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Autore: morphological    04/06/2014    6 recensioni
buongiorno gente! questa storia innanzitutto la dedico a:
Frost lily (tanti auguri)
Zigo (che la aspettava)
chi di voi ha letto "Mi ami?" onosce in parte Cho, vi dico fin da ora che con il consenso di Luce e Tenebra ho scritto questa fic ispirata a quella one-shots.
è il prequel delle storia vera e propria, che arriverà tra un po'
comincia con una riunione di famiglia e finisce con la più incredibile delle storie raccontate dalla nostra ormai adulta protagonista, parlerà di stelle, di amore e di sogni.
dal testo:
"La nostra storia comincia migliaia e migliaia di anni fa, in un luogo remoto e senza tempo. Comincia quando ad un giovane principe dal cuore buono e dall’animo puro venne fatto un regalo speciale. Un dono ricevuto da una stella. Un ciondolo molto particolare, che il principe custodiva come un diamante, perché per lui era importantissimo"
un racconto che parla di stelle, di sogni, di amori.
perché una stella non può amare, una stella è sopra certi sentimenti mortali, perché una stella non può piangere.
ma amare fa parte della loro natura, e non possono farne a meno.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bekuta/Vector, Misael/Mizaeru, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo – storia sotto le stelle

La mia famiglia ed io, i miei figli, quelli di mia sorella e dei nostri amici, eravamo andati in campeggio. Nonostante ormai fossi diventata una donna quei luoghi mi ricordavano quelli della mia infanzia e non appena fummo giunti fui presa dalla nostalgia. I sentimenti che provavo nel vedere quella foresta erano contrastanti, e mi colpirono tutti in una volta come un fiume in piena, primo fra tutti l’amore. Amore per quella casa che avevo perduto e a cui sia io che la mia dorata sorellina non avremo mai più potuto fare ritorno. Mi riscossi cercando di non pensare al passato e concentrandomi sulle mie due bellissime ragazze. Ora avevano undici anni e somigliavano sia a me che al loro padre. Erano buone e gentili ma ignoravano la loro natura così come lo facevano e i loro cugini, che avevano un paio d’anni in più rispetto a loro.
Senza che me ne accorgessi si fece sera e ci riunimmo tutti intorno al fuoco per cenare.
Li osservai tutti uno ad uno, i membri che facevano parte della mia famiglia, mentre tantissimi ricordi si facevano piano spazio nella mia mente cercando di prenderne il controllo. Ricordavo perfettamente tutte le meravigliose avventure che ci avevano condotti fino a qui, che ci avevano fatto incontrare.
Uno dei miei nipoti mi si avvicinò e i fece una domanda che spesso i bambini mi ponevano. «Zia, potresti raccontarci una storia?»
Io sorrisi. Amavo raccontare storie e loro adoravano sentirmi raccontare. Quella sera però avrei voluto parlare loro di una storia vera, un racconto che parlava di un argomento particolare.
Guardai lui e gli feci una muta domanda con lo sguardo; noi due avevamo quel potere, ci capivamo senza bisogno di parole, era così da sempre.
Mi rispose con un cenno d’assenso, probabilmente anche lui era curioso di sentire quella storia dalle mie labbra.
«Certo che vi posso raccontare una storia, oggi ne vorrei raccontare un molto speciale, sedetevi qui vicino a me. Mi piacerebbe parlarvi di una storia vera». I ragazzi erano molto curiosi di sapere di cosa stavo parlando e ormai pendevano tutti dalle mie labbra. Anche i miei amici volevano sapere dove volevo andare a parare, anche se supponevo che lo avessero già intuito.
Eravamo davvero tanti, quattro coppie di adulti e sette bambini, di cui due erano miei. Eravamo amici sin da quando eravamo degli studenti e ci conoscevamo perfettamente, ci fidavamo gli uni degli altri.
Ci misi qualche istante a riordinare le idee e i ricordi, mi accingevo a narrare quella che sarebbe stata una storia alquanto lunga ed era necessario che sapessi bene da dove iniziare e come porre tutti gli argomenti in modo che anche loro capissero. «Possiamo cominciare», annunciai dopo qualche minuto e dopo che tutti si furono seduti.
«La nostra storia comincia migliaia e migliaia di anni fa, in un luogo remoto e senza tempo. Comincia quando ad un giovane principe dal cuore buono e dall’animo puro venne fatto un regalo speciale. Un dono ricevuto da una stella. Un ciondolo molto particolare, che il principe custodiva come un diamante, perché per lui era importantissimo. Il ciondolo simboleggiava quello che lo univa alla stella, un legame forte e indissolubile che presto sarebbe stato messo a dura prova.»
Prima che potessi continuare, una ragazza dalla carnagione ambrata mi interruppe. «Ma quando si conobbero?», mi chiese curiosa.
«Aspetta, dai tempo al tempo, lo saprai con calma più avanti. Posso continuare?», lei annuì in risposta. Era sempre stata una delle più curiose, da un padre come il suo che cosa ci potevamo aspettare? «Bene, proseguiamo...»
 

 
 
La parola a Sakura
Eccomi qua signori e signore! Lo so che non ne potete più di vedere roba mia ma mi era venuta questa idea e non potevo lasciarla lì a marcire nel mio cervelletto, si sarebbe appassita! Va bene... la smetto di dire cretinate... se credete che la storia sia questa vi sbagliate: come detto nel titolo questo è il prequel, se vedrò che piace metterò la fic vera e propria, ma se non fosse così lascerò perdere.
questa fic è anche il mio personalissimo regalo di compleanno per la mia amica Sofia
Zigo... è questa la storia di cui ti parlavo...

Spero con tutto il cuore che l’inizio vi piaccia, ciaoo!!! )(piccola info: se non avrò cinque recensioni a capitolo non aggiorno!)
  
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