Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Egle    28/12/2004    7 recensioni
Se c'era una festività che Remus odiava più di San Valentino era sicuramente Capodanno. Lui detestava Capodanno...ma una serata particolare gli fece cambiare idea!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
BUON 1976  Se c

BUON 1976

Se c'era una festività che odiava più di San Valentino era sicuramente Capodanno.
Lui detestava Capodanno.
Ogni volta si sentiva preda della malinconia, ripensando all'anno appena trascorso e a tutto quello che non era riuscito a fare. Per non parlare dell'obbligo di doversi assolutamente divertire, di folleggiare tutta la notte e di bere litri e litri di Burrobirra debitamente modificata con l'alcol di contrabbando che Sirius introduceva a Hogwarts fin dall'inizio della scuola.
Anche se avrebbe preferito passare una serata tranquilla, tutti gli anni si lasciava coinvolgere dalla confusione generale e la mattina dopo doveva farsi strada tra i corpi ronfanti e puzzolenti dei suoi amici, riversi sul pavimento.
Sì, decisamente odiava Capodanno.
Una risatina femminile lo strappò dai suoi pensieri. Spostò lo sguardo su Lily seduta sulle gambe di James, intenta ad ascoltare qualcosa che il ragazzo le stava sussurrando all'orecchio. Beh, almeno quell'anno a James avrebbe pensato Lily e da come aveva vinto le due litigate che avevano avuto riguardo alla Burrobirra, Remus sperava di non dover assistere almeno uno dei suoi amici mentre vomitava l'anima e tutto ciò che le stava attorno nel gabinetto. O peggio…sul suo letto!
"pensieroso, Moony?" gli chiese Sirius, accomodandosi sul bracciolo della sua poltrona e allungando un braccio sullo schienale.
Remus si strinse nelle spalle, chiudendo il libro che stava leggendo e infilando una delle sue lunghe dita tra le pagine per tenere il segno.
"Non più del solito" rispose, voltandosi verso il caminetto. Molti studenti non erano andati a casa per le vacanze natalizie, dato che Hogwarts era uno dei pochi luoghi in Inghilterra considerati sicuri e immuni dagli attacchi di Mangiamorte, e la Sala Comune di Grifondoro era molto affollata.
"Ah" mugugnò Sirius scompigliandogli i capelli "è Capodanno! Non si può essere tristi o pensierosi a Capodanno!" esclamò, dandogli una tirata a un orecchio.
"Non ho detto che sono triste!" ribattè Remus, guardandolo dal sotto in su. Come ogni anno aveva avuto la riprova di quello che aveva sempre sostenuto: perché cavolo si doveva essere allegri a Capodanno? C'era scritto da qualche parte? Perché se era così, lui era più che certo di non aver letto quella avvertenza prima di venire al mondo o subito dopo! Capodanno era solo una serata come un'altra. Morto un anno se ne fa un altro. Fine della storia. Non capiva tutta quella eccitazione. Quella smania di oltrepassare i limiti…di prendersi una bella sbornia. Lui era perfettamente felice nelle sue piene facoltà mentali.
"Uh" ululò Sirius sfoderando un largo sorriso "ho capito che cosa c'è che non va! Il nostro Moony è arrabbiato perché non ha una ragazza per la festa"disse trionfante, credendo di aver risolto l'enigma della Creazione.
"non sono arrabbiato perché non ho una ragazza!" ribatté lui con calma, riaprendo il libro e fingendo di concentrarsi sulla pagina che stava leggendo, prima dell'arrivo dell'amico.
"E allora perché sei arrabbiato?" continuò l'altro, scivolando giù dalla poltrona e inginocchiandosi di fronte a lui per poterlo guardare negli occhi. Le sue mani erano appoggiate sulle ginocchia di Remus.
"Non sono arrabbiato" rispose pacatamente, appuntando una nota a bordo pagina.
"Sì che lo sei! Te lo leggo in faccia…sei arrabbiato!"
