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Autore: shihoshinichi99    03/06/2014    2 recensioni
Ecco a voi una one shot raccontata da Shiho / Ai dove vede portagonista lei ad aiutare a risolvere un caso per Conan / Shinichi, solamente leggendo un libro ...
E naturalmente di fondo c'è la coppia Shiho-Shinichi...
Piccola anticipazione:
Era un giallo (eh, sì … Conan mi portata persino a leggere di omicidi e investigazioni strambe). La storia era abbastanza avvincente. Ero arrivata al capitolo 12, avevo quasi scoperto il colpevole e il detective della storia stava spiegando il trucco usato dal colpevole. Leggendo, scoprii una cosa molto strana …
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ayumi Yoshida, Hiroshi Agasa, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :)
vi presento un'altra storia, sta volta ONE SHOT;)
leggetela e commentate:)
by SHIHOSHINICHI99

 

L'ASSASSINO LETTERARIO


Finalmente le vacanze estive sono iniziate. Sembra passata un’eternità dallo scorso anno.
Io e Ayumi, la ragazzina, di circa 21 anni, coi capelli castani e gli occhi sul verde, usciamo da scuola alla stessa ora, come anche gli altri, ma preferiamo trovarci soltanto noi a pranzare insieme. Sono quasi le 2 del venerdì pomeriggio e Ayumi è più triste del solito. Chissà perché!? Ma non mi permetto di chiederle cos’ha, magari più tardi, dopo qualche barzelletta e un buon piatto di pasta. Speriamo  funzioni.
Arriviamo dal professor Agasa che, con il suo completa da inventore, ci viene incontro allegro, troppo allegro.
-Oh, siete voi … il pranzo, scusate mi sono dimenticato di prepararvelo … - sorride imbarazzato, mentre si toglie il camice bianco, che mi sembra di riconoscere.
-Aspetta, ecco dov’era! L’ho cercato tutta la mattina oggi a scuola! Professore .. quante volte le ho detto che non deve prendere le mie cose senza chiedermi, non ho potuto entrare in laboratorio senza!-
-Scusami Ai … l’ho trovato sul letto poco dopo che sei uscita per tornare in accademia domenica sera. Però era ormai troppo tardi per portartelo e poi i treni sono stati bloccati fino a ieri, per quel guasto.-
-Va bene, professore. Ma la prossima volta mi scriva, credevo di averlo perso e ho dovuto usare quello di una mia compagna di stanza … due parole: mai più! – raccontai spiritosa, ma notai che tutti ridevano tranne Ayumi, era piuttosto giù.
-Ora vi preparo un bel pranzetto! Va bene?-
-Certo professore, intanto noi portiamo su le cose … -
Salimmo le scale fino alla mia camera, posammo gli zaini e le varie borse e ci sedemmo per terra in attesa del pranzo.
-Come va a scuola Ayumi?-
-Bene.-
-Ehm … va tutto bene? Sembri un po’ giù da quando abbiamo preso il treno … -
-Lo so, in realtà è da lunedì che mi sento così … ma ora non pensiamoci!- mi sorrise, come se tutta quella tristezza fosse terminata in un secondo.
DIIIIINNN DON
-Il campanello? Chi sarà mai?-
-Bho, non ne ho idea, Ayumi … -
Scendiamo lentamente e, per scoprire chi è, ci sediamo a metà delle scale, da dove si vede la porta d’ingresso. Agasa corre ad aprire, borbottando qualcosa come al solito. In mano tiene ancora stretta la pentola con le nostre piadine, probabilmente.
-Psss, Ai? Devo dirti una cosa … - mi disse a bassa voce.
-Cosa? –
-Ecco, sai perché sono triste, non volevo dirtelo, ma … bhe, ecco, io … sono preoccupata per te e per Conan -
-Come mai?-
-Ecco, appena arrivate alla stazione di Tokyo, tu ti sei diretta verso la scuola di corsa, visto che il treno era arrivato in ritardo e non volevi rimanere chiusa fuori, ma io, l’ho presa con comodo e, mentre tornavo verso l’università, ho sentito due uomini paralre di te e di Conan. Ecco perché sono preoccupata … per voi-
-Cosa hanno detto su di noi?-
-Non sentivo bene, ma ho sentito un “ce l’abbiamo in pugno, ce li abbiamo in pugno” e poi delle risate agghiaccianti.-
-Come … erano … - non riuscivo nemmeno a formulare la domanda, ma io sono una ragazza forte e dopo qualche secondo gliela dissi – Come erano vestiti? Sai di che colore erano i loro vestiti?-
-Erano … un attimo, mmm … ah sì, erano completamente …- ma le misi una mano sulla bocca perché da una parte non volevo sentire la risposta e dall’altra volevo vedere chi era arrivato.

