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Autore: Willows    04/06/2014    1 recensioni
Durante il medioevo, era credenza diffusa che, nascere sotto una determinata combinazione astrale, avrebbe condizionato la vita per sempre. Per esempio, quando eri nato Giove era in congiunzione con Venere?
Allora tranquillo, che la fortuna ti sarebbe sempre stata favorevole. Ti saresti dovuto preoccupare, invece, se il giorno della tua nascita vedeva Marte in opposizione a Saturno (brutta storia quella, piena di presagi di morti dolorose o vite lunghe, ma altrettanto spiacevoli).
Ora, mentre Wendy apre la porta in pigiama – quello carino, con gli orsetti, che risale a quando aveva almeno quattordici anni- macchiato di quello che sembra essere cioccolato (ma avendo due fratelli di cinque anni non si può mai sapere) struccata e con i capelli arruffati, trovandosi davanti Niall, verso cui ha una cotta paurosa da circa tre anni, beh la ragazza è certa del fatto che, il fatidico 17 aprile 1996, giorno della sua nascita, le stelle avessero proprio avuto una posizione di merda.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Wendy, almeno dimmi cos’è successo! Dai esci dal bagno» urla per l’ennesima volta Louis, mentre cammina avanti e indietro di fronte alla porta del bagno.
«No! Non uscirò ma più da questo bagno» sbraita in risposta Wendy, mentre stremata si lascia cadere contro la porta. È passata un’ora da quando è tornata dall’appuntamento con Niall -se così si può chiamare- e non è minimamente intenzionata ad uscire dal bagno.
«Wendy piantale di fare la drammatica e apri questa porta altrimenti non mi farò problemi ad entrare» è l’ultimatum che le propone Louis e l’unico per cui non è ancora entrato è perché sperava la ragazza si calmasse e uscisse di sua iniziativa. Dopo neanche un minuto, come promesso Louis fa capolino in bagno, passando direttamente attraverso la porta.
«Allora- domanda sedendosi di fianco alla ragazza sulle piastrelle fredde del bagno- ti va di raccontarmi cos’è successo?»
«è strano passare attraverso gli oggetti?» domanda la bionda cercando di cambiare argomento, perché l’ultima cosa di cui ha bisogno in questo momento è ripensare a quello che è successo. Non sa come potrà guardare ancora in faccia Niall senza arrossire, o provare l’impellente desiderio che la terra apra una voragine proprio sotto ai suoi piedi e la inghiotta.
«No, si, un po’. È strano se ci pensi, altrimenti non provi nulla. Adesso parla» le ordina Louis guardandola negli occhi. Wendy sbuffa infastidita e «è proprio necessario?» domanda muovendo lo sguardo per la stanza.
«Sono rimasto con te tutto il tempo, tranne che per l’ultima mezz’ora perché mi avevi detto che te la saresti cavata da sola. Cosa può essere successo in mezz’ora?» domanda Louis confuso.
Magari Wendy non si era mostrata abilissima a pescare, ma Niall non l’aveva presa in giro ne niente, anzi si era pure offerto di insegnarle qualche tecnica.
«Oh tu non ne hai idea» risponde Wendy, con gli occhi spalancati e il solito tono fatalista.
Stava andando tutto bene con Niall, quando improvvisamente è andato tutto storto. Era seduta in riva al fiume con il biondo e suo padre, un simpatico cinquantenne di nome Bobby dalle guance rubizze e i capelli brizzolati, quando improvvisamente quest’ultimo era riuscito a prendere un pesce e non un pesce qualsiasi, ma una carpa di quaranta centimetri, una delle più grandi che l’uomo avesse mai pescato. Una volta riuscito a trascinarla a riva e dopo aver staccato l’amo dalla povera bestiola aveva chiesto a Wendy di tenerla, mentre Niall andava a prendere la macchina fotografica per immortalare quel momento. Lei era stata felicissima di rendersi utile e aveva preso in braccio il pesce. Forse aveva sottovalutato il peso dell’animale- circa quattro chili- o quanto potesse essere scivoloso, fatto sta che, dopo nemmeno trenta secondi, questo aveva preso ad agitarsi come un ossesso, finendo per colpire la povera ragazza sulla guancia che, un po’ per il dolore, un po’ per lo spavento, l’aveva lasciato andare. Niall e suo padre era tornati, sorriso sul viso e telecamera alla mano, giusto in tempo per assistere alla tristissima scena.
«Oddio sono costernata!-  si era scusata Wendy- Non so come ha fatto a sfuggirmi, davvero mi dispiace tanto, non volevo!»
La ragazza allora aveva deciso di spostarsi verso i due uomini, che fissavano a bocca aperta la scena senza sapere cosa rispondere, ma era scivolò a causa del terreno umido finendo dritta nel fango, proprio davanti ai piedi di Niall.
«Fammi capire, tu nel giro di mezz’ora sei riuscita a farti pretendere a pesciate in faccia, a far scappare la carpa di quaranta centimetri che Bobby aveva pescato e a cadere nel fango proprio ai piedi di Niall?» riassunse Louis con espressione incredula.
«Oddio ho fatto un casino» sospira la ragazza nascondendo il viso fra le mani.
Le cose con Niall stavano andando troppo bene perché la sua leggendaria sfiga non intervenisse a rovinare tutto.
Proprio in quel momento, forse il meno opportuno fra tutti, Louis decide di scoppiare a ridere, sbattendo i piedi per terra e agitandosi come un ossesso.
«Felice che le mie disgrazie siano fonte di gioia per te- lo rimbecca Wendy- e comunque sappi che il cinquanta per cento della colpa di quanto è successo è anche tua»
«Mia?- domanda incredulo Louis, una volta smesso di ridere- cosa c’entro io? Ho fatto solo quello che mi hai chiesto, tu mi hai detto che te la saresti cavata da sola e io ti ho ascoltato»
«Si ma Louis mi conosci, lo sai che non sono affidabile in questo genere di cose!» ribatte la ragazza come se fosse una cosa ovvia, come se si aspettasse davvero delle scuse da Louis.
«Cosa avrei dovuto fare? Fingere di andarmene e poi nascondermi dietro un albero per spiarti?» domanda il ragazzo scherzando e ci rimane di sasso quando Wendy risponde che si, avrebbe dovuto farlo e che sarebbe stata un’idea geniale.
Louis sbuffa, certo che con quella ragazza non l’avrà mai vinta, poi si alza e le offre una mano.
«Dai vieni- le dice mentre la ragazza si alza in piedi- ti do una mano a togliere il fango dai capelli»
 