Remus sbuffò, roteando gli occhi. Ma perché si ostinava a cercare di far ragionare Sirius? Intanto non lo sarebbe stato a sentire qualsiasi cosa avesse detto, quindi perché si prendeva la briga di rispondergli? Si morse il labbro inferiore, ignorando gli occhi grigi puntati sulla sua faccia. Se fingeva di non badargli, se ne sarebbe andato annoiato. O avrebbe cominciato a saltellargli intorno, tirandogli i capelli per attirare la sua attenzione. Sirius a volte era così infantile…okay, forse era arrabbiato. Ma solo un pochino. E non aveva a che fare con il fatto di non avere una ragazza…okay forse c'entrava un po' anche quello, ma solo perché James aveva Lily, Peter aveva miracolosamente rimorchiato una ragazzina del terzo anno di Tassorosso, Sirius…vabbè Sirius aveva come sempre l'imbarazzo della scelta, mentre lui era rimasto ancora una volta a secco. Si sentiva escluso! Come se quella fosse una sensazione che non aveva mai provato in vita sua!
"A proposito, tu chi ci porti alla festa?"
Remus sollevò gli occhi al cielo, ringraziando mentalmente James per averlo salvato dalla grinfie di Sirius, facendogli quella domanda.
"non ci andavi con Annabell Wisteria?" s'intromise Peter, affondando la mano in un sacchetto di patatine e portandosene una bella manciata alla bocca subito dopo.
"Puh!" sputacchiò Sirius, appoggiandosi con la schiena contro la gamba di Remus e voltandosi verso gli altri tre amici "quella l'ho scaricata secoli fa! Questa sera tocca a Melissa Fogg…" rispose, gettando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi. A volte Sirius era così appiccicoso. Tipo in quel momento…perché doveva star appoggiato alla sua gamba con la testa abbandonata sul suo ginocchio? Non poteva semplicemente sedersi da qualche altra parte? su una poltrona o su una sedia magari, come qualsiasi altro essere umano civilizzato? E se lui avesse voluto muoversi? Poteva fargli venire un crampo o fermargli la circolazione con il suo peso… Remus scosse impercettibilmente la testa, inalando una gran quantità d'aria. Okay, era arrabbiato, ma non sapeva perché quella sera ogni minima cosa gli desse sui nervi. Era già sopravvissuto a diciotto Capodanni nella sua vita. Uno in più non avrebbe fatto questa gran differenza.
"io vado prepararmi. Ci vediamo di sotto" disse Lily, dando un frettoloso bacio sulle labbra di James e sparendo su dalle scale che portavano al suo dormitorio.
"vado anch'io" disse dopo un istante il Cercatore dei Grifondoro, stiracchiandosi pigramente. "devo farmi una doccia"
"vengo con te" esclamò prontamente Peter, che seguiva James quasi come se fosse il suo cagnolino.
"voi cosa fate?" chiese il ragazzo, togliendosi gli occhiali e dandogli una rapida ripulita nella manica della tunica.
Remus non sollevò nemmeno lo sguardo, borbottando che lui era già pronto per la festa. Per quello che gliene importava…ma quest'ultima parte non la disse ad alta voce.
James gli rivolse un vago cenno con la mano, prima di salire nel loro dormitorio, tallonato da Peter.
"ecco, vedi che sei arrabbiato" mugugnò Sirius senza aprire gli occhi. "devi rilassarti…goditela, come faccio io"
"non sono arrabbiato" ribatté con voce atona Remus, resistendo alla forte tentazione di dare una librata in testa all'amico.
"sì invece"
"va bene, sono arrabbiato" sbuffò Remus, chiudendo definitivamente il libro e cercando di far spostare Sirius dalla sua gamba, scrollando piano il piede, ma il ragazzo dai lunghi capelli neri non sembrava molto disposto ad abbandonare una posizione così comoda.
"vedi! L'hai ammesso finalmente! Ma non devi essere arrabbiato. Non è mica questa gran cosa…"
"cosa?" sbuffò poco convinto.
