BUON 1976
Se c'era una festività che odiava più di San Valentino era sicuramente
Capodanno.
Lui detestava Capodanno.
Ogni volta si sentiva preda della malinconia, ripensando all'anno appena
trascorso e a tutto quello che non era riuscito a fare. Per non parlare
dell'obbligo di doversi assolutamente divertire, di folleggiare tutta la notte e
di bere litri e litri di Burrobirra debitamente modificata con l'alcol di
contrabbando che Sirius introduceva a Hogwarts fin dall'inizio della scuola.
Anche se avrebbe preferito passare una serata tranquilla, tutti gli anni si
lasciava coinvolgere dalla confusione generale e la mattina dopo doveva farsi
strada tra i corpi ronfanti e puzzolenti dei suoi amici, riversi sul pavimento.
Sì, decisamente odiava Capodanno.
Una risatina femminile lo strappò dai suoi pensieri. Spostò lo sguardo su Lily
seduta sulle gambe di James, intenta ad ascoltare qualcosa che il ragazzo le
stava sussurrando all'orecchio. Beh, almeno quell'anno a James avrebbe pensato
Lily e da come aveva vinto le due litigate che avevano avuto riguardo alla
Burrobirra, Remus sperava di non dover assistere almeno uno dei suoi amici
mentre vomitava l'anima e tutto ciò che le stava attorno nel gabinetto. O
peggio…sul suo letto!
"pensieroso, Moony?" gli chiese Sirius, accomodandosi sul bracciolo della sua
poltrona e allungando un braccio sullo schienale.
Remus si strinse nelle spalle, chiudendo il libro che stava leggendo e infilando
una delle sue lunghe dita tra le pagine per tenere il segno.
"Non più del solito" rispose, voltandosi verso il caminetto. Molti studenti non
erano andati a casa per le vacanze natalizie, dato che Hogwarts era uno dei
pochi luoghi in Inghilterra considerati sicuri e immuni dagli attacchi di
Mangiamorte, e la Sala Comune di Grifondoro era molto affollata.
"Ah" mugugnò Sirius scompigliandogli i capelli "è Capodanno! Non si può essere
tristi o pensierosi a Capodanno!" esclamò, dandogli una tirata a un orecchio.
"Non ho detto che sono triste!" ribattè Remus, guardandolo dal sotto in su. Come
ogni anno aveva avuto la riprova di quello che aveva sempre sostenuto: perché
cavolo si doveva essere allegri a Capodanno? C'era scritto da qualche parte?
Perché se era così, lui era più che certo di non aver letto quella avvertenza
prima di venire al mondo o subito dopo! Capodanno era solo una serata come
un'altra. Morto un anno se ne fa un altro. Fine della storia. Non capiva tutta
quella eccitazione. Quella smania di oltrepassare i limiti…di prendersi una
bella sbornia. Lui era perfettamente felice nelle sue piene facoltà mentali.
"Uh" ululò Sirius sfoderando un largo sorriso "ho capito che cosa c'è che non
va! Il nostro Moony è arrabbiato perché non ha una ragazza per la festa"disse
trionfante, credendo di aver risolto l'enigma della Creazione.
"non sono arrabbiato perché non ho una ragazza!" ribatté lui con calma,
riaprendo il libro e fingendo di concentrarsi sulla pagina che stava leggendo,
prima dell'arrivo dell'amico.
"E allora perché sei arrabbiato?" continuò l'altro, scivolando giù dalla
poltrona e inginocchiandosi di fronte a lui per poterlo guardare negli occhi. Le
sue mani erano appoggiate sulle ginocchia di Remus.
"Non sono arrabbiato" rispose pacatamente, appuntando una nota a bordo pagina.
"Sì che lo sei! Te lo leggo in faccia…sei arrabbiato!"
