cap.1 || Una nuova avventura.
Sei al serale.
3 semplici parole,direte voi,ma a me hanno cambiato la vita.
Ero ufficialmente al serale di Amici,non potevo crederci.
Il mio sogno si stava per realizzare,alla fine tutti i sacrifici che ho fatto sono serviti a qualcosa.
Dopo quell'esame,in cui Rudy,Carlo e Grazia mi avevano fatto accedere al serale,sarei dovuta andare a casa,prendere le mie cose,e tornare per restare(non sapevo per quanto tempo,forse una settimana o forse fino alla fine del programma).
Così,salutai i miei,la mia famiglia con i lacrimoni,e ripartii.
Mi ero ritirata dalla scuola,per non perdere l'anno che stavo affrontando,quello più importante,quello della maturità.
Non mi piaceva molto studiare,infatti avevo scelto la ragioneria.
Comunque,tornando a noi,arrivata davanti agli studi,indossai la tuta verde,e,insieme ad altri compagni mi avviai verso lo studio,dove sarebbero fatte le squadre.
Entra Maria,chiama il coach dei blu,quel mito di Miguel Bosè,ed Emma,in rappresentanza del nuovo coach dei bianchi,di cui avremmo saputo l'identità solo poco prima del serale.
Luca chiama Deborah per prima.Quella ragazza era una forza,anche se non mi era proprio molto simpatica.Emma sceglie Deborah,Miguel invece no,cedendola quindi all'avversario.
Così un via vai di artisti che si esibiscono,fino ad arrivare a me.
Scesi dal banco,mi alzai e salutai lo studio:presi in mano il microfono e,timidamente,iniziai ad intonare 'Luce' di Elisa,prima,per poi seguire con 'Wrecking Ball' della Cyrus.
Finita l'esibizione,Emma mi cede a Miguel,che mi accoglie benvolentieri in sqaudra.
Ero stata l'ultima,ormai sapevo con chi avrei vissuto quel periodo,con chi avrei condiviso le mie emozioni e con chi avrei invece avuto difficoltà nel legare.
Proprio parlando di 'difficoltà nel legare',il mio problema era Alessio,quello della band della mia squadra,i Dear Jack.
Per carità,loro bravissimi,ma lui proprio non lo sopportavo.Si credeva chissà chi,faceva tanto il figo e invece a me faceva solo urtare i nervi.
Non ci eravamo neanche mai rivolti la parola,prima di quel giorno.
Io stavo parlando con Sara,l'unica ragazza,oltre me,della squadra,anche lei cantante.Ad un certo punto,mi arrivò un cuscino in testa,io mi voltai di scatto e vidi Alessio che rideva come un matto da una parte del divano,mentre Nick dall'altra.
Sospirai,feci per alzarmi per andare a dirgliene quattro,quando invece me lo ritrovo davanti alla faccia.
"Scusa,volevo prende Nick,scusame tanto".
Quel suo accento romano,come il mio,lo amavo troppo però.
Non risposi,mi voltai,presi un cuscino e glielo tirai in faccia ridendo a crepapelle:come potete pensare,quello scontro si trasformò in una spensierata battaglia di cuscini.
Non era proprio male dai.
Nel mentre però,sentii Alessio spingermi,io cadetti sul divano e lui sopra di me.
Denny lo aveva spinto di proposito.Maledetto.
Eravamo entrambi imbarazzatissimi,difatti tutti iniziarono ad urlare:Bacio,bacio,bacio!
I nostri occhi si incrociarono per un istante,poi li alzammo entrambi al cielo come per dire "Che palle questi cori",e ci staccammo.
Proprio in quel momento,arrivò Luca con la cena,e ci mettemmo a mangiare.
Poi mi diressi verso le camere,io stavo con Sara ovviamente.Iniziammo a parlare,quando ad un certo punto Sara mi fa:"Ti piace Alessio,vero?"
Io rimasi immobile per un attimo,ancora in imbarazzo per la scena di prima.
Poi,mi schiarii la voce e risposi fermamente con un classico "No,ma come ti viene in mente?"
"No,così....oggi c'era molta sintonia fra voi due sai"
"Vabbè lasciamo stare,buonanotte va"
"Buonanotte"
Silenzio per due minuti.Silenzio che però fu interrotto dalla voce di Sara che diceva:"Comunque siete carini insieme"
Io le tirai un cuscino e mi rimisi a dormire,o almeno ci provai,con Sara che ridacchiava sotto i baffi.
Suonò la sveglia,l'indomani mattina,ed aprii gli occhi:la mia compagna di stanza non c'era.
"Boh,si sarà già alzata"-pensai.
Così,ancora in pigiama,uscii dalla camera diretta verso la cucina.
Nessuno.
Ad un certo punto,feci per aprire la porta del bagno,quandos sentii una pressione dall'altra parte della porta.
Lasciai la maniglia,e me lo ritrovai davanti.