Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggi: Pansy Parkinson, Harry
Prompt: La solitudine dei numeri primi
Uniti e lontani
Pansy si
appoggiò al bastone e avanzò zoppicando, la
schiena
le dava una serie di fitte. Il vestito nero le ondeggiava intorno al
corpo,
largo tre volte lei. Strinse le labbra fino a farle sbiancare. Gli
zigomi le
premettero contro la pelle del viso. Si piegò, facendo
premere le ossa della
cassa toracica contro il seno piatto.
“Ti tagli di
nuovo?” domandò. Harry si conficcò la
lama nel
braccio, lasciando un segno rossastro tra una serie di strisce candide.
“Oggi
è il giorno in cui mia sorella è
annegata” sussurrò.
Abbassò il capo e sentì la ferita pulsare.
Sentì vomitare e si voltò. Pansy era
piegata in due, si stringeva l’addome con le braccia ossute.
Un getto di vomito
biancastro le colava dalle labbra.
“Smetterò
il giorno in cui tu non penserai più che il cibo
è
puro veleno” farfugliò. Si sdraiò a
faccia in su e ansimò. Pansy si rizzò,
boccheggiò e strinse gli occhi.
“Draco mi ha
piantata. Voleva a tutti i costi quel maledetto
marmocchio! Se fossi stata abbastanza bella non sarebbe
successo” sibilò. La
vista di Harry si annebbiò e le lacrime gli rigarono il viso.
“Se tu non fossi
anoressica avresti ancora le mestruazioni”
biascicò. Chiuse gli occhi e perse i sensi.
“Parla
l’autolesionista del ca**o” sibilò Pansy.