Remus sbuffò, roteando gli occhi. Ma perché si ostinava a cercare di far
ragionare Sirius? Intanto non lo sarebbe stato a sentire qualsiasi cosa avesse
detto, quindi perché si prendeva la briga di rispondergli? Si morse il labbro
inferiore, ignorando gli occhi grigi puntati sulla sua faccia. Se fingeva di non
badargli, se ne sarebbe andato annoiato. O avrebbe cominciato a saltellargli
intorno, tirandogli i capelli per attirare la sua attenzione. Sirius a volte era
così infantile…okay, forse era arrabbiato. Ma solo un pochino. E non aveva a che
fare con il fatto di non avere una ragazza…okay forse c'entrava un po' anche
quello, ma solo perché James aveva Lily, Peter aveva miracolosamente rimorchiato
una ragazzina del terzo anno di Tassorosso, Sirius…vabbè Sirius aveva come
sempre l'imbarazzo della scelta, mentre lui era rimasto ancora una volta a
secco. Si sentiva escluso! Come se quella fosse una sensazione che non aveva mai
provato in vita sua!
"A proposito, tu chi ci porti alla festa?"
Remus sollevò gli occhi al cielo, ringraziando mentalmente James per averlo
salvato dalla grinfie di Sirius, facendogli quella domanda.
"non ci andavi con Annabell Wisteria?" s'intromise Peter, affondando la mano in
un sacchetto di patatine e portandosene una bella manciata alla bocca subito
dopo.
"Puh!" sputacchiò Sirius, appoggiandosi con la schiena contro la gamba di Remus
e voltandosi verso gli altri tre amici "quella l'ho scaricata secoli fa! Questa
sera tocca a Melissa Fogg…" rispose, gettando la testa all'indietro e chiudendo
gli occhi. A volte Sirius era così appiccicoso. Tipo in quel momento…perché
doveva star appoggiato alla sua gamba con la testa abbandonata sul suo
ginocchio? Non poteva semplicemente sedersi da qualche altra parte? su una
poltrona o su una sedia magari, come qualsiasi altro essere umano civilizzato? E
se lui avesse voluto muoversi? Poteva fargli venire un crampo o fermargli la
circolazione con il suo peso… Remus scosse impercettibilmente la testa, inalando
una gran quantità d'aria. Okay, era arrabbiato, ma non sapeva perché quella sera
ogni minima cosa gli desse sui nervi. Era già sopravvissuto a diciotto Capodanni
nella sua vita. Uno in più non avrebbe fatto questa gran differenza.
"io vado prepararmi. Ci vediamo di sotto" disse Lily, dando un frettoloso bacio
sulle labbra di James e sparendo su dalle scale che portavano al suo dormitorio.
"vado anch'io" disse dopo un istante il Cercatore dei Grifondoro,
stiracchiandosi pigramente. "devo farmi una doccia"
"vengo con te" esclamò prontamente Peter, che seguiva James quasi come se fosse
il suo cagnolino.
"voi cosa fate?" chiese il ragazzo, togliendosi gli occhiali e dandogli una
rapida ripulita nella manica della tunica.
Remus non sollevò nemmeno lo sguardo, borbottando che lui era già pronto per la
festa. Per quello che gliene importava…ma quest'ultima parte non la disse ad
alta voce.
James gli rivolse un vago cenno con la mano, prima di salire nel loro
dormitorio, tallonato da Peter.
"ecco, vedi che sei arrabbiato" mugugnò Sirius senza aprire gli occhi. "devi
rilassarti…goditela, come faccio io"
"non sono arrabbiato" ribatté con voce atona Remus, resistendo alla forte
tentazione di dare una librata in testa all'amico.
"sì invece"
"va bene, sono arrabbiato" sbuffò Remus, chiudendo definitivamente il libro e
cercando di far spostare Sirius dalla sua gamba, scrollando piano il piede, ma
il ragazzo dai lunghi capelli neri non sembrava molto disposto ad abbandonare
una posizione così comoda.
"vedi! L'hai ammesso finalmente! Ma non devi essere arrabbiato. Non è mica
questa gran cosa…"
"cosa?" sbuffò poco convinto.
