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Autore: AuraNera_    04/06/2014    12 recensioni
I Pokémon Leggendari non possono scomparire. I Guardiani devono salvaguardarli. Ma il prezzo potrebbe essere troppo alto.
Dal capitolo uno:
“Tutto in me è bianco. Bianca la pelle. Bianchi i capelli. Bianche i vestiti che indosso. Solo i miei occhi interrompono il monocrome che mi compone. Il bianco è un colore vuoto, per questo mi caratterizza. Ma, come un foglio bianco, spero che anche la mia anima venga colorata con nuove emozioni derivanti da questo viaggio. Un viaggio che mi porterà lontano. Mi chiamo Ayumi Sato. E sono la prima guardiana delle leggende.”
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Capitolo 1: Come tutto inizia.

_Paradiso Parallelo_

‘‘Sono sdraiata in un campo di fiori. Non so da quanto sono qui. Non mi vengono a cercare. E io sto bene qui. Ma verranno. E allora chissà quando potrò sdraiarmi di nuovo tra questi fiori...’’
Ayumi arrestò quella sua piccola litania dopo averla ripetuta per almeno una decina di volte, seguendo un ritmo casuale. Era una canzoncina che aveva inventato da bambina, pensava di averla dimenticata... e invece eccola riaffiorare nella sua mente.
Da piccola amava stare in quel posto, prima che Arceus diventasse ostile nei suoi confronti. Correva in quei fiori che racchiudevano l’energia dell’universo. Negli ultimi anni, invece, quel posto aveva rappresentato una prigione fatta di allenamenti e desideri di evasione.
Tra l’altro, la ragazza non sapeva perché Il grande leggendario si fosse all’improvviso incattivito in sua presenza.
“Non fare domande” le avevano detto. E Ayumi non ne aveva fatte, non ad alta voce. Solo con pochissimi riusciva a confrontarsi.
Una brezza leggera le scostò i capelli.
“Articuno...?”
“Ayumi... dobbiamo andare. Arceus ti chiama”
Fissò la leggendaria sua amica per qualche lungo secondo, poi riabbassò le palpebre.
“Perché sono qui?” chiese a mezza voce. Non si aspettava una risposta, sapeva che non le sarebbe arrivata.
Si alzò facendo frusciare il vestito che indossava. La grande aquila del gelo spiccò il volo non appena le si sistemò sulla sua schiena, le mani che affondavano del piumaggio morbido.
Atterraronoo su una piattaforma di luce bianca, dove volteggiavano pigramente alcune bolle argentate che riflettevano qualsiasi avvenimento del mondo esterno.
Ayumi scivolò giù dal dorso del leggendario piumato e si lasciò cadere su quella superfici luminosa e trasparente, che era fresca e tiepida allo stesso tempo. Volse il suo sguardo di fronte a se dove si trovavano quattro grandi creature.
Davanti a tutti stava Arceus, lo sguardo rosso e perennemente truce che sembrava volere scavare l’anima alla ragazza. Un po’ indietro, invece su un'unica linea stavano gli altri tre leggendari. Sulla sinistra del Pokemon primevo si vedeva Dialga, che riluceva di una tenue luce celeste, gli occhi rossi chiusi, la gemma sul suo petto che baluginava mistica. Ancora a sinistra, accanto a Dialga, si innalzava Palkia, intenta a consultare alcune delle bolle a specchio. Alla destra di Arceus, invece, stava in silenzio Giratina, gli occhi, rossi pure i suoi, che brillavano minacciosi. Almeno Giratina era dalla parte di Ayumi. Difatti stava guardando in cagnesco Arceus. Le altre due, invece, sembravano volersi trovare da tutt’altra parte.
E non erano le sole. Anche Articuno, di solito così posata e attenta, sembrava distratta e irrequieta. Ayumi le diede qualche pacca sul collo, tentando si consolare sé stessa più che la glaciale leggendaria.