"Capodanno. Insomma, è solo un modo per fare un po' di casino…vado anch'io a farmi la doccia" disse il ragazzo, alzandosi precipitosamente e correndo su dalle scale. Ecco Sirius era una contraddizione vivente. Erano quasi tre settimane che non parlava d'altro che di quella serata e poi se ne usciva con la storia che non era niente di speciale…
Remus scosse la testa contrariato e si rimise a leggere. Il nuovo anno non era ancora arrivato ma gli aveva già abbondantemente rotto le palle.

Gli elfi domestici avevano superato loro stessi, preparando un lauto banchetto. Remus non ricordava di aver mangiato così bene e così tanto in vita sua. Di solito non aveva mai molta fame, ma quella sera era sicuro di aver mangiato da solo almeno mezzo pollo e un quarto di tacchino, per non parlare degli antipasti, dello sformato di patate e dell'arrosto…la Luna piena si stava avvicinando e la sua voglia di carne aumentava. Lui, che per il resto del mese era praticamente vegetariano, era capace di sbranarsi letteralmente una mezza dozzine di bistecche, nei giorni immediatamente il plenilunio. Si sedette sazio e appagato accanto all'imponente camino della Sala Grande, osservando la pista da ballo gremita di coppie che si muovevano lentamente. Molte candele e molti festoni colorati galleggiavano a mezz'aria.
"Ehi Moony".
Sirius si lasciò cadere accanto a lui, porgendogli una pinta di Burrobirra e ingollandone una corposa sorsata dalla sua. Aveva la fronte imperlata di sudore. Remus lanciò un'occhiata sospettosa al boccale, senza compiere nessun movimento per afferrarlo.
"è pulita" mormorò Sirius finendo di tracannare la sua e passandosi il dorso della mano sulle labbra.
Remus sorseggiò piano la sua Burrobirra per accertarsi che non ci fosse alcol. Non ce n'era, ma dall'odore che sentiva in quella di Sirius doveva essercene stato un bel po'.
"una bella festa , vero?"
"Già" sospirò Remus, lasciando vagare lo sguardo sulla sala con aria pensosa.
"Perchè fai così?" sbottò Sirius, facendo un vago cenno a un elfo domestico affinchè gli servisse un'altra pinta di Burrobirra. "Te ne stai tutta la sera rincattucciato in un angolo. La vita continua a scorrere sia che tu la guardi dal di fuori sia che tu ci sguazzi dentro" continuò il ragazzo dai capeli scuri, avvinando alle labbra la Burrobirra che un elfo gli aveva appena portato. Storse in naso in una smorfia di disappunto nel notare che non vi fosse alcol. Estrasse una fiaschettina dalla tunica e versò un fluido ambrato nel boccale. "molto meglio" borbottò, bevendo una lunga sorsata "Di cosa stavamo parlando? ah già...del tuo essere asociale!"
"Sono davvero sorpreso, Black! Non credevo che il tuo vocabolario fosse così ricco di vocaboli raffinati!"
Sirius gli scoccò un'occhiata attraverso i capelli lunghi. E la sua non era un'occhiata di un ubriaco anche se si era tracannato ormai quasi quattro pinte belle piene di Burrobirra modificata. Ma Remus sapeva che si sarebbe inciuccato prima della fine della serata. E sarebbe toccato a lui rimetterlo a letto, pregando tutte le diviitùà cristiane, ebraiche, mussulmane, idiane...che qualche professore non li scoprisse!
"Tutti gli anni...lo fai tutti gli anni!" scandì Sirius, facendoglisi più vicino.
Remus si ritrasse leggermente per non sentire l'odor di alcol.
"che cosa?" ribatté con voce atona.
"piangerti addosso!"
"io non mi piango addosso!" sbraitò Remus sgranando gli occhi.
Sirius sollevò di poco il boccale, quasi volesse brindare a quell'affermazione, e poi ne ingollò l'ultima sorsata.