"Capodanno. Insomma, è solo un modo per fare un po' di casino…vado anch'io a
farmi la doccia" disse il ragazzo, alzandosi precipitosamente e correndo su
dalle scale. Ecco Sirius era una contraddizione vivente. Erano quasi tre
settimane che non parlava d'altro che di quella serata e poi se ne usciva con la
storia che non era niente di speciale…
Remus scosse la testa contrariato e si rimise a leggere. Il nuovo anno non era
ancora arrivato ma gli aveva già abbondantemente rotto le palle.
Gli elfi domestici avevano superato loro stessi, preparando un lauto banchetto.
Remus non ricordava di aver mangiato così bene e così tanto in vita sua. Di
solito non aveva mai molta fame, ma quella sera era sicuro di aver mangiato da
solo almeno mezzo pollo e un quarto di tacchino, per non parlare degli
antipasti, dello sformato di patate e dell'arrosto…la Luna piena si stava
avvicinando e la sua voglia di carne aumentava. Lui, che per il resto del mese
era praticamente vegetariano, era capace di sbranarsi letteralmente una mezza
dozzine di bistecche, nei giorni immediatamente il plenilunio. Si sedette sazio
e appagato accanto all'imponente camino della Sala Grande, osservando la pista
da ballo gremita di coppie che si muovevano lentamente. Molte candele e molti
festoni colorati galleggiavano a mezz'aria.
"Ehi Moony".
Sirius si lasciò cadere accanto a lui, porgendogli una pinta di Burrobirra e
ingollandone una corposa sorsata dalla sua. Aveva la fronte imperlata di sudore.
Remus lanciò un'occhiata sospettosa al boccale, senza compiere nessun movimento
per afferrarlo.
"è pulita" mormorò Sirius finendo di tracannare la sua e passandosi il dorso
della mano sulle labbra.
Remus sorseggiò piano la sua Burrobirra per accertarsi che non ci fosse alcol.
Non ce n'era, ma dall'odore che sentiva in quella di Sirius doveva essercene
stato un bel po'.
"una bella festa , vero?"
"Già" sospirò Remus, lasciando vagare lo sguardo sulla sala con aria pensosa.
"Perchè fai così?" sbottò Sirius, facendo un vago cenno a un elfo domestico
affinchè gli servisse un'altra pinta di Burrobirra. "Te ne stai tutta la sera
rincattucciato in un angolo. La vita continua a scorrere sia che tu la guardi
dal di fuori sia che tu ci sguazzi dentro" continuò il ragazzo dai capeli scuri,
avvinando alle labbra la Burrobirra che un elfo gli aveva appena portato. Storse
in naso in una smorfia di disappunto nel notare che non vi fosse alcol. Estrasse
una fiaschettina dalla tunica e versò un fluido ambrato nel boccale. "molto
meglio" borbottò, bevendo una lunga sorsata "Di cosa stavamo parlando? ah
già...del tuo essere asociale!"
"Sono davvero sorpreso, Black! Non credevo che il tuo vocabolario fosse così
ricco di vocaboli raffinati!"
Sirius gli scoccò un'occhiata attraverso i capelli lunghi. E la sua non era
un'occhiata di un ubriaco anche se si era tracannato ormai quasi quattro pinte
belle piene di Burrobirra modificata. Ma Remus sapeva che si sarebbe inciuccato
prima della fine della serata. E sarebbe toccato a lui rimetterlo a letto,
pregando tutte le diviitùà cristiane, ebraiche, mussulmane, idiane...che qualche
professore non li scoprisse!
"Tutti gli anni...lo fai tutti gli anni!" scandì Sirius, facendoglisi più
vicino.
Remus si ritrasse leggermente per non sentire l'odor di alcol.
"che cosa?" ribatté con voce atona.
"piangerti addosso!"
"io non mi piango addosso!" sbraitò Remus sgranando gli occhi.
Sirius sollevò di poco il boccale, quasi volesse brindare a quell'affermazione,
e poi ne ingollò l'ultima sorsata.
"E allora mi spieghi perchè te ne stai qua tutto solo, senza dar confidenza a
nessuno? Avanti! Buttati nella mischia! Vieni a ballare!"
