04/06/2014
3 recensioniIn un giorno di pioggia
Capitolo uno
Beacon Hills 17 Giugno 2014
In un giorno di pioggia un ragazzo di diciassette anni si trova nel bosco seduto sopra una roccia.
Sembrava che stesse aspettando qualcosa o forse era qualcuno?
Stava immobile...
Non accorgendosi delle gocce di pioggia che scendevano, per poi scorrere sulla sua pelle.
Chi poteva essere quel ragazzo?
Cosa stava aspettando?
Che cosa o chi doveva venire?
Questo ragazzo, si trovava nella parte più alta della collina, dove si poteva vedere tutta Beacon Hills in tutto il suo splendore.
Pov Stiles
Mi trovavo nella parte più alta del bosco di Beacon Hills.
Ero così immerso nei miei pensieri che non mi ero reso conto della pioggia che scendeva...
Gocce dall'altro che sembravano piccole lacrime di tristezza.
Come quelle che io non riuscivo a sfogare da una settimana.
Si, quella settimana era stata travolgente, con una cascata di tristezza, ma non solo per me, per tutti.
Vi starete chiedendo il perché…
Una mia cara amica, Allison, era morta, assassinata da un Oni.
Scott, Isacc, Lydia, ma soprattutto il padre, eravamo distrutti per la sua perdita.
Era passata anche una settimana da quando avevamo ucciso, anzi distrutto in mille pezzi, come una bambola di porcellana la Nogitsune.
Causandomi una settimana in ospedale dove ero stato in coma.
Oggi mi ero risvegliato qui, nel bosco, seduto su una roccia pensando a tutti i fatti che erano accaduti o che mi fossero stati riferiti durante il mio sonno infinito.
Avevo lottato così tanto per risvegliarmi...
Poi, ad un tratto, avevo sentito la una voce...
La SUA voce.
Il suo tocco nella mia mano.
Il suo calore.
Il suo respiro vicino al mio viso.
Era stato lui ad aiutarmi a risvegliarmi da quel coma da cui non riuscivo a uscire.
Non riuscivo a non pensare a lui, è stato la mia ancora o forse lo era sempre stato.
Non capivo perché ero nel bosco, sotto la pioggia, ancora con il camice ospedaliero, per fortuna il gelo si stava sciogliendo con l'arrivo dell'estate.
Derek, l’ex alpha scorbutico, mi aveva salvato...
Perché lui?
Questa domanda continuava a tormentarmi, ma una piccola parte di me, sapeva il perché.
Dopo tre anni di conoscenza, quello che provo per lui poteva essere amore, ma...
Come era possibile?
Perché lui?
Perché proprio Derek?
Non si può scegliere la persona di cui innamorarsi...
D'amare, è il cuore a farlo.
Non mi accorsi che dietro di me era arrivata una persona che aveva lasciato un sospiro di sollievo nel trovarmi, dopo ore di ricerca.
Derek – " Stiles, sei tu? " –
Stiles – " Sono io, Sourwolf...
Ricordi?
La Nogitsune è morta. " –
Derek – " Ti stavamo cercando da un bel po’...
Perché sei venuto qui?
Eravamo tutti preoccupati. " –
Stiles – " Tu...
Derek, anche tu eri preoccupato? " –
Derek – " Perché mi fai questa domanda? " –
Stiles – " Non rispondere alla mia domanda con un’altra.
Rispondi, per favore. " –
Speravo con tutto il mio cuore che almeno una piccola parte di Derek fosse realmente e molto preoccupato per me...
Da amici, ovviamente.
Anche se io avevo capito di amarlo.
Derek - " Certo che ero preoccupato Stiles, che domande che fai?!
Ricordi? Tu sei la mente del branco, tu unisci tutti noi.
Anche quando siamo divisi o distanti, basta che arrivi tu, Stiles.
Tu piccolo, adorabile, chiacchierone di un ragazzino umano...
Basta la sua sola presenza per farci avvicinare come branco, anzi no...
Come una vera e propria famiglia. " -
Stiles - " Non ti ho mai sentito parlare tanto!
Sai, non riuscivo più a risvegliarmi dal coma...
Sembrava che fosse ancora per la possessione della Nogitsune, ed ho avuto tanta paura, ma poi...
Poi ho sentito la tua mano toccare la mia, la tua voce, si proprio la tua Sourwolf, che mi spronava a svegliarmi.
Ho aperto gli occhi e mi sono trovato nel bosco, sotto la pioggia, anche se non sò il perchè sono quì, ho sperato che mi trovassi. " -
Derek - " Credo che dipenda dal fatto che siamo collegati.
