Videogiochi > Final Fantasy VIII
Ricorda la storia  |      
Autore: Ashbear    04/06/2014    0 recensioni
Una storia sciocca su Quistis, Seifer e una situazione imbarazzante...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà Square-Enix, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Nota dell'autrice: non posso scrivere di aver scritto questo *abbassa la testa per la vergogna*.

FIRST CONTACT
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly

"Quistis Trepe, per favore si presenti al ponte - ripeto, Quistis Trepe, per favore si presenti al ponte."

A quell'annuncio l'insegnante sospirò, chiudendo il suo libro di testo. Era così stanca, e non aveva voglia di ricevere un'altra missione in quel momento. Riluttante, si alzò, borbottando sottovoce... sarebbe stata una lunga notte.

Seifer era nella biblioteca quando sentì l'annuncio per Quistis. "Dannazione, ha quello che mi serve," ringhiò. In fretta, afferrò i libri sulla scrivania, dirigendosi velocemente al ponte.

Quando l'insegnante arrivò, fu salutata dal Preside Cid e Nida.

"Quistis, Nida deve lavorare per un po' sui rapporti statistici. Dato che passi così tanto tempo qui... incredibilmente, in piedi davanti a Shu, che non fai praticamente niente. Ma sembra sempre che tu sia qui... pensavo che forse potresti controllare il timone per circa un'ora."

Il Preside prese la sua copia del manuale di Martha Stewart Manuale per vivere con una Strega: i sì e i no del piegare tovaglioli. Uscendo dalla porta, disse anche, "stiamo facendo delle riparazioni all'ascensore, quindi non riuscirai a scendere molto facilmente."

"Sì signore, nessun problema." Davvero, la situazione non era brutta come aveva inizialmente creduto. In realtà, sarebbe stato semplice; con nessuno lì a disturbarla, poteva in realtà essere piacevole.

Cid e Nida lasciarono Quistis sul ponte. Cosa mai poteva andar storto?

*~*~*~*~*

Seifer superò il Preside e il pilota mentre saliva al ponte. Erano così immersi di un'animata discussione sull'etica dell'allevare salmoni che non notarono la figura solitaria, misteriosa e in ombra che sfrecciò loro accanto.

Con attenzione, Seifer salì sull'ascensore, dirigendosi al ponte. Arrivato in cima, sentì il motore fermarsi... completamente. Poi vide Quistis lì in piedi e la chiamò.

"Oh, fantastico, sono intrappolata qui con te per un'ora... adesso so cosa poteva andar storto!" affermò Quistis con la voce piena di orrore.

Seifer la guardò semplicemente, ringhiando... "tu hai quello che mi serve..."

*~*~*~*~*

"Hotdogs... cani? Non cani... ma sono caldi." Zell sedeva a contemplate il significato di 'hotdog'.

Selphie si lasciò cadere sulla sedia accanto a lui. Non disse nulla. Sorrise semplicemente con educazione e scosse la testa... perché cosa si poteva mai dire?

Fu allora che il sistema di comunicazione interna esplose nella stanza. "Oh Hyne è disgustoso!"

"Hey," disse Selphie voltandosi verso Zell. "Sembra la voce di Quistis. L'ultima volta che l'ho sentita stava andando sul ponte. Penso che abbia accidentalmente acceso il sistema di comunicazione interna. Chissà se lo sa?"

La voce di Seifer rimbombò, "prova a toccarlo e basta. Non morde!"

Quistis rispose docilmente, "non posso... è che è così... schifoso."

"Maestrina, fa parte del corpo umano. Non averne paura!"

A questo punto Zell quasi si strozzò con il suo hotdog. Selphie lo guardò, incapace di controllare le risate. A quel punto, Irvine entrò nella Mensa con un enorme sorriso sulla faccia. È Irvine, avete presente?

"Seifer, è solo che non l'ho mai toccato a nessuno prima. E se ti faccio male?"