"Non è...facile! Ti è mai passato per la mente che per me non potrebbe essere
facile come per te...fare quello che hai appena detto?"
"E perchè no?" ribattè in fretta Sirius, abbandonando la testa all'indietro e
stropicciandosi gli occhi con due dita.
"Perchè...perchè no! Perchè io non mi sento a mio agio in mezzo alla gente!
Perchè...non ne sono capace!"
Sirius imbronciò le labbra in un'espressione a metà tra lo scocciato e
l'incredulo.
"sciocchezze!" liquidò l'argomento, prendendolo per un braccio e facendolo
alzare in piedi.
"Sir..."bofonchiò Remus impuntandosi con i talloni quando l'amico cominciò a
trascinarlo verso la pista da ballo.
"avanti Moony, lasciati andare per una volta!".
Sirius si fermò proprio al centro della sala. Molti ragazzi stavano ballando
intorno a loro, sfoggiando mosse più o meno coordinate.
"Io...io...lo sai che non so ballare!" urlò Remus per sovrastare la musica.
"nemmeno io!" rispose Sirius, muovendo le spalle e le braccia seguendo il ritmo
della melodia. Il suo labbro inferiore era imprigionato tra le arcate dentali e
i suoi occhi erano socchiusi. "Ma non è questo l'importante!" continuò dopo un
istante, stringendo gli avambracci di Remus e facendolo muovere leggermente.
"Non essere così rigido! sembri pietrificato! non è mai morto nessuno per un
ballo...te lo posso giurare" mormorò, avvicinando la bocca al suo orecchio.
Remus dondolò piano le gambe, guardandandosi intorno per cercare di imitare ciò
che facevano quelli che ballavano intorno a lui. Non si era mai sentito così
sciocco e stupido...e assolutamente fuori luogo in vita sua.
Era così felice, accucciato nel suo angolino, come un bravo lupacchiotto. Perchè
Padfoot doveva sempre tirarlo in mezzo...quando si trattava di organizzare
scherzi, uscite notturne non autorizzate e un'infinità di altre attività che li
avrebbero fatti espellere da Hogwarts prima di poter dire Ah, James e
soprattutto Sirius avevano la capacità di coinvolgerlo, anche se anche il suo
cervello gli gridava che era pazzo e che non doveva assolutamente fare una cosa
del genere.
"Ma sei bravissimo!" esclamò Sirius continuando a guidarlo. Una ragazza gli si
avvicinò, sollevandosi sulle punte dei piedi per dirgli qualcosa all'orecchio.
Sirius sfoderò un sorriso abbagliante, sussurrandole a sua volta qualcosa. La
ragazza arrossì e se ne andò.
Poco dopo, arrivò un'altra ragazza dai capelli di una tonalità di biondo che si
avvicinava al grigio. Disse qualcosa a Sirius a bassa voce e si allontanò, non
appena il ragazzo ebbe annuito.
Remus sbuffò, roteando gli occhi. Per quanto sarebbe durata quella processione?
La canzone terminò e Remus approfittò di un attimo di distrazione di Sirius,
impegnato a parlare con una graziosa brunetta per sgattaiolare verso il suo
angolo preferito. Okay, aveva ballato...una volta! Era più che sufficiente! Ora
poteva tornare nel suo habitat naturale: la cosidetta tappezzeria. Lui non era
di certo un animale festaiolo. Lui amava la buona compagnia...pochi amici
fidati, una serata tranquilla, passata davanti al fuoco a sparare cazzate... Non
una bolgia informe e puzzolente di alcol e sudore che si dimenava al ritmo di
una canzone dal valore musicale alquanto discutibile. Stava per abbandonare la
pista, quando Sirius lo artigliò per i vestiti e lo trascinò all'indietro, senza
curarsi delle sue proteste.
"Ci hai provato, Moony" disse, facendolo passare davanti a sè e guidandolo in
mezzo alla confusione. Le sue mani erano posate sulle sue spalle e la sua testa
riccioluta si muoveva da una parte e dall'altra, cantando a squarciagola e
azzeccando una parola su quattro della canzone.