 
Wendy si trova nel piccolo stanzino su al terzo piano, e si sta nascondendo. Solitamente va lì durante le ore di educazione, per passare il tempo e magari chiacchierare un po’ con Misty, nelle rare volte in cui quest’ultima decide di saltare la lezione, ma non è questo il caso. Infatti adesso ci sarebbe la pausa pranzo, ma lei si vergogna troppo per quello che è successo il giorno per poter uscire e affrontare Niall. Sa che ci sono grosse probabilità che il ragazzo non le dica nulla, anzi magari la potrebbe addirittura rassicurare dicendole di non preoccuparsi e che è tutto a posto. Ma se invece fosse arrabbiato? Se pensasse che lei sia solo una ragazzina imbranata e pure bugiarda?
Wendy non è pronta ad affrontare tutto ciò, quindi rimane nella sua tana a masticare orsetti gommosi e rimuginare su quanto è successo.
Ad un certo punto sente il cellulare vibrare e estraendolo dalla tasca nota che è un messaggio di Misty.
 
Da: Misty
So che sei nello stanzino del terzo piano, smettila di fare la fifona e vieni giù
 
Wendy sbuffa e ingoiando un altro orsacchiotto digita NO. Non passano neanche trenta secondi che il suo telefono vibra ancora, un altro messaggio di Misty in arrivo.
 
Da: Misty.
Bene, allora salgo a prenderti.
 