-buongiorno professor Agasa, c’è Haibara-san?-
-Ehm, sì è appena tornata, credo sia di sopra con Ayumi … -
-Ok, grazie –
Quella voce era inconfondibile e anche Ayumi lo aveva riconosciuto.
-Ayumi non devi far parola di questo a lui che ne parliamo prima noi due dopo, okay?-
-Va bene, Haibara-san … sta venendo verso le scale, che facciamo? -
-Andiamo su, in camera-
Ci alzammo e corremmo in camera e, sedute per terra, facemmo finta di studiare.
-Buongiorno!- sorrideva contento e spensierato. Lo guardai perplessa. Perché era così felice? Poi mi guardò un po’ arrabbiato, si avvicinò e …
-Ciao, Haibara-san, che ne dici di fare due chiacchiere? Da soli, noi due?-
-Che hai? Non puoi dirmelo qui, scusa! E io non vengo da nessuna parte con te!-
Mi afferrò il polso e mi sussurrò.
-Non posso dirtelo qui … -
Mi strascinò di sotto, fuori dalla porta e, dopo avermi  messo il casco in testa, mi fece salire sulla sua moto, sollevata che non usasse più lo skate, insomma sarebbe strano per un ragazzo di 21 anni, no?!?.
 Accese la moto e partii alla velocità della luce.
-Perché non potevi dirmelo lì, scusa?-
-Ora scoprirai … aspetta, siamo quasi arrivati.-
Qualche minuto dopo, arrivammo all’agenzia investigativa di Goro Mouri.
-Aspetta qui, torno subito.-
-Come vuoi, detective- e lo guardai entrare nel palazzo con una faccia piuttosto infastidita e curiosa.
Solo qualche secondo dopo, Conan tornò con dei fascicoli in mano che ripose nella borsa a tracolla che aveva con sé-
-Che cos’è?-
-Sali … dobbiamo andare in un altro posto, mi manca una cosa-
-Ma cos’è?- ma non mi fece finire che mi prese la vita e mi fece sedere sulla moto. Mi sentii talmente imbarazzata, ma allo stesso tempo anche un po’ arrabbiata.
Arrivati alla centrale di polizia, dove Conan era sicuramente il benvenuto, lo vidi per la prima volta assolto dal suo compito di genio. Era in pensiero, sbadato. Come mai?
-Conan, come mai siamo qui? Perché mi hai portata qui?- gli chiesi con aria abbastanza infuriata.
-Ecco, sto seguendo un caso, ma c’è qualcosa che non quadra … (mi guardò serio) Vedi le telecamere riprendono un punto e dopo, appena entra l’uomo, che si nota essere solo, la videocamera si spegne. Ho controllato questo video milioni di volte e non ho trovato nulla di strano, a parte questo … -
-Indicò lo schermo, il fotogramma ingrandito al massimo … GIN!-
-Sì sul banco c’è una bottiglia di Gin, Vodka, Vermouth e … -
Teneva lo sguardo basso, così guardai io e rimasi sorpresa dal leggere sulla quarta bottiglia: Sherry.
-Come è possibile? Non capisco … chi è la vittima?-
-la vittima premeditata di quell’uomo e … lo stesso assassino-
-Sulla scena c’era qualcosa che l’omicidio era collegato a lui?-
-Molto, ma io non ci casco perché …-
- C’è probabilmente un altro assassino, che voleva incastrarlo e far sembrare il suo un suicidio-
-Esatto! Qui c’è il resoconto … leggilo e non te lo chiedo spesso … -
-Mai-  risposi svelta e leggermente spiritosa.
-Ma aiutami a risolvere questo caso- poi abbassò lo sguardo e continuò – potrebbe essere un avvertimento …-
-Lo credi davvero? Dopo tutto questo tempo, secondo te, tornerebbero a vendicarsi della mia fuga e della caduta dell’organizzazione … ?-
-Perché no? Si saranno ritrovati loro, Gin, Vodka, … -
-E io? È strano! Secondo me è una casualità … ma non pensarci ora, accompagnami a casa, da Ayumi, che mi starà aspettan … - mi bloccai a ricordare che Ayumi mia aveva appena parlato di due uomini che parlavano di me e Conan. Alzai lo sguardo, riflettei se dirgli di ciò o lasciar perdere … che fare?
Mi girai verso di lui e i nostri occhi si incontrarono. Rimanemmo lì a fissarci a vicenda in un silenzio straziante, ma allo stesso tempo familiare, con cui ormai mi ero abituata a convivere.
Mi passò il casco e, senza pensarci due volte, uscimmo dalla stanza.
Fuori mi misi il casco e salii sulla moto, tenendomi alla vita di Conan.

