Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: jennifer targaryen    04/06/2014    0 recensioni
Alyssa era arrivata finalmente ad Approdo del Re, dove la attendevano le nozze di sua sorella con il nuovo re, di cui lei ne sapeva ben poco. Era sempre stata la pecora nera della famiglia...
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fu un risveglio piacevole per Alyssa: i raggi del sole le illuminavano delicatamente il viso, l’ebbrezza marina le purificava il corpo e l’anima. Si sentiva rilassata, una sensazione che non aveva mai potuto permettersi, soprattutto fuori Altopiano. Ma quella sensazione durò ben poco quando realizzò dove si trovava, non poteva permettersi di abbassare la guardia ad Approdo del Re. Indossò un vestito blu Persia che le ricadeva lungo il corpo molto leggero, una scollatura che le accentuava i seni, ma non cadeva nel volgare. C’erano, lungo la vita, delle decorazioni in oro che abbinò con dei grandi orecchini.
 
Tyrion la stava attendendo nei giardini del palazzo, per fare una passeggiata.
“Sei meravigliosa lady Alyssa.” Disse Tyrion timidamente.
“Grazie. Allora dove mi condurrai oggi?” disse Alyssa girandosi verso di lui e sorridendogli.
“Dovunque tu voglia.” Rispose.
“Lontano da qui.” Alyssa lo guardò e fu come se avessero lo stesso desiderio, di evadere da quel palcoscenico di bugie.
Tyrion le porse la mano e lei gliela prese. La portò in un luogo lontano da occhi indiscreti, vicino al mare.
“Qui potrai dire tutto ciò che vorrai, senza essere uccisa misteriosamente.”
Tyrion la faceva sorridere molto, e ad Alyssa mancava qualcuno che le faceva ritornare il sorriso.
“Allora non sei stato ancora promessa a nessuno? Tua sorella si è data da fare.”
“Beh, diciamo che una delle ragioni per cui sono scappata da Alto Giardino è il matrimonio. Non voglio sposare un uomo che non amo. Voglio avere la completa consapevolezza e scelta di sposare chi desidero. Tu invece?”
“Sai Alyssa, io sono il Folletto. Chi vorrebbe  mai in sposo un nano? E poi preferisco le donne che mi portano piacere, se hai capito cosa intendo.”
“Tyrion, non penso tu ne abbia bisogno, potresti far innamorare chiunque. Sei un uomo davvero virtuoso e divertente. Ti sposerei io. Dopo avrei tre titoli, saremo potenti.” Scoppiarono in una risata e poi calò il silenzio, ma non di quelli imbarazzanti, un silenzio nostalgico, pensieroso, è come se si stessero parlando, ma con la mente e osservando le onde dell’oceano che  si frantumavano contro le rocce.

Era arrivato finalmente il mezzogiorno, l’ora delle grandi nozze. Di solito ai matrimoni ci si veste a seconda dei colori della propria casata, cosa alquanto facile, ma non per Alyssa che avrebbe dovuto scegliere tra i colori verde e giallo dei Tyrell e quelli rosso e nero dei Targaryen.
Quando si presentò al banchetto la maggior parte degli invitati era seduta, che beveva e discuteva felicemente. Quando arrivò si girarono tutti a guardarla, Alyssa vedeva nei loro sguardi un accenno di scandalo: stava indossando un vestito nero e rosso, per una volta avrebbe voluto far uscire la Targaryen che era in sé, che tanto faceva stupire e scandalizzare gli altri e intimorire i nemici.
 
Dopo aver salutato la regina e il re, cercò con gli occhi Tyrion che era seduto dall’altra parte del banchetto, quella dei Lannister. Quando iniziarono ad alzarsi tutti, Alyssa si avvicinò a Tyrion che si stava versando del vino.
“Ti prego dimmi che possiamo andarcene.” Disse bisbigliando Alyssa.
Tyrion con uno sguardo rammaricato le porse un bicchiere di vino che sorseggiò tutto d’un fiato.
“Stanno tutti parlando di te e del tuo, a mio avviso, bellissimo vestito.” Disse Tyrion.
“Lasciali parlare.” Rispose sorseggiando un altro bicchiere di vino.
Arrivò di fronte a loro l’affascinante Oberyn Martell con la donna della volta precedente.
“Lady Alyssa, non vedevo l’ora di rincontrarla. Questa è Ellaria Sand.”  La donna  si presentò a loro e gli porse la mano.
“Lady Ellaria, lei sarebbe la sua compagna?” chiese Alyssa.
“Ah ah ah, no sono una bastarda non c’è bisogno di chiamarmi così. Io e Oberyn siamo, ecco…” non concluse la frase perché continuò Oberyn.
“Lei è la mia amante.” Rispose Oberyn.
Alyssa continuava a non capire cosa fossero davvero quei due insieme. Oberyn congedò Ellaria e fece capire a Tyrion di andarsene.
“Lady Alyssa?” chiese Tyrion, quasi come se non volesse lasciarla nelle mani del perverso e diabolico Oberyn.
Alyssa fece cenno di non preoccuparsi e Tyrion ritornò a sedersi al banchetto. Oberyn la portò nei giardini.
“A cosa devo questa passeggiata?” chiese Alyssa.
“Ad una nuova amicizia.” Oberyn le sorrise, ma Alyssa sapeva che non poteva fidarsi di quell’uomo.
“Non c’era bisogno di portarmi qui per stringere amicizia, principe Oberyn.”
Lui sì fermò e così anche lei.
“Lady Alyssa non deve sentirsi minacciata da me, fidatevi, sarei l’ultima persona di cui doversi preoccupare.”
“Beh, la fiducia si conquista con il tempo.” Risposi.
Lui stava giocherellando con uno stelo, che strappò delicatamente. Era un’orchidea viola. Gliela porse mentre le disse:
“Occhi viola, dolci come la pervinca, affilati come la metista, occhi così tipicamente Targaryen, sono questi occhi che non riesco a dimenticare da quando vi ho visto. E credetemi ne ho viste di donne bellissime, da Dorne a Pentos, ma voi siete una rarità.”
Quelle parole la colpirono, non perché fossero quasi scontate, come se la volesse conquistare, ma lui sembrava pronunciarle con una sincerità e un’ammirazione che Alyssa non aveva mai visto in nessun uomo prima d’ora.
“Principe Oberyn, sono lusingata dalle vostre bellissime parole, ma penso che la vostra compagna non sarebbe lieta di sentire simili cose.”
“Lei è solo la mia amante, potresti diventarlo anche tu, sai le piaci molto.” Il tono stava diventando malizioso.
“Non voglio offenderla, ma non sarò una puttana nei vostri giochi perversi, credetemi se voi mi aveste, non mi vorreste condividere con nessuno.”  Alyssa lo guardò e poi gli voltò le spalle.
“Buona giornata, principe Oberyn.” Disse voltata per poi andarsene.
Lui rimase colpito da quelle parole, quasi fossero una sfida che avrebbe voluto a tutti i costi vincere.














 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: jennifer targaryen