Cara sorella, ti scrivo questa lettera perché alcune cose sono difficili da spiegare a parole. Mi fa male vederti così, sempre più chiusa in te stessa, sempre così estranea a tutto. Purtroppo le persone fuori da questo mondo sanno essere davvero cattive. I pregiudizi e i giudizi vengono sempre prima di tutto: prima della ragione, prima della condizione di una persona. È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
 Lo so che ti senti diversa da noi ma davvero, credimi, non lo sei. E’ bello vedere che una ragazzina di 16 anni non abbia perso l’innocenza di una ragazza di 10 anni e non importa se i medici ti apostrofano “ragazza con un ritardo mentale”, loro sono i primi a non avere tatto ed aver perso la fantasia che a te di certo non manca. Non importa se le tue compagne di classe amavano farti complessare, ti prendevano in giro e non ti capivano, tu sei come tutti noi.
Sei fragile e questa tua fragilità non ti sta aiutando. Oggi convivi con le crisi da panico, le persone ti spaventano e un loro sguardo denuda la tua anima così pura e complessa, ecco perché ti nascondi sempre in casa.
So che la tua vita dipenderà sempre da delle fottute gocce che ti aiuteranno a dormire, a superare paure e a vivere una vita più serena. So che la psichiatria ti spaventa tanto e vorrei davvero tenerti stretta a me…ma non si può e ogni volta che ti dobbiamo trascinare lì, tra tutti quelle persone che sono state condannate alla tua stessa sorte perché troppo fantasiose e troppo fragili per mostrare al mondo gli artigli, vorrei restarti accanto e dirti che va tutto bene, che con un po’ di pazienza tutto passa.
Come sto io? Io cerco di sorridere sempre. Ma davvero mi mancano le forze ma non posso mostrarmi come una foglia schiacciata perché devo dare forza a mamma e a te che ne hai tanto bisogno.
Ti ho scritto questa lettera, dunque , per dirti che sei meravigliosa e che non sei sola a combattere contro tutti. E ho deciso di pubblicarla su un sito perché voglio che la tua storia sia d’esempio a chi, nella vita di tutti i giorni, è abituato ad avere pregiudizi.
Cari amici, la sofferenza di mia sorella è alle stelle, non spegnete anche voi una vita ma aiutatela a farla brillare.