Arrivati a casa di Agasa, lo salutai, come al solito, e quando mi voltai per andare verso la porta, mi prese la mano e mi disse:
-Stai attenta … me lo prometti? –
-Kudo-kun … (faccia sbalordita) Ma io so che ci sei tu a proteggermi- e gli sorrisi dolcemente, con una sorriso da amica e forse di più. Alzai la mano per salutarlo, ma uscì Agasa correndo, che gli chiese se voleva rimanere a pranzare con noi e lui, ovviamente, accettò, senza indugiare.
Pranzammo e nel pomeriggio uscimmo per una passeggiata tutti assieme. Ayumi, spensierata come sempre, scherzava e riusciva a farci ridere. Ogni volta mi chiedo come faccia a trovare il momento giusto per far battute.
Andammo al parco, più precisamente, sulla sponda del lago.
Mentre Ayumi e Conan si divertivano vicino al lago come i vecchi tempi, io me ne stavo sotto un albero con un libro che avevo iniziato, ma che non avevo mai terminato, per il troppo studiare degli ultimi giorni.
Era un giallo (eh, sì … Conan mi portata persino a leggere di omicidi e investigazioni strambe). La storia era abbastanza avvincente. Ero arrivata al capitolo 12, avevo quasi scoperto il colpevole e il detective della storia stava spiegando il trucco usato dal colpevole. Leggendo, scoprii una cosa molto strana … capii il trucco usato nel caso di Shinichi, quello delle bottiglie.
Non c’entrava niente che liquori fossero, ma avevano avuto un compito importante nello svolgimento dell’omicidio.
L’assassino le aveva usate per commettere l’omicidio dell’amico. In quell’ordine: si sa che la bottiglia di Gin è più alta delle altre e la Vodka, il Vermouth e lo Sherry sono di grandezza decrescente. Il quell’ordine hanno permesso che l’assassino una volta ucciso l’amico, potesse togliersi la vita, semplicemente legando uno spago ad una delle bottiglie, infatti tra la Vodka e il Vermouth, c’è un salto di altezza, quindi li manca una bottiglia. Presi il resoconto che mi aveva dato Shinichi, lo aprii e vidi che vicino alla seconda vittima vi erano una bottiglia rotta, una pistola e, che inoltre, la telecamera era bagnata.
Ora si collega tutto!
Ma questa parte la lascio a Shinichi da risolvere, visto che è pieno di fantasia, e di sicuro, però, ha fatto bene a chiedermi aiuto, sta volta.
Bravo Shinichi, Conan-kun …

Mi alzai e, guardando i miei due amici me ne andai, pensando a questo caso, ma …
Mi bloccai …
Un uomo con i capelli d’argento mi osservava da lontano …
Alzai la testa senza temere e prosegui per la mia strada, perché infondo non si può cancellare il passato, soprattutto nel mio caso.
Grazie ancora, Kudo-kun di essermi tuttora vicino.

 
Ciao allora che ne dite ? ;)
Uns mia amica mi ha chiesto se scriverò un secondo eposodio di questa storia visto che rimane molto sospesa... e senza alcun dubbio scrivere un secondo episodio ONE SHOT intitolato in un altro modo...
T.v.b. :)
recensite e leggete soprattutto ...
Alla prossima
Shihoshinichi99 *•*
  
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