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Autore: Aman    03/06/2014    2 recensioni
Oramai non vi è più nulla contro cui lottare. Oramai vi è solo pace, lo spaventoso potere è stato debellato, non vi è più nulla che possa ostacolare la pace... ma siamo certi che qualcosa non avverrà?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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"La mia vendetta?... le mie orme?... nessuno ha mai pensato che io volessi solo ritornare?"
Egalord

L'autunno era ormai alle porte, le foglie, così come i giorni, le battaglie e gli avvenimenti passati, si staccavano dagli alberi, si seccavano, marcivano e tornavano alla terra per iniziare un nuovo ciclo vitale.
Così accadeva ogni giorno... Will riusciva a malapena a comprendere con quanta velocità le persone tornavano alla loro vita quotidiana dopo uno scontro sanguinosissimo contro Lord Karitass...
Forse le persone avevano solo paura, avevano solo fretta di dimenticare, così come avevano fatto con Egalord e Nerissa (i quali avevano apertamente informato tutti i Terrestri del loro imminente dominio su di essi).
La paura... pensò... la paura ci ha salvato dal dover dare un bel po' di spiegazioni, come quella volta con quei due agenti ficcanaso dell'Interpool, investigando sulla scomparsa improvvisa di Elyon.

Il tocco di una mano calda e morbida la destò dai suoi pensieri. Si voltò. Matt Olsen era accanto a lei, intabarrato in un giubotto di cuoio, con il simpatico Mr Huggles sulla spalla.
-Ciao- le disse -S-sono appena tornato da Meridian-
-Oh, wow...- la ragazzina tornò a fissare il canale che divideva Heaterfield -...come vanno le cose laggiù?-
-Male, malissimo. Elyon si è chiusa nelle sue stanze e si è avvalsa del diritto della Luce di Meridian di non rispondere della morte di tutti i suoi soldati, ne è uscita solo per mettere una buona parola su Reeshik, il giovane pluritraditore, evitandogli la condanna capitale alla decapitazione, Vathek, Caleb e gli altri stanno cercando di far quadrare i conti con le enormi spese della spedizione contro Karitass... Meridian è sull'orlo dello sfacelo sociale, politico ed economico...-
Un caschetto rosso fiamma passò proprio sotto il naso aquilino del ragazzo, quei deliziosi occhi color nocciola si riflettevano nei suoi...
-Ma niente è stato orribile come la paura di averti perso- il ragazzo l'abbracciò, sentì tutto il calore del suo cuore (anche quello di Kandrakar)... sentì le sue morbide labbra vicinissime alle sue... un candido bacio, privo di potere, privo di misticismo, ma carico di umanità, di leggerezza e di dolcezza si stava per consumare di lì a poco, se non fosse stato per lui...
-Come va, vicina?- domandò lo scaltro Cedric, avvicinandosi ai due ragazzi -Ho interrotto qualcosa?-
-A quanto pare, sì, lurido serpente- rispose Will, senza scomporsi.
-Non trattarmi così, sporca bipede- Cedric mostrò numerose ferite in tutto il corpo, sulle braccia, sulle gambe, sul torso e sul viso -Quella meretrice di tua madre mi ha sfrattato con una granata! Se solo non le avessi rifilato quelle banconote false... se solo avessi ancora la forza di... trasformarmi-
-Non ci credo- sorrise Matt.
-Credici, invece, Angelo del Rancore...- Cedric si appoggiò con la schiena alla transenna -...le ferite, le contusioni, le emoragie, le abrasioni, le ustioni... mi hanno danneggiato in modo grave il tessuto pluriepidermico, mi ci vorrano altri due anni per fare una muta completa e rimettermi a nuovo, frattanto, la mia sopravvivenza è vincolata a questa patetica forma umana-
-Hai interrotto uno dei momenti più intensi della mia vita solo per venirmi a frignare con la coda fra le gambe?- Will si fece rossa in viso, un po' per imbarazzo, un po' per rabbia.
-No, cara, evidentemente no- Cedric torreggiò su Will, facendole invidiare i quaranta centimetri buoni che li separavano, poi le fece un buffetto sul viso -Io vi offro il mio aiuto, la mia completa lealtà... ora che Phobos è morto, ora che tutti sono morti (o dietro le sbarre), non ho più alcun padrone, non ho più alcun fine malvagio o pessimamente atroce da conseguire... tanto vale che aiuti voi, no?-
-La risposta è no- rispose Will, col passare del tempo aveva imparato a diventare schietta e decisa, non bisognava mai dare troppi privilegi agli sconosciuti (o ai conosciuti con tendenze ipocrite, omicide, dippiogiochisitiche e civilmente discutibili)