“Ayumi! Ti abbiamo convocata perché voglio che tu faccia alcune cose per me.” Arceus aveva attaccato con quel suo tono profondo e troppo calmo per lo sguardo che le riservava. Ayumi però si limitò a guardarlo impassibile con i suoi occhi lilla pallido. Fu Giratina a continuare.
“Partirai, anzi, partirete.” Disse semplicemente. Classico di Giratina. Poche parole dritte al punto. Ed era incredibile come la Ribelle riuscisse a trovare sempre quelle giuste, di parole.
“Cosa?!” Esclamò Articuno, leggermente sorpresa.
“Un viaggio attraverso il mondo dei Pokemon. E’ il momento che i leggendari escano dai loro sigilli. Ormai è chiaro che non possiamo più nasconderci.” Spiegò Dialga calma riaprendo gli occhi. Scoperto cosa stavano controllando quelle due.
“Ah, già. Gli idioti in divisa” disse Ayumi leggermente. “Cosa dovrei farci io? ‘Ehi, ciao, scusatemi, Arceus chiede gentilmente di lasciare in pace i Pokemon leggendari. Grazie, molto gentili.’ Pensi che possa funzionare? O Hai intenzione di farmi combattere ‘Nel nome del Pokemon Primevo’? Non pensavo che avessi così tanta considerazione di me, Arceus.” Aggiunse poi lei, gelida.
Un lampo di ira allo stato puro passò negli occhi di Arceus, che però rispose, calmo. “No. Andrai a cercare i guardiani delle leggende, quelli come te. Esseri umani che contengono le volontà e i poteri dei Pokemon leggendari. Dovrebbero avere più o meno tutti la tua stessa età. Poi decideremo cosa fere con quelle persone.” Detto questo lui si girò e osservare le bolle. “Per il momento è tutto, Ayumi. Vai con Giratina. Articuno, devo parlarti.”
Ayumi capì di essere stata congedata, così seguì Giratina attraverso un portale distorto per ritrovarsi a cadere in uno spazio avente una dubbia gravità e una dubbia natura. Tutto appariva distorto e sformato. Giratina la prese al volo sul suo dorso.
Dopo un lunghissimo silenzio, la leggendaria prese la parola.
“Allora? Che ne pensi?” le chiese con un tono molto dolce, che riservava solo a lei (in particolar modo da quando il fratello aveva preso in antipatia la ragazza).
Ayumi si accoccolò meglio sulla sua schiena. “Non lo so. So solo che mi allontanerò da qui e questo mi basta.” Giratina fece un mugolio di falsa offesa.
“Sei cattiva, Ayumi!” la ragazza distese i lineamenti del volto, addolcendoli.
“Lo sai benissimo che non parlavo di te. E poi...” si interruppe alzando lo sguardo, gli occhi persi nei suoi ricordi “...potrò ricongiungermi a quelle persone che spero mi stiano ancora aspettando”
Leggendaria e ragazza stettero in silenzio per parecchio tempo.
“Ti aspettano ancora, di sicuro, Ayumi.” Disse infine piano Giratina.
Ayumi non replicò.

“Tutto in me è bianco. Bianca la pelle. Bianchi i capelli. Bianche i vestiti che indosso. Solo i miei occhi interrompono il monocrome che mi compone. Il bianco è un colore vuoto, per questo mi caratterizza. Ma, come un foglio bianco, spero che anche la mia anima venga colorata con nuove emozioni derivanti da questo viaggio. Un viaggio che mi porterà lontano. Mi chiamo Ayumi Sato. E sono la prima guardiana delle leggende.”

Angolino nascosto nell’ombra:
Salve a tutti gente! Benvenuti alla mia nuova storia, “Guardiano of Legends”! Questa storia è nata dalla mia immaginazione e da una fanfiction (anzi, più fanfiction sulla stessa storia) scritta da me e da due mie amiche. Solo che nessuna l’ha più tirata avanti, quindi ho preso armi, bagagli e materiali (?) e ho cominciato a riscrivere tutto da capo. La storia sarà leggermente diversa, ma non del tutto (?).
Che dire di più, spero che vi piaccia, e anche se non vi piace, lasciate una recensione, please ;)
Ciao Ciao! <3

  
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