Serie TV > Hart of Dixie
Ricorda la storia  |      
Autore: __Sabotage    05/06/2014    1 recensioni
Quella volta che Zoe Hart ha detto 'ti amo' a Wade Kinsella e lui è quasi andato a letto con Lemon.
| AU-ish. | | ZADE fluff & LEMONADE friendship | |Context: Lemon e Wade sono ancora co-proprietari del Rammer Jammer, Lavon e A.B. stanno ancora insieme, Zoe si è dichiarata di fronte a tutta la città e Wade doveva partire per Atlanta ma decide di rimanere. |
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Tucker, Lemon Breeland, Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando sua madre, tanti anni prima, le aveva promesso che avrebbe fatto grandi cose nella vita, Lemon Breeland non si sarebbe mai aspettata di trovarsi a tarda sera, al Rammer Jammer, circondata da uomini del Sud mezzi ubriachi.
“Che ne dici di mettere un po’ più di Lemon nel mio prossimo drink?” Soprattutto non si aspettava questo. C’era da riconoscere, però, che Meatball era tenace. Stava raggiungendo il suo centesimo no, quando Wade Kinsella, suo co-proprietario si fece avanti.
“Forza amico, vuoi davvero toccare il fondo in questo modo? Cento no da una ragazza sono tanti.” Affermò Wade, togliendogli il bicchiere semivuoto da sotto il naso, era ora che se ne tornasse a casa e anche loro erano parecchio stanchi,  in più ci voleva qualche ora per ripulire il locale.
“Ehi, non l’avevo ancora finito!” Grugnì Meatball, per poi scivolare giù dallo sgabello e barcollare fuori dal locale.
“Grazie.” Sorrise Lemon riconoscente, sedendosi stanca su una sedia dietro il bancone.
“Non te la prendere troppo, sai che Meatball quando beve è un po’… eccentrico.” Wade cercò attentamente le parole giuste da dire ma non c’erano molte scusanti per il comportamento del suo amico.
“E quando non beve?” Lemon alzò un sopracciglio. “Non è quello, cioè in parte… non è così che avevo immaginato la mia vita.” Sospirò.
“La vita è imprevedibile e poi non è tanto male, hai il co-proprietario migliore del mondo.” Wade ammiccò, strappandole un sorriso.
“Già, non avrei mai immaginato di dirlo ma tu sei l’unico di cui mi posso fidare. Tutti gli uomini sono degli stronzi, tutti. Tranne te Wade.”
Ricevere un complimento da Lemon Breeland era come vedere la neve ad agosto. Un evento straordinario e strano allo stesso tempo. E poteva sentire gli ingranaggi del suo cervello ruotare meccanicamente e non era mai una buona cosa.
“Oh beh, non sono perfetto, lo sanno tutti…” Non era nella sua natura accettare i complimenti e poi preferiva andarci cauto con Lemon dato che non aveva idea di dove stava andando a parare. O meglio un’idea ce l’aveva ma era del tutto folle e impossibile. Non poteva essere quello.
“No dico davvero. Guarda gli uomini della mia vita, George mi ha lasciata all’altare, Lavon è felicemente impegnato con la mia migliore amica, solo tu non mi hai mai abbandonata in tutti questi  anni, forse…”
L’aria sognante di Lemon venne interrotta bruscamente da Wade. “No Lemon, fermati. Spero che questa conversazione prenda una piega diversa perché ciò che stai dicendo è davvero da pazzi.” Non voleva offenderla, era la sua migliore amica e voleva che le cose rimanessero così com’erano. Stava cercando di rimanere fuori dai drammi amorosi per un po’.
“Non ti illudere, non mi importa niente dei tuoi addominali.” Replicò secca lasciando Wade accigliato, bugiarda,  erano una delle sue migliori qualità. “Però dicono che mandare avanti un’attività sia più difficile di mandare avanti un matrimonio e noi ce la stiamo cavando benissimo!”
“Matrimonio? Lemon, credo che tu abbia bevuto troppo per stasera, che ne dici se ti riaccompagno a casa?” La prese per un braccio, tentando di farla ragionare.
“Oddio voi uomini siete tutti uguali, appena sentite la parola matrimonio ve la fate sotto. Non intendevo dire che voglio sposarti ma fare un tentativo, alla fine cos’abbiamo da perdere? E faresti diventare matta Zoe Hart ancora di più di quanto già non lo sia dopo che non hai mostrato alcuna reazione dopo il suo discorso.” Un sorriso furbo comparve sul volto di Lemon.
“Non è che le sue parole non mi abbiano colpito ma perché ora? Proprio quando stavo per partire? Lei è così, vuole sempre ciò che non può avere. Prima con George e ora con me perché temeva di perdermi per sempre ma ora che resto sono sicuro che non le importi più nulla, nonostante abbia detto il contrario.” Non aveva paura di mostrarsi vulnerabile di fronte a Lemon, lei era l’unica in grado di capirlo e di dargli i giusti consigli e non voleva che questo cambiasse. Stava cercando di capire cosa volesse realmente. Cioè era ovvio che volesse stare con Zoe, provava qualcosa di molto profondo nei suoi confronti ed era proprio per quello che aveva paura di esporsi di nuovo.