La bionda grugnisce alzandosi di scatto e uscendo dallo stanzino, quella di Misty non è una semplice minaccia, la ragazza salirà davvero a prenderla e a Wendy non resta che scappare e cercare un altro luogo in cui nascondersi. Mentre vaga tra i corridoi della scuola s’imbatte nell’unico posto in cui Misty non verrebbe mai a cercarla: la biblioteca.
Velocemente entra nell’aula, notando che al bancone non c’è nessuno- probabilmente anche la responsabile è andata a mangiare- ma sorprendentemente uno dei tavoli è occupato da un ragazzo.
Dico sorprendentemente perché è risaputo che la biblioteca è l’aula meno frequentata di tutta la scuola e non perché i ragazzi si considerino troppo fighi per un posto come quello, ma perché è del tutto sprovvista di libri e con una pessima organizzazione. L’ultima volta che Wendy ci ha messo piedo stava cercando “Il Rosso e il Nero” di Stendhal per poi trovarlo, fra una copia della “Tempesta” di Shakespeare e un libro di poesie di Byron, nell’angolo riservato alla letteratura del novecento, quindi si, diciamo che la disposizione non è il massimo.
Silenziosamente si siede allo stesso tavolo del ragazzo, che sta ascoltando la musica mentre scrive su un quaderno, e lo riconosce immediatamente, è Harry Styles e tutti, a scuola, lo riconoscono.
I capelli sono pettinati verso l’alto e sembrano parecchio unti, come se non li lavasse da giorni, indossa una camicia e sotto un'altra camicia – che senso ha indossare una camicia sotto a una camicia? Wendy non lo sa e non le importa nemmeno, perché le piace lo stile del ragazzo- e anche se in questo momento sono rivolti al quaderno Wendy sa che ha gli occhi azzurri.
È davvero un bel ragazzo e Wendy non riesce ancora a spiegarsi come mai nessuno a scuola voglia essere suo amico, ok è un tipo un po’ bizzarro, una volta è venuto a scuola indossando una fascia violetto in testa – bisogna dire però, che gli stava benissimo- e ha il corpo pieno di tatuaggi apparentemente senza senso, ma sembra davvero simpatico.
La bionda mangia i suoi orsetti in silenzio, osservando il ragazzo di fronte a sé, fino a quando questo non alza la testa di scatto e spaventato dalla presenza di Wendy sobbalza all’indietro.
«Scusa non volevo spaventarti- dice la bionda mentre Harry si toglie le cuffie dall’orecchie- vuoi un orsetto?»
Il ragazzo si guarda attorno, come per controllare che Wendy stia davvero parlando con lui, e poi domanda con voce lenta e profonda:
«Uhm, come scusa?»
«Ciao io sono Wendy, vuoi un orsetto?- dice sorridendo al ragazzo- scusa per averti spaventato, non volevo. Ti chiami Harry giusto?»
«Ehm si Harry. Uhm non mi ha spaventato tranquilla, come mai in biblioteca?» domanda guardandosi sempre attorno con aria circospetta.
«Storia lunghissima, ma detta in breve sto scappando da una mia amica, tu che ci fai qui? Noi non abbiamo classi insieme vero? Perché me ne ricorderei se le avessimo, ma non mi sembra di ricordare» domanda la bionda allunga il pacchetto di caramelle in direzione del ragazzo e sorridendo quando ne prende una.
«Ehm no, non credo- risponde Harry incerto- forse educazione fisica»
«Possibile. Io non faccio mai educazione fisica, è già tanto se mi ricordo il nome del mio insegnate» concorda Wendy fissando il ragazzo negli occhi.
Passano il resto della pausa pranzo insieme, parlando soprattutto di scuola e professori e Wendy trova davvero piacevole la sua compagnia ed è per questo che prima di salutarlo dice:
«Conosci il bar-collo ma non mollo, il bar di fronte al benzinaio? Ecco questo sabato ci sarà una festa, poca gente, circa una quindicina di ragazzi e mi stavo chiedendo se non ti andasse di venire?»
Harry arrossisce, leggermente preso in contropiede:
«Ehm io..»
«Non ci sto provando con te, lo giuro!- lo rassicura Wendy ridendo- è che sembri davvero simpatico, anzi sei simpatico e quindi ho pensato di invitarti, ma se hai altro da fare non fa niente. Insomma ci saranno altre feste»
«Io.. io ci penserò» risponde Harry visibilmente più tranquillo.
Wendy sorride soddisfatta e scrive il suo numero di telefono sull’angolo del quaderno del ragazzo, soltanto una volta giunta nell’aula di astronomia si rende conto che si sbagliava. Harry ha gli occhi verdi e non azzurri e lei non ci aveva mai fatto caso prima.
 
 
 
«Dove sei sparito oggi?» domanda Wendy con aria sospetta, fissando Louis seduto sul letto. È appena tornata a casa di scuola, dopo essere riuscita ad evitare sia Misty che Niall, e adesso vuole sapere dove si era cacciato Louis dalla terza ora in poi e per quale motivo non l’ha accompagnata a casa da scuola.
«Scusa, ma le tue lamentele su quanto Niall ormai ti odi hanno iniziato a stancarmi dopo tre ore che le ripetevi, quindi ho deciso di farmi un giro non sai cosa ho scoperto!» la informa Louis facendole posto sul letto.
Wendy si siede e insieme iniziando un’intensa seduta di pettegolezzi, Louis a quanto pare è al corrente di tutte le novità più scottanti e la ragazza non vuole nemmeno sapere in quale stanze sia entrato per poterle scoprire.
Circa mezz’ora dopo, quanto tutti i pettegolezzi sono finiti Wendy sospira e dice:
«La prossima volta aspettami a tornare a casa, è noioso fare la strada da soli»
«Wendy Fisher stai per caso dicendo che ti sono mancato?» la prende in giro Louis con un sorriso sghembo sulle labbra.
«Nope, dico solo che è noioso parlare da sola, senza che ci sia neanche un fantasma, invisibile a tutti tranne che a te, ad ascoltarti» ribatte Wendy facendo scoppiare a ridere Louis.
 

 
 
 
 


Hey ho.
Non mi aspettavate così presto eh? L’unico motivo per cui ho aggiornato oggi è che mi sentivo in colpa visto che l’ultima volta vi ho fatto attendere un mese (o anche di più), comunque d’ora in poi i capitoli dovrebbe essere pubblicati una volta alla settimana.
L’appuntamento con Niall non è andato come sperato, alla fine la sfiga di Wendy è tornata. Cosa ne pensate del rapporto che c’è fra Wendy e Niall e fra Louis e Wendy?
Un nuovo personaggio ha fatto il suo ingresso nella storia: Harry! Vi piace? Si lo so che ne ho parlato poco, ma non preoccupatevi che tornerà presto. Scusate eventuali errori/imprecisioni per quanto riguarda la pesca, ma non sono un’esperta e tutto quello che so l’ho letto su internet :)
Grazie per aver letto, a presto A.
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