"E allora mi spieghi perchè te ne stai qua tutto solo, senza dar confidenza a nessuno? Avanti! Buttati nella mischia! Vieni a ballare!"
"Non è...facile! Ti è mai passato per la mente che per me non potrebbe essere facile come per te...fare quello che hai appena detto?"
"E perchè no?" ribattè in fretta Sirius, abbandonando la testa all'indietro e stropicciandosi gli occhi con due dita.
"Perchè...perchè no! Perchè io non mi sento a mio agio in mezzo alla gente! Perchè...non ne sono capace!"
Sirius imbronciò le labbra in un'espressione a metà tra lo scocciato e l'incredulo.
"sciocchezze!" liquidò l'argomento, prendendolo per un braccio e facendolo alzare in piedi.
"Sir..."bofonchiò Remus impuntandosi con i talloni quando l'amico cominciò a trascinarlo verso la pista da ballo.
"avanti Moony, lasciati andare per una volta!".
Sirius si fermò proprio al centro della sala. Molti ragazzi stavano ballando intorno a loro, sfoggiando mosse più o meno coordinate.
"Io...io...lo sai che non so ballare!" urlò Remus per sovrastare la musica.
"nemmeno io!" rispose Sirius, muovendo le spalle e le braccia seguendo il ritmo della melodia. Il suo labbro inferiore era imprigionato tra le arcate dentali e i suoi occhi erano socchiusi. "Ma non è questo l'importante!" continuò dopo un istante, stringendo gli avambracci di Remus e facendolo muovere leggermente. "Non essere così rigido! sembri pietrificato! non è mai morto nessuno per un ballo...te lo posso giurare" mormorò, avvicinando la bocca al suo orecchio.
Remus dondolò piano le gambe, guardandandosi intorno per cercare di imitare ciò che facevano quelli che ballavano intorno a lui. Non si era mai sentito così sciocco e stupido...e assolutamente fuori luogo in vita sua.
Era così felice, accucciato nel suo angolino, come un bravo lupacchiotto. Perchè Padfoot doveva sempre tirarlo in mezzo...quando si trattava di organizzare scherzi, uscite notturne non autorizzate e un'infinità di altre attività che li avrebbero fatti espellere da Hogwarts prima di poter dire Ah, James e soprattutto Sirius avevano la capacità di coinvolgerlo, anche se anche il suo cervello gli gridava che era pazzo e che non doveva assolutamente fare una cosa del genere.
"Ma sei bravissimo!" esclamò Sirius continuando a guidarlo. Una ragazza gli si avvicinò, sollevandosi sulle punte dei piedi per dirgli qualcosa all'orecchio. Sirius sfoderò un sorriso abbagliante, sussurrandole a sua volta qualcosa. La ragazza arrossì e se ne andò.
Poco dopo, arrivò un'altra ragazza dai capelli di una tonalità di biondo che si avvicinava al grigio. Disse qualcosa a Sirius a bassa voce e si allontanò, non appena il ragazzo ebbe annuito.
Remus sbuffò, roteando gli occhi. Per quanto sarebbe durata quella processione?
La canzone terminò e Remus approfittò di un attimo di distrazione di Sirius, impegnato a parlare con una graziosa brunetta per sgattaiolare verso il suo angolo preferito. Okay, aveva ballato...una volta! Era più che sufficiente! Ora poteva tornare nel suo habitat naturale: la cosidetta tappezzeria. Lui non era di certo un animale festaiolo. Lui amava la buona compagnia...pochi amici fidati, una serata tranquilla, passata davanti al fuoco a sparare cazzate... Non una bolgia informe e puzzolente di alcol e sudore che si dimenava al ritmo di una canzone dal valore musicale alquanto discutibile. Stava per abbandonare la pista, quando Sirius lo artigliò per i vestiti e lo trascinò all'indietro, senza curarsi delle sue proteste.
"Ci hai provato, Moony" disse, facendolo passare davanti a sè e guidandolo in mezzo alla confusione. Le sue mani erano posate sulle sue spalle e la sua testa riccioluta si muoveva da una parte e dall'altra, cantando a squarciagola e azzeccando una parola su quattro della canzone.