Il rituale che Deaton ha fatto per uccidere la Nogitsune, ci ha legato le anime.
Una parte della tua è dentro di me e viceversa...
Tu non eri cosciente quando l'abbiamo fatto, stavi molto male, ma puoi notare un marchio nel tuo fianco.
Abbiamo preferito fare questo rituale invece che trasformarti, perché nessuno di noi avrebbe voluto perderti.
Io non volevo perderti, sei troppo importante.
Dato il legame delle anime dovuto al rituale è come se tu fossi la mia lupa o il mio compagno.
Noi licantropi non abbiamo distinzioni, è il nostro lupo a scegliere la metà con cui passare la vita insieme.
E, anche se noi due non stiamo insieme, adesso il tuo odore e mischiato al mio.
Questo comprende anche il fatto che ne io ne te potremo stare con un'altra persona, perché il rituale lo impedirebbe.
Mi dispiace così tanto Stiles, ma era l'unico modo per tenerti in vita. - "
Mentre Derek finiva di parlare, mi avvicinai, portandomi di fronte a lui e l'abbracciai.
Non aspettavo che mi ricambiasse e invece, con mia grande sorpresa, mi strinse tra le sue forti e calde braccia, facendomi tremare per il cambio da freddo a caldo e sprigionando altri tipi di brividi a causa del tuo tocco.
Derek – " Ti porto al loft, stai tremando dal freddo e praticamente sei nudo.
Su, andiamo, altrimenti rischi di prendi la febbre " –
Appena entrai nel loft, mio padre si buttò su di me abbracciandomi, seguito da Scott e gli altri.
Dopo di che entrai nel bagno per ripulirmi da tutti quei giorni in cui ero stato fermo a causa del coma.
Notai che la lontananza di Derek, da una stanza all’altra, era alquanto doloroso.
Forse capivo il perché, era a causa del rituale.
Continuai dolorosamente la doccia.
Una volta finito, mi rivestii e fu lì che notai il marchio del rituale che Derek mi aveva accennato.
Era un piccolo Triskele.
Era la dimostrazione che io appartenevo a lui...
Anche se Derek non so sapeva, questo mi scaldava il cuore.
Derek – " Stiles, sento il tuo dolore.
Che cosa succedendo? " –
Stiles – " E come se la lontananza con te mi porta a sentire dolore.
Credo sia una conseguenza del rituale. " –
Derek – " Ne parleremo con Deaton questa sera.
Rimani con me al loft, ti va bene? " –
Stiles – " Va bene.
Sono un po’ stanco, posso distendermi nel tuo letto? " –
Derek – " Certo, devi solo salire le scale e poi la seconda porta a sinistra. "–
Stiles – " Grazie. " –
Derek – " Ti raggiungo tra poco. " –
Dieci minuti dopo.
Derek entrò nella stanza ed io non ero riuscito ad addormentarmi.
Stava per riposarsi nella poltrona vicino alla finestra, quando io gli dissi che poteva sdraiarsi con me nel letto.
Io mi accomodati sul suo petto caldo, prima di sdraiarsi nel letto si era tolto la maglietta ed era rimasto in boxer, come avevo fatto io.
Derek – " Non riesci a dormire? " –
Stiles – " No, credo di aver dormito troppo, anche se sono molto stanco.
Stavo pensando a questi ultimi mesi, alla morte di Alisson...
Non sono potuto andare al suo funerale...
Che razza di amico sono, se non sono neanche andato a darle l’ultimo saluto?!
Mi sento in colpa " –
Derek – " Ti capisco " –
Stiles – " Derek, nel periodo in cui ero in coma, ho capito una cosa importante... " -
Derek – " Che cosa? " –
Stiles – " Ho capito che il mio cuore sarà sempre tormentato da una sola persona.
Credo che mi prenderai per-... " –
Derek – " Stiles...
Si, l’ho so che sei ossessionato da Lydia " –
Stiles – " Hai sbagliato. " –
Derek – " Malia? " –
Stiles – " No. " –
Derek – " Chi allora? " –
Mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai.
Stiles – " Tu Sourwolf. " –
Derek – " Sei innamorato di me? " –
Stiles – " Da, da più di un anno, ormai ne sono sicuro." –
Derek – " Anche io, da sempre. " –
Stiles – " Quando ero posseduto, tu eri la mia ancora. "–
Derek – " E tu la mia...
Ti amo Stiles " –
Stiles – " Anche io Derek, ti amo. " –
Un giorno di pioggia aveva portato due ragazzi ad avvicinarsi.
Erano innamorati.
Erano legati.
Le loro anime erano una cosa sola...
Si completavano.
In un giorno di pioggia.
Fine
Brix Sterek Hale