-Posso darti una mano, piccola- Cedic fece una smorfia perfidamente accattivante, chiuse gli occhi e si rilassò -Ti faccio un favore come prova di buona fede... ci sono cinque persone che ci stanno spiando dietro a quei cespugli...- poi alzò la voce seducente e melliflua -...e pregherei quel qualcuno di farsi avanti con le mani in alto prima che io riacquisti le miei piene facoltà fisiche o che i miei due nuovi amici trovino un nuovo modo per farvi uscire di lì-
Will si fece avanti col Cuore di Kandrakar stretto in pugno -E' la prima cosa sensata che ti ho sentito dire finora, Cedric-
-Grazie, piccola- sogghignò lui.
Dalle starpaglie emersero cinque persone, di etnie ed età diverse, tutti vestiti con le bianche tuniche di Kandrakar, il più giovane prese la parola.
-Noi dobbiamo parlare- estrasse dall'enorme manica un monile di zaffiro rilucente,assicurato ad un sostegno di rame e appeso al collo del giovane con una cordicella marrone -Will, dove sono le altre? Ho sperato tanto di non arrivare a tanto... non era previsto tutto questo... ma ormai è andata com'è andata... tanto vale che sappiate la verità-

I cinque spioni vennero trasferiti nello scantinato del Silver Dragon, lì Irma aveva allessito un vero e proprio quartier generale, con tanto di stanza per l'interrogatorio, formata da cinque sedie di legno maricio ed una abajour degli anni '70.
-Bene, bene, bene, messeri strambi... ci dovete un bel po' di spiegazioni...- Irma si sitemò sul capo il cappello da carabiniere preso in prestito da suo padre -Prima di tutto, chi siete? Da dove venite?-
-Forse dovrei spiegare loro...- iniziò la donna anziana, dai tratti asiatici e dalla lunghissima chioma argentea, che però venne zittita dal ragazzino, loro capo.
-No, saggia Yan Lin, sarò io a spiegare loro ciò che avverrà fra tredici anni...-
-D'accordo, cari- Irma si sitemò professionalmente a cavalcioni sulla sedia ammuffita -Quando avete finito di decidervi siamo tutto orecchi-
-Fra tredici anni, l'anno da cui noi proveniamo, un uovo di Matricees si schiuderà sulla Terra, nascosto molti anni prima da Lord Karitass, il quale prevedeva già la sua dipartita molto prossima...-
-Uhm... insomma...- lo interruppe Hay Lin -...cioè... nonna del futuro, che cos'è un Matricees?-
-Una creatura orribilmente ben strutturata, tesoro- la vecchia infilò le mani nelle ampie maniche della tunica candida -Una creatura antica quanto l'Universo, ma in disarmonia totale con ogni cosa... egli vive nell'Infinito e depone un uovo ogni centinaia di migliaia di anni... Il Matricees appena nato è simile ad una mantide di dieci chili e passa, poi, mano a mano che si nutre di gas, anidride solforosa, ossigeno e tutti i derivati del gas metano, raggiunge la piena maturazione fisica, assumendo una forma semi-umana, una specie di uomo-insetto... la Terra era un luogo in cui un Matricees avrebbe potuto vivere benissimo e crescere in forza e vigore, tuttavia, la convivenza non durò a lungo, infatti il Matricees cominciò a trovare squisito il carbonio e l'acido disossidoribonucleico, di cui è formato in DNA... ha cominciato a nutrisi di tutto e di tutti... solo quando mia nipote, Hay Lin, venne brutalmente uccisa, iniziai ad imporre alla Congrega delle soluzioni di emergenza, inviammo molti dei nostri contro il Matricees, guidati da Himerish, tentarono di arginare il suo potere distruttivo, creasciuto a dismisura assieme alla sua intelligenza schiva e pericolosa, ma, come assicurava ogni mia aspettativa, nessuno dei nostri fece ritorno.