Strinse i gomiti di Remus e gli sollevò le braccia verso l'alto, facendolo sentire ancora più stupido.
"Sirius..." bofonchiò il licantropo, quando Silente annunciò che mancava un minuto alla mezzanotte.
"un minuto" gridò Sirius, unendosi all'urlo generale che aveva accolto quella notizia "dobbiamo trovare gli altri!".
Prese Remus per un braccio e lo trascinò verso un punto imprecisato della sala. Remus non vedeva niente a parte la schiena di Sirius, ma il ragazzo, più alto di lui di tutta la testa, doveva aver avvistato i loro amici, dacchè si ritrovarono tutti insieme al centro della pista da ballo.
"Moony, a cosa dobbiamo questo onore?" chiese James dandogli una pacca sulla spalla così forte che per poco non lo fece finire per terra.
"ha tentato di mordermi, ma quando l'ho minacciato di mettergli la museruola, mi ha seguito senza fare storie" disse Sirius, facendo ridere la cerchia di amici.
"come sei stupido, Black" lo sgridò bonariamente Lily.
Il ragazzo le rivolse un largo sorriso, che sarebbe risultato irritante se Sirius...non fosse stato Sirius.
"Dieci secondi!" tuonò la voce di Silente e tutti i presenti cominciarono a contare alla rovescia, mentre gli elfi si affrettavano a distribuire gli ultimi bicchieri per brindare al nuovo anno.
"tre ...due...uno...buonanno!"
Jame si volse verso Lily e la baciò.
Peter si volse verso la sua ragazzina di Tassorosso e le diede un impacciato bacio sulla guancia.
Sirius baciò tre diverse ragazze, l'una dopo l'altra.
E Remus rimase come un allocco immobile al centro della pista da ballo, in mezzo alla baraonda più totale.
Ingollò tutto d'un fiato la sua Burrobirra, accogendosi un secondo più tardi che era stata modificata dal rimedio di Sirius.
Una vampata di calore gli incendiò l'esofago, per poi risalirgli nella bocca, nel naso e anche negli occhi.
Aprì la bocca, stupendosi vagamente che non ne uscissero fiamme, stile drago.
Sbattè un paio di volte le palpebre, mentre il braccio di Sirius gli imprigionava il collo in una stretta ferrea.
"Ehi, nessuno ha baciato il nostro Moony!" gridò Sirius, prima di chinarsi verso di lui e di coprire la sua bocca con la sua.
Remus, impietrito e troppo spiazzato perfino per respirare, poté quasi sentire fisicamente il gelo scendere su coloro che avevano assistito a tutta la scena.
Sirius si ritrasse, con il suo solito sorriso stampato sulle labbra, e alzò un boccale verso l'alto ululando "Buon 1976!"
Remus glielo strappò di mano e ne bevve tutto il contenuto in un sol colpo.
Tossì, avvertendo le sue budella bruciare e contorcersi per l'alcol, mentre Sirius al suo fianco scoppiava a ridere e gli scompigliava affettuosamente i capelli con una mano. Il suo braccio gli circondava ancora il collo.
"E bravo il mio lupacchiotto!" ridacchiò, afferrando un'altra pinta e urlando "A un nuovo Moony...ubriacone e avventato!"
"A Moony" risero gli altri, mentre il licantropo si accasciava contro Sirius, con gli occhi rossi e gonfi e un forte senso di nausea dovuti al troppo alcol. "Forse farsi coinvolgere nella pazzia generale non è poi così male..."pensò, afferrando un'altra Burrobirra e saltellandando, abbracciato a un Sirius non più molto lucido. "una volta che ci si fa l'abitudine..."
"Buon 1976" gridò, scoppiando a ridere stupidamente, traballando con Sirius da una parte e dall'altra.
Quella sera toccò a Lily mettere a letto quattro Malandrini molto, molto ubriachi.


 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Egle