“E allora dalle qualcosa che non può avere. Se dovessi cambiare idea, sai dove trovarmi.” Lemon gli scoccò un bacio umidiccio sulla guancia, si slacciò il suo grembiule e uscì da dietro il bancone con un equilibrio precario. Aveva decisamente bevuto troppo. Non che potesse biasimarla, Meatball era difficile da sopportare.
Tornando a casa dal lavoro, per Wade era impossibile non lanciare uno sguardo all’altra sponda del laghetto dove si trovava la rimessa. Le luci erano accese, quindi Zoe era ancora sveglia. Non era da lei a meno che non avesse ospiti. Stava per rientrare quando la cristallina risata di Zoe arrivò alle sue orecchie.
Con il silenzio circostante, era facile udire cosa stesse succedendo e un’altra voce che conosceva bene giunse alle sue orecchie. Quella di George Tucker.
Era davvero incredibile, evidentemente la competizione non aveva fine. Non che stessero facendo nulla di male ma il semplice fatto di vederla insieme a lui gli mandava il sangue al cervello.
“Al diavolo.” Pensò, prima di rivolgere un altro sguardo ai due e ritornare su suoi passi, lasciandosi la porta di casa alle spalle.
Appena giunta a casa, Lemon si era spalmata sul divano e non aveva più avuto la forza di rialzarsi. Forse aveva davvero bevuto un po’ troppo, però cosa potevano pretendere? Lavorava in un bar pieno di ubriaconi. E la proposta che aveva fatto a Wade non era così da pazzi, cioè se l’avesse fatta qualche anno fa tutti si sarebbero messi le mani nei capelli ma ora aveva bisogno di uno sbocco in più, oltre le birre scadenti che vendevano al Rammer Jammer.
La sua vita era talmente un disastro che cercava di aggrapparsi a tutti i costi all’unica persona che non le aveva mai voltato le spalle, era così sbagliato?
Con quei pensieri che le frullavano in testa e un’emicrania sempre più martellante non si era nemmeno accorta che qualcuno stava bussando alla porta. Quando i colpi si fecero più frequenti, si decise ad andare ad aprire e venne travolta da Wade, come da un uragano.
Non era esattamente come se l’era immaginato, Wade era passionale ma un po’ troppo per i suoi gusti, amava la delicatezza e i baci sussurrati e sebbene lui fosse un grande esperto, non erano proprio il suo genere.
“Wade…”
“Mi dispiace, non posso…” Aveva avvertito anche lui l’innaturalità della cosa. Lemon era bellissima e molto intelligente e in un altro universo avrebbe potuto benissimo formare una grande coppia, ma in quel momento era semplicemente sbagliato.
“Lo so, è stato un errore. Mi dispiace.” Sospirò affranta, tornando a sedersi sul divano.
“So che è stupido però io… non voglio ferirla. Nonostante non sia più mia.” Dimenticarla sarebbe stata la cosa più difficile della sua vita e forse un giorno avrebbe potuto stare con qualcuno senza pensare a lei ogni secondo ma quello non era ancora il caso.
“Che intendi dire?” Lemon corrugò le sopracciglia.
“L’ho vista con George quando stavo tornando a casa. Forse questo è il loro momento.”
“Hanno potuto avere il loro momento, quando sono stata lasciata all’altare. E invece continuano a inseguirsi come gatto e topo.”
“E noi a seguire loro.” Annuì Wade amaramente.
“Io non sono più innamorata di George.” Affermò Lemon, con una strana nota difensiva nella sua voce.
“Lemon.” Wade alzò un sopracciglio.
“Wade.” Lo imitò, fissandolo negli occhi.
“Lemon, non sono cieco, ho notato come lo guardi. E che gli lasci sempre il pezzo di torta più grande.” Wade sorrise strappandole una risata. “Quindi è di questo che si tratta, la tua folle caccia a un fidanzato. Non riesci a toglierti dalla testa Tucker.”
“Quindici anni sono difficili da dimenticare.” Ammise finalmente roteando gli occhi.
“Non è detto che tu debba dimenticarli, sei sicura al 100% che lui li abbia dimenticati? E in ogni caso non hai bisogno di appoggiarti per forza a un uomo, sei la persona più forte e indipendente che conosco. Quando ti metti in testa qualcosa, che cascasse il mondo se non riesci a raggiungere il tuo obiettivo. Sei una forza della natura e non dovresti sprecare il tuo tempo dietro persone che non ti apprezzano.”
“Da quando sei diventato un romanticone?” Domandò Lemon retorica stuzzicandolo.
“Da quando la mia migliore amica ha deciso portarmi a letto.” Ribatté divertito, mantenendo un tono scherzoso.