Luba, Halinor, Tibor, Endarno e io eravamo gli ultimi membri viventi della Congrega.
Tuttavia, in vece di Oracolo di Kandrakar, non mi arresi, non mi prostrai a piangere davanti alle macerie della Fortezza al Centro dell'Infinito, io tentai di salvare il salvabile.
Le Guardiane erano già state fagocitate, e con loro anche il Cuore di Kandrakar, che aveva aumentato a dismisura la potenza di quel mostro... ma i loro fratelli e le loro sorelle erano ancora vivi e vegeti, non permisi loro di fare una fine tanto orrenda...-
Il ragazzino prese la parola, sembrava arrogante e impertinente -...allora ci scelse per il patrimonio genetico che condividevano con le Guardiane... ci portò a Kandrakar e lì, Luba, Tibor e Halinor unirono il potere delle Stille, ultima fonte della magia di Kandrakar, le Cuore di Egalord, che venne affidato a me-
Cornelia stava ammazzando il tempo della barbosa spiegazione limandosi le unghie -Scusate l'ignoranza, o mistici viaggiatori del tempo, ma voi chi siete?-
-Io sono Yan Lin, ma penso che voi mi conosciate già- sorrise la donna anziana.
-Ah, sì, la vecchia... mi hai dato non pochi problemi coi portali, sai?- sbuffò Cedric, solo per ricevere una dolorosa gomitata nelle costole.
-Lilian Hale- disse la ragazza ventenne, coi capelli biondi tagliati a scodella e il visino acqua e sapone.
-Cosa? Lily?- Cornelia non riusciva a credere ai propri occhi.
-Christopher Lair- si presentò il ragazzo anch'esso ventenne, dal volto ricoperto di lentiggini bruciate, poi passò un braccio sulla spalla della ragazza -Sono il fidanzato di Lilian-
-Cosa?- Irma guardò Cornelia dritto negli occhi... non poteva essere vero, loro due non potevano diventare cognate, erano ancora così giovani (anche se fra tredici anni saranno già grandi e vaccinate).
-Peter Cook- si presentò il ragazzo dalla pelle ambrata, che stonava molto con la veste candida di Kandrakar -Stavo portando una tesi di laurea in quel periodo e... bé... ormai il mondo era già stato cannibalizzato e ho dovuto rinunciare ad una cattedra assicurata alla Bocconi di Milano-
-Wow, fratellone- le fece eco Taranee.
-E io...- il ragazzino fissò Will dritto nelle pupille -...sono Egalord...-
Will si sentì mancare il respiro, le tornò alla mente lui, i suoi inganni, le sue promesse, le sue menzogne...
-...Egalord Vandom, tuo fratello-
Solo in quel momento Will si ricordò dell'assurdo nome che la madre aveva dato per caso al nuovo arrivato, solo allora alla ragazzina le fu tutto più chiaro... solo allora capì che davanti a lei c'era il futuro Guardiano legittimo del Cuore di Kandrakar...
L'Energia fluiva fra loro come goccie di rame fuso, era avvolgente, potente e al tempo stesso pericoloso, come due forze troppo simili per potersi attrarre, c'era come uno schermo nel suo cuore, come se lui non volesse, come se lui non sentisse, o forse, come se lui non volesse ascoltare.
  
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