"Non mi farai male. Io lo tocco tutti i giorni!"

A quel punto, tutta la Mensa rideva istericamente. La cosa successiva che videro fu una scia nera che era Squall Leonhart, che correva.

"Seifer, allora toccatelo da solo, se lo fai tutti i giorni."

"Sì, ma mi serve uno specchio e adesso mi fa davvero male. Non posso farlo se non mi vedo allo specchio!"

"Non riesco nemmeno a vederlo. Mamma mia, quanto è piccolo questo dannato affare?"

"Quistis è solo così piccolo... a volte non riesco a trovarlo neanch'io. Cerca in giro, per amor di Diablos, e non farti venire da vomitare!"

Bambini piangevano, gli adolescenti ridevano, e gli insegnanti nascosero il viso per la vergogna. Nessuno riusciva a trattenere le risate. L'intero Garden era in tumulto. Tranne Squall, che stava disperatamente cercando di far funzionare di nuovo l'ascensore.

Seifer piagnucolò in agonia, "oh Dio!"

"Non piangere come un bambino. È quasi dentro!"

Proprio in quel momento, arrivò l'ascensore con uno Squall nel panico. Quistis e Seifer si voltarono, perplessi per l'improvvisa comparsa del Comandante Leonhart.

"Che problema hai cerca ragazzine? Rinoa ha cercato di nuovo di cucinare per te?"

"Che diavolo sta succedendo qui? Il dannato sistema di comunicazione è acceso!" gridò ai due.

Quistis lo guardò completamente confusa. "Uhm... beh, Squall, Seifer aveva bisogno di un libro che ho io per un rapporto per la lezione. Dovevo restituirlo e l'ho dimenticato, quindi è venuto qui a chiedermelo."

Il Comandante era sgomento. Questa, ovviamente, era la seconda volta che aveva mostrato emozione nella vita. La prima volta era stata quando Rinoa gli aveva fatto a maglia una custodia per il gunblade... ma quello era molto peggio. Squall ancora non si beveva la loro storia; rimase perplesso e in silenzio.

"Poi mentre parlavo con Quistis," continuò Seifer, "la mia lente a contatto mi è scivolata nell'angolo dell'occhio. Non riuscivo a toglierla, così Quistis ha provato a farlo per me."

Più tardi quella sera Zell pagò Nida per salire al ponte e prendere una registrazione del sistema di comunicazione. Fu visto poi a venderlo ai Fan di Trepe, e su Ebay, per quattordici guil e novantacinque l'uno.

*****
Nota dell'autrice: ok, sono cattiva cattiva. In verità io porto le lenti a contatto e, spaventosamente, questa storia è un po' basata su un'esperienza reale. Non riesco a metterle senza uno specchio, e mio marito era schifato nel cercare di aiutarmi a toglierla dall'angolo dell'occhio. Ovviamente, mia madre stava ascoltando... non riuscivamo a capire perché rideva, all'inizio. Già, triste vero?

Nota del 9 agosto 2002: beh, quando l'ho scritta era brutta. Ok, è ancora molto brutta. Mi ero scordata di questa storiella, fin quando le persone grandiose del forum Seiftis me l'hanno riportata alla mente. Devo ringraziarli tutti, perché sono persone meravigliose. Grazie.
E devo implorarvi: non giudicate le mie abilità nello scrivere su questa storia!

*****
Nota della traduttrice: come sempre, ogni commento sarà tradotto e inviato all'autrice, così come ogni sua eventuale risposta sarà riportata come risposta alla recensione (nei siti che lo permettono) o comunque sul mio blog.
Per chi volesse tenersi aggiornato sulle mie traduzioni (in questo e altri fandom), lascio il link alla mia pagina facebook (dove segnalo sempre quando aggiorno) e alla mailing list. Alla prossima! Alessia Heartilly

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VIII / Vai alla pagina dell'autore: Ashbear