E se chiudi gli occhi mi vedrai
-Fra, ma tu ci credi nel destino?
- A volte si. E tu?
- Secondo me niente accade per caso…quindi si, direi di si. Ehm, aspetta, e quando è che avresti creduto nel destino?
- Beh, per esempio il giorno che ci siamo conosciuti, o meglio, il giorno in cui io ti ho vista per la prima volta. Te lo ricordi?
- Si, perfettamente. E come dimenticare quella terribile indigestione di pizza surgelata!
- Vabbè, ma a parte la pizza…
- A parte la pizza mi ricordo che da quella serata ho iniziato a frequentare un rompi palle allucinante -sorride-
- E chi sarebbe questo rompi?
- Dai, stavo solo scherzando. E tu invece? Tu chi hai conosciuto quella sera?
- Mi ricordo solo della dolcissima ragazza seduta di fronte a me…Non avevo occhi né orecchie per nessun altro –ride- Pensi che ognuno di noi lasci una traccia nelle persone che frequentiamo?
- Le vedi?
- Cosa?
- Quell’albero in fondo alla strada. Tra le foglie si può intravedere una piccola stradina alla fine della quale ci sono due sedie. Le vedi?
- Veramente no. In che direzione sono?
- Forse se chiudi gli occhi le riesci a vedere meglio.
- Ah! Si, le vedo.
- Su quelle siedono le due persone per cui io ci sarò…Sempre…
- Ma sono vuote…
- No, guarda bene. Su una siede il mio migliore amico.
- E sull’altra?
- Beh, sull’altra c’è una persona davvero molto speciale per me…una persona che per la prima volta mi ha fatta sentire importante per qualcuno, che mi ha resa felice anche se solo per un istante. Però ora non può stare seduta lì.
- E perché?
- Perché in questo momento è qui, seduta accanto a me...