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Autore: Domithilda    05/06/2014    0 recensioni
Salve! Questa è una storia che avrei dovuto mandare al concorso di scrittura della mia scuola però la musa(?) ispiratrice non si è mostrata al tempo giusto e quindi la posto qui perché quello che è uscito comunque mi piace! Graazie se la leggete >^
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come già detto questa era una storia per un concorso intitolato 'Racconti di Ricerca' però...sono andata un po' fuori tema verso la fine, tanto non dovevo consegnarlo ùwù e non voglio dilungarmi troppo che se state leggendo qui per me è già un onore e non voglio annoiarviiiii!


Il sogno della realtà

 

La realtà che ci circonda è ingrata. Hanno detto “scrivete un racconto di ricerca!” E tutti hanno ubbidito, come brave scimmie ammaestrate. Ma la domanda che mi pongo è “si può davvero chiedere a un artista di fare una determinata cosa?” E la risposta è “Non lo so.” Perché, avanti, ce ne sono di artisti che fanno “arte per commissione” e non altro che dire “arte per soldi, per vivere” ma quel vivere non è poi tanto 'azzeccato' perché le persone, la gente, ha bisogno di denaro, necessita di denaro, non per vivere semplicemente, ma per vivere nel lusso più sfrenato, per comprare l'ultimo cellulare, per il vestito firmato...insomma per cose materiali, per il consumismo, non c'è più vita reale c'è solo il desiderio di stima, di ammirazione, di popolarità.

Insomma, che cos'è la ricerca? La ricerca di come fregare i prof alle verifiche? O quella scientifica, che a volte è più difficile delle ricerche che si può proporre un filosofo, oppure è proprio questa, la ricerca del 'filosofo' quindi la ricerca della conoscenza, la ricerca delle risposte alle domande più antiche dell'uomo “chi sono io? Perché sono qui? Dove devo andare?” a una di queste, a modo mio, ho risposto. “Dove devo andare?” Ecco. Devi semplicemente percorrere la tua via, devi semplicemente uscire di casa, delinearti degli obiettivi, camminare, senza arrovellarti su grattacapi a cui non riesci ad appellare la parla fine, devi andare al lavoro, o a scuola, e se non lo hai non importa, vai e basta, meravigliati per un fiore curiosamente rosso, per una via assolata, per una nuvola dalla forma strana...ho detto 'strana' ma forse non avrei dovuto utilizzare un termine così ampio. Potrei scrivere pagine e pagine solo su questa breve parola perché il suo significato è infinito, è dannatamente universale, gigante, inimmaginabile, è una parola di sole 5lettere eppure è la parola che ha più significati contrastanti, perché in realtà questa parola non esiste. È un'idea irreale, irrazionale, un pensiero fra mille, perché infondo è strano ciò che noi riteniamo diverso dalle nostre abitudini...ma come ho già detto potrei scrivere fin troppi libri su questo termine perché racchiude uno dei concetti che mi affascinano di più a questo mondo. Ma ritorniamo al nostro amato discorso sulla ricerca. Tutti noi, tutti gli umani, tutte le persone, gli animali, l'universo è in cerca di qualcosa, qualcosa di astratto, o forse di concreto, non importa, perché tutti abbiamo la frenesia della ricerca, è una costante, è una prigione, è una droga, una droga irresistibile, è come la ragnatela del ragno più famelico a questo mondo, più cerchi di districare i tuoi arti e più lui ti incatena a sé, ti imprigiona, ma infondo siamo questo: prigionieri. Prigionieri di un mondo che vorremmo cambiare, ma impossibile da modificare, catene invisibili ci trattengono sulle fredde pietre della buia prigione, ritirati nell'angolo più remoto, più buio, gli occhi sono serrati, le orecchie sono tese, ascoltano il fischio del silenzio, scandito da una goccia d'acqua che cade ritmicamente dall'umido soffitto al gelido pavimento, rendendo l'ambiente più agghiacciante di quanto non sia già. Potreste pensare che ho una visione del mondo pessimistica...forse avete ragione, o forse no. Forse noi viviamo in un sogno, quello che ci circonda, le persone, la vita, le piante, tutto ciò è solo un'illusione, un sogno, è per questo che non sappiamo chi siamo, perché in un sogno puoi essere chiunque, la principessa in pericolo o il drago cattivo, non hai bisogno d un ruolo fisso, quindi è tutto mobile, puoi alzarti una mattina, e decidere che diventerai il numero uno della classe, puoi riuscirci, non è impossibile, quindi chi dice che questo non possa essere un sogno? Infondo non lo sappiamo, né io né te. Quindi la morte non è quello che pensiamo, tutti noi crediamo che la morte sia un sonno profondo, in cui noi cadiamo quando è giunta la nostra ora, non ci sveglieremo più, riposeremo per l'eternità, sfiancati dalla sofferenza della vita potremo finalmente riposarci, ma, in realtà, la morte è il vero risveglio. Spalancheremo i nostri occhi vacui, li avevamo tenuti serrati per tutto questo tempo, in effetti a volte ci bruciavano, ma pensavamo fosse stanchezza. Li riapriremo e ci accorgeremo del buio che ci circonda, della cella, udiremo lo straziante lamento delle catene cigolanti, strisciate sulle pietre, colmeremo le nostre orecchie delle roche lamentele, disperate e al contempo rassegnate dei nostri simili, le faremo nostre e ci uniremo a quel concerto macabro, raccapricciante, eppure di una bellezza perversa...ci sentiremo soli ma a un certo punto guarderemo intorno, oltre la linea di confine che ci eravamo imposti, osserveremo dal nostro angolo angusto e rabbuiato ciò che ci circonda, e scopriremo che nella nostra cella, che pensavamo vuota, ci sono altri occhi, galleggiano nel vuoto, vacui come i nostri, sono collocati a dei visi, somigliano a me...sorridono, noi non siamo soli, ci sono tutti quelli che si sono svegliati, come me, e accanto ce ne sono altri che tentano di sfuggire dalla realtà per rifugiarsi nel sogno, i loro occhi sono serrati, i pugni stretti sulle gambe rannicchiate, emozioni contrastanti si leggono sulle crepe delle loro fronti, e noi li guardiamo, li guardiamo curiosi, ci ricordiamo di quando sognavamo, e rimaniamo nel silenzio scandito dai lamenti, dai gemiti e dalla goccia d'acqua che spietatamente s'infrange sulle pietre del nostro mondo, il sogno della realtà.

*Angolo autrucee :3*
Spero vi sia piaciuto! Vi ringrazio di cuore se siete arrivati infondo...inoltre se avete tantissima voglia e nulla di meglio da fare...potete lasciare un commento su come vi è sembrata? Perché è la prima volta che scrivo una cosa del genere e sono agitata...^^" 

  
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