, ora che finalmente era arrivato, il ragazzo aveva intenzione di prendersi tutto il tempo necessario per assaporare il corpo della bionda, invadendolo con baci vogliosi e tocchi decisi, studiandolo come i territori sconosciuti che scopriva in compagnia di Sdentato. E voleva conservare ogni attimo che sarebbe seguito.
Sfilò lentamente la maglia di Astrid e si chinò a sfiorare i seni rotondi, sentendola gemere il suo nome e stringere la presa su di lui, come se non avesse voluto farlo scappare.
Dopo qualche minuto si ritrovarono entrambi nudi, i corpi intrecciati in un groviglio di sospiri, mentre si scambiavano baci intervallati da frasi dolci che sarebbero rimaste prigioniere della notte.
Hiccup si fece strada dentro la ragazza con una spinta lenta ma senza la minima esitazione, lasciandole del tempo per abituarsi alla presenza. Astrid non riuscì a trattenere un gridolino e alzò il bacino verso di lui, in modo da facilitarlo nell’entrata.
Fecero l’amore a lungo; ora con delicatezza, ora lasciandosi trasportare dalla passione, trasferendosi in un luogo paradisiaco che poteva appartenere solo a loro e che unicamente insieme erano in grado di raggiungere.
Mano a mano i movimenti di Hiccup divennero più rapidi e Astrid si aggrappò alle sue spalle muscolose, stringendolo a sé tanto forte da arrivare a chiedersi se gli avrebbe lasciato qualche piccolo livido come ricordo.
Ormai nella stanza faceva sempre più caldo, l’aria era riempita dalle grida dei due giovani vichinghi, che avevano raggiunto l’apice del piacere.
Hiccup prese Astrid tra le braccia e giocò un po’ con i suoi capelli sciolti, spettinandoli ulteriormente.
«Ti amo, Astrid.» sussurrò, posandole un casto bacio sulla fronte che fece ridacchiare la ragazza.
«Ti amo anch’io, Hic.» ribatté lei «Ora però dovresti alzarti.»
Il castano aggrottò leggermente la fronte. Il momento delle coccole era già finito?

Di colpo si ritrovò nella sua stanza, solo e ansimante. Si alzò a sedere, ancora accaldato nonostante la brezza notturna. Si strofinò le palpebre con una mano che poi lasciò scivolare tra i capelli. Voltandosi vide Sdentato che sonnecchiava indisturbato sul suo giaciglio, agitando un orecchio di tanto in tanto.
Hiccup cercò di fare il punto della situazione. Era nel suo letto, sudato e spettinato, con un dolore acuto che proveniva dai pantaloni diventati troppo stretti a causa della sua ultima avventura onirica. Li slacciò e si lasciò ricadere sul cuscino, sbuffando. Passandosi nuovamente una mano sul viso si chiese perché gli dei lo tormentassero con questi sogni tanto vividi, che avevano il potere di portarlo tra le stelle e poi scaraventarlo con forza in un baratro, lasciandolo con una sete implacabile di qualcosa che ancora non poteva avere.
Desiderava Astrid con tutto se stesso, voleva che i loro corpi si unissero, bramava la sua pelle morbida a contatto con la propria. Voleva sfiorarla, amarla mentre i polpastrelli freschi di lei gli percorrevano la linea della mascella, solleticati da quel principio di barba che gli stava spuntando.
Hiccup si sentiva bruciare dentro al pensiero di quegli sguardi intensi e profondi, di quei respiri affannati.
Ma sapeva di doversi contenere in tutti i modi, aspettando il loro matrimonio ormai prossimo e limitandosi a questi sogni proibiti.
Si riaddormentò poco dopo, cullato da un sonno sereno e dalla consapevolezza che l’attesa avrebbe ripagato di tutto sia lui che Astrid.






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Angolo Vic
Eeeeeee finale a sorpresa puramente a caso. Non è vero, siccome sto combattendo contro il blocco dello scrittore ho scavato nel computer e ho trovato un documento in cui mi ero segnata vari prompt trovati in giro. Wet Dreams mi ha acceso una lampadina.
Sono stata un po' cattiva con Hiccup, lo ammetto, ma dovete concedermi che almeno la sorpresa di questa storia non comprende un cadavere, sto facendo progressi.
Inizialmente questa sarebbe dovuta essere una shot rossa, con molti più dettagli, ma ho imparato che se in sottofondo hai Michael Bublé o Mandy Moore non può non uscire fluff ovunque. Naturalmente se doveste considerare il rating arancione troppo basso non mancate di avvertirmi, provvederò subito a cambiarlo.
La dedico a Sowk (no, Hopeless28, ma cos-), a CodaViola che sta condividendo con me una gioia immensa per ragioni e a Lia483, che mi ha spronata più o meno consapevolmente u.u
A presto!

Vic

 
   
 
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