Strinse i gomiti di Remus e gli sollevò le braccia verso l'alto, facendolo
sentire ancora più stupido.
"Sirius..." bofonchiò il licantropo, quando Silente annunciò che mancava un
minuto alla mezzanotte.
"un minuto" gridò Sirius, unendosi all'urlo generale che aveva accolto quella
notizia "dobbiamo trovare gli altri!".
Prese Remus per un braccio e lo trascinò verso un punto imprecisato della sala.
Remus non vedeva niente a parte la schiena di Sirius, ma il ragazzo, più alto di
lui di tutta la testa, doveva aver avvistato i loro amici, dacchè si ritrovarono
tutti insieme al centro della pista da ballo.
"Moony, a cosa dobbiamo questo onore?" chiese James dandogli una pacca sulla
spalla così forte che per poco non lo fece finire per terra.
"ha tentato di mordermi, ma quando l'ho minacciato di mettergli la museruola, mi
ha seguito senza fare storie" disse Sirius, facendo ridere la cerchia di amici.
"come sei stupido, Black" lo sgridò bonariamente Lily.
Il ragazzo le rivolse un largo sorriso, che sarebbe risultato irritante se
Sirius...non fosse stato Sirius.
"Dieci secondi!" tuonò la voce di Silente e tutti i presenti cominciarono a
contare alla rovescia, mentre gli elfi si affrettavano a distribuire gli ultimi
bicchieri per brindare al nuovo anno.
"tre ...due...uno...buonanno!"
Jame si volse verso Lily e la baciò.
Peter si volse verso la sua ragazzina di Tassorosso e le diede un impacciato
bacio sulla guancia.
Sirius baciò tre diverse ragazze, l'una dopo l'altra.
E Remus rimase come un allocco immobile al centro della pista da ballo, in mezzo
alla baraonda più totale.
Ingollò tutto d'un fiato la sua Burrobirra, accogendosi un secondo più tardi che
era stata modificata dal rimedio di Sirius.
Una vampata di calore gli incendiò l'esofago, per poi risalirgli nella bocca,
nel naso e anche negli occhi.
Aprì la bocca, stupendosi vagamente che non ne uscissero fiamme, stile drago.
Sbattè un paio di volte le palpebre, mentre il braccio di Sirius gli
imprigionava il collo in una stretta ferrea.
"Ehi, nessuno ha baciato il nostro Moony!" gridò Sirius, prima di chinarsi verso
di lui e di coprire la sua bocca con la sua.
Remus, impietrito e troppo spiazzato perfino per respirare, poté quasi sentire
fisicamente il gelo scendere su coloro che avevano assistito a tutta la scena.
Sirius si ritrasse, con il suo solito sorriso stampato sulle labbra, e alzò un
boccale verso l'alto ululando "Buon 1976!"
Remus glielo strappò di mano e ne bevve tutto il contenuto in un sol colpo.
Tossì, avvertendo le sue budella bruciare e contorcersi per l'alcol, mentre
Sirius al suo fianco scoppiava a ridere e gli scompigliava affettuosamente i
capelli con una mano. Il suo braccio gli circondava ancora il collo.
"E bravo il mio lupacchiotto!" ridacchiò, afferrando un'altra pinta e urlando "A
un nuovo Moony...ubriacone e avventato!"
"A Moony" risero gli altri, mentre il licantropo si accasciava contro Sirius,
con gli occhi rossi e gonfi e un forte senso di nausea dovuti al troppo alcol.
"Forse farsi coinvolgere nella pazzia generale non è poi così male..."pensò,
afferrando un'altra Burrobirra e saltellandando, abbracciato a un Sirius non più
molto lucido. "una volta che ci si fa l'abitudine..."
"Buon 1976" gridò, scoppiando a ridere stupidamente, traballando con Sirius da
una parte e dall'altra.
Quella sera toccò a Lily mettere a letto quattro Malandrini molto, molto
ubriachi.