06/08/2008
3 recensioniFIRST FEBRUARY
Buio.
Fumo.
Sapore di cioccolato.
Steso su un letto dalle lenzuola sfatte fumi una Lucky Strike.
Un braccio dietro la testa, sostituto del cuscino nero, che ora giace per terra.
Le scarpe sporche di fango ancora ai piedi.
Gocciolano e macchiano.
Ma non te ne inmporta.
Lui non dormirà più lì.
Uno sbuffo grigiastro imperla l'aria dall'aroma dolce.
Ora è amaro.
Ma non te ne importa.
Lui non si lamenterà più del cattivo odore delle tue sigarette.
La finestra è chiusa, ma le tende non sono tirate, sono sul pavimento mezze strappate.
Forse hai un pò esagerato.
Uno spiraglio di luce lunare si fa strada per entrare e illuminare l'oscurità.
Ma il tuo cuore morto non riesce a raggiungerlo.
Un'altro sbuffo.
Cenere sulla tua maglia a righe nuova.
Ma non te ne importa.
Lui non criticherà più il tuo pessimo gusto in fatto di vestiti.
E l'orologio appeso al muro fa tic...tac...tic...tac.
Meno cinque minuti nel tuo conto alla rovescia.
Ti alzi a sedere.
Appoggi la sigaretta nel posacenere al tuo fianco.
Ti sistemi i grandi occhiali arancio.
Con celata malavoglia scendi e ti dirigi verso la finestra.
La apri e poi torni indietro.
E ti chiedi se mai lo farà anche lui un giorno.
E ridi sommessamente al tuo sciocco pensiero.
Non è un videogame, la conclusione del livello non è una vittoria.
Ma non te importa più.
Fanculo.
Ti siedi di nuovo, sul bordo del letto, allungando il braccio verso l'oggetto poggiato sul comodino.
La vostra foto.
Tu ridevi verso l'obbiettivo e lui teneva il broncio e non guardava la macchina fotografica.
E anche se non si vede nell'immagine catturata dall'obbiettivo, vi tenevate per mano dietro la schiena.
Sposti lo sguardo nostalgico ancora sull'orologio.
E' mezzanotte.
E' appena iniziato il primo di Febbraio.
E per il tuo compleanno hai deciso di farti un regalo.
Rompi il vetro della cornice con un pugno, il sangue esce, ma non ci fai caso.
Estrai la foto e agguanti la sigaretta lasciata abbandonata.
Come te.
Vicini, sempre più vicini, a contatto.
E mentre quel pezzo di carta lucida comincia a bruciare vai nuovamente davanti alla finestra.
Per un'ultima volta.
E molli la presa e il vento fa il resto.
I frammenti anneriti volano lontano.
'Happy birthday, Matt'
I ricordi sono andati in fiamme.
Ma era questo il tuo personale regalo.
Fumo.
Sapore di cioccolato.
Steso su un letto dalle lenzuola sfatte fumi una Lucky Strike.
Un braccio dietro la testa, sostituto del cuscino nero, che ora giace per terra.
Le scarpe sporche di fango ancora ai piedi.
Gocciolano e macchiano.
Ma non te ne inmporta.
Lui non dormirà più lì.
Uno sbuffo grigiastro imperla l'aria dall'aroma dolce.
Ora è amaro.
Ma non te ne importa.
Lui non si lamenterà più del cattivo odore delle tue sigarette.
La finestra è chiusa, ma le tende non sono tirate, sono sul pavimento mezze strappate.
Forse hai un pò esagerato.
Uno spiraglio di luce lunare si fa strada per entrare e illuminare l'oscurità.
Ma il tuo cuore morto non riesce a raggiungerlo.
Un'altro sbuffo.
Cenere sulla tua maglia a righe nuova.
Ma non te ne importa.
Lui non criticherà più il tuo pessimo gusto in fatto di vestiti.
E l'orologio appeso al muro fa tic...tac...tic...tac.
Meno cinque minuti nel tuo conto alla rovescia.
Ti alzi a sedere.
Appoggi la sigaretta nel posacenere al tuo fianco.
Ti sistemi i grandi occhiali arancio.
Con celata malavoglia scendi e ti dirigi verso la finestra.
La apri e poi torni indietro.
E ti chiedi se mai lo farà anche lui un giorno.
E ridi sommessamente al tuo sciocco pensiero.
Non è un videogame, la conclusione del livello non è una vittoria.
Ma non te importa più.
Fanculo.
Ti siedi di nuovo, sul bordo del letto, allungando il braccio verso l'oggetto poggiato sul comodino.
La vostra foto.
Tu ridevi verso l'obbiettivo e lui teneva il broncio e non guardava la macchina fotografica.
E anche se non si vede nell'immagine catturata dall'obbiettivo, vi tenevate per mano dietro la schiena.
Sposti lo sguardo nostalgico ancora sull'orologio.
E' mezzanotte.
E' appena iniziato il primo di Febbraio.
E per il tuo compleanno hai deciso di farti un regalo.
Rompi il vetro della cornice con un pugno, il sangue esce, ma non ci fai caso.
Estrai la foto e agguanti la sigaretta lasciata abbandonata.
Come te.
Vicini, sempre più vicini, a contatto.
E mentre quel pezzo di carta lucida comincia a bruciare vai nuovamente davanti alla finestra.
Per un'ultima volta.
E molli la presa e il vento fa il resto.
I frammenti anneriti volano lontano.
'Happy birthday, Matt'
I ricordi sono andati in fiamme.
Ma era questo il tuo personale regalo.
Angolo autrice
L'estate mi fa l'effetto di scrivere roba triste, c'è da preoccuparsi? Insomma mi sono buttata sul malinconico e dopo Light e Near è arrivato il turno di Matt di deprimersi. Povero tesoro!
Ma quando Mello ha levato le tende, ho pensato a come il nostro rosso preferito potesse sentirsi per questo abbandono. E così mi è uscita fuori questa idea, di lui che per non soffrire elimina ogni ricordo del biondo e che lo fa nello scoccare del suo compleanno per segnare un nuovo inizio.
Vabbhè, grazie a chi mi segue e commenta e legge i miei scleri. Arigatou omoi!
L'estate mi fa l'effetto di scrivere roba triste, c'è da preoccuparsi? Insomma mi sono buttata sul malinconico e dopo Light e Near è arrivato il turno di Matt di deprimersi. Povero tesoro!
Ma quando Mello ha levato le tende, ho pensato a come il nostro rosso preferito potesse sentirsi per questo abbandono. E così mi è uscita fuori questa idea, di lui che per non soffrire elimina ogni ricordo del biondo e che lo fa nello scoccare del suo compleanno per segnare un nuovo inizio.
Vabbhè, grazie a chi mi segue e commenta e legge i miei scleri. Arigatou omoi!