“Prometti che non parleremo mai più di questa serata!” Lemon scoppiò a ridere coprendosi imbarazzata il volto con le mani.
“Del fatto che tu voglia portarmi a letto?”
“Del fatto che sei un romanticone. Se non baciassi così male, saresti l’uomo perfetto!”
“Ehi!” Esclamò Wade ferito nell’orgoglio, iniziando a fare il solletico a Lemon.
Dopo aver chiarito definitivamente di non poter essere assolutamente nulla più che semplici amici, Wade fece ritorno a casa.
Stava tastando le tasche alla ricerca delle chiavi quando una figura familiare seduta sul patio attirò la sua attenzione.
“Ehi Wade.” La ragazza si alzò di scatto facendo un passo verso di lui.
“Zoe.” Rimase pietrificato alla sua vista, non si aspettava di vederla a quell’ora, soprattutto sulla sua porta di casa.
“Scusa l’ora tarda, non vorrei sembrarti una stalker, è che ho davvero bisogno di parlarti e non ti ho visto in casa e così ti ho aspettato però se vuoi possiamo parlare domani…” Quando era nervosa parlava sempre in modo concitato perché aveva troppe cose da dire e poco tempo per elaborarle ma Wade la trovava comunque adorabile nonostante fosse una cosa estremamente fastidiosa per qualsiasi persona normale.
“Non ti preoccupare, dimmi tutto.” Sorrise, facendole segno di sedersi su un gradino accanto a lui.
“Okay allora, volevo dirti che ti lascerò il tuo spazio se vorrai…” Cominciò, facendo un lungo respiro.
“Zoe, non ti preoccupare. Se vuoi uscire con George puoi farlo senza problemi, nessun rancore.” La interruppe, lasciando la ragazza a bocca aperta.
“George? Cosa c’entra… oh aspetta, l’hai visto uscire da casa mia?” Domandò, collegando pian piano tutti i pezzi del puzzle.
“Non ti preoccupare davvero…”
“Wade! Sto cercando di farti una dichiarazione romantica, ci ho messo ore per trovare le parole giuste da dirti, altre ore per imparare a memoria cosa dirti senza impappinarmi o andare nel panico, quindi ora mi lascerai finire!” Esclamò stizzita, molto romantico Zoe, complimenti. Notando l’espressione confusa e un po’ orgogliosa del ragazzo andò avanti. “Ho dovuto chiamare George  perché stavo impazzendo. A.B. e Lavon erano impegnati e non sapevo chi altro chiamare ed è stato alquanto bizzarro ma George ha saputo aiutarmi, anche perché lui è nella stessa situazione con Lemon.”
“Lemon?”
“E’ andato a lottare per lei.” Spiegò sorridendo. “Il che mi ricorda che io dovrei lottare per te. So che hai detto di non volere altro dramma nella tua vita e capisco di essere una spina nel fianco e di essere difficile da gestire ma ho passato le ultime ore a disperarmi e ora ho il cuore in gola perché ho paura che tu possa dirmi di no e se vuoi qualche altra prova del fatto che ti amo puoi sentire le mie ginocchia che stanno tremando nonostante sia seduta perché potrei diventare davvero insopportabile e disperata se tu mi dicessi di no, cioè nessuno mi parlerebbe più…”
“Rallenta un attimo, Doc.” Le disse sorridendo dopo averla baciata, doveva fermare in qualche modo quella cascata di parole.
“Sono seriamente a corto di ossigeno.” Esclamò Zoe facendo scoppiare Wade in una risata.
“Avrei voluto sentire la tua dichiarazione per intero ma probabilmente non ci saresti arrivata viva.”
“In realtà l’ho un po’ incasinata, posso rifarla?” Chiese Zoe sorridendo ottenendo un bacio come risposta, che in realtà voleva metterla a tacere.
 “Allora, in realtà iniziava con Wade Kinsella, so che hai detto di volere il tuo spazio…”
“Wow, George Tucker ti ha aiutato a produrre questo?” La interruppe nuovamente con un bacio.
“Sai, forse è meglio che ti mostri praticamente ciò a parole non riesco dire…” Propose con uno sguardo furbo negli occhi.
“Credo che sia un’ottima idea, Doc, la migliore che tu abbia mai avuto.” 

JULS.
Capitemi, io sono così, non sono in grado di finire ff, quando l'ispirazione mi passa, credo che sia persa per sempre. E poi dopo il finale che abbiamo ricevuto, non credo ci sia altro da dire.
By the way, parlando di questa cosa, non chiedetemi cosa io abbia bevuto, è davvero una cosa stupida, solo che credo che i Lemonade sia l'amicizia più bella di HoD e mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se uno dei due si fosse preso una sbandata per l'altro e... ecco a voi. Ovviamente non poteva mancare il fluff Zade a palate, sono troppo belli.
Non ha molto senso però spero che vi sia piaciuta e che vi abbia strappato un sorriso :)
Un bacio, a presto
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hart of Dixie / Vai alla pagina dell'autore: __Sabotage