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Autore: fireproof__    05/06/2014    5 recensioni
Draco Malfoy e Hermione Granger.
Nessuno l'avrebbe mai creduto, eppure, dal quinto anno sono migliori amici.
Ma se uno dei due si innamorasse? Cosa succederebbe?
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Contesto generale/vago
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Questa Fan Fiction tiene conto solo fino al quarto libro.
Quindi Silente, Sirius, Fred, Edvige e tutti gli altri sono vivi e vegeti, ma il racconto è ambientato al settimo anno. 
Vi ricordo che i personaggi e i luoghi non lo ho inventati io (e direi!) ma (mamma) J.K. Rowling.
Se vi piace, lasciate una recensione al fondo, mi farebbe molto piacere!
Okay, ho finito di stressarvi, buona lettura.
Un bacio,
Chiara.

Tutti ad Hogwarts lo sapevano, infatti, ormai solo pochi li prendevano in 
considerazione.
Lui era sempre il donniaiolo che tutte le ragazze sognavano, e lei la so-tutto-
io.
La notizia aveva fatto un tale scalpore, tre anni prima, che dopo poco non ce 
la facevano già più.
Sì, perchè non è normale vedere una Grifondoro abbracciare un Serpeverde.
Ma non erano fidanzati, come molti deficienti pensavano, erano solo migliori 
amici.
Hermione Granger e Draco Malfoy.

Quella mattina pioveva come le precedenti, ad Hogwarts. 
E' sabato, pensò Hermione Granger, prima di alzarsi.
Era solo novembre, e i suoi amici già non ne potevano più. E  non poteva 
dargli torto! 
La McGranitt li riempiva di compiti, tanto che spesso rimanevano alzati fino a 
tardi in Sala Comune, e passavano la maggior parte dei pomeriggi
in biblioteca per fare i tema assegnati da Piton. 
Si alzò, stropicciandosi gli occhi per poi entrare in bagno, dove ci rimase 
almeno tre quarti d'ora, prima di vestirsi e avviarsi nella Sala Comune dei 
Grifondoro.
"Hermione!" 
Si voltò di scatto, e si ritrovò Ginny, sorridente come sempre, venirle 
incontro.
"Ciao rossa!" la salutò lei, prima di imprigionarla in un abbraccio.
Presero posto sulle poltrone rosse e iniziarono a chiaccherare del più e del
meno.
"Comunque, con Harry?" chiese la riccia, sapendo quanto la sua migliore amica 
amava il suo fidanzato.
"Benissimo" e il suo sorriso aumentò ancora di più, se possibile. Erano una 
coppia semplicemente perfetta, ecco.
Parlarono ancora qualche minuto, prima che due mani coprirono gli occhi di 
Hermione.
Sorrise.
Solo Lui, aveva quel maledettissimo profumo.
Sentì Ginny boffonchiare qualcosa, e poi capì che era andata via. 
"Draco, so che sei tu" sussurrò lei, prima di scoppiare a ridere.
Con aria scocciata, il Serpeverde si sedette vicino alla ragazza, e le 
circondò le spalle con un braccio.
"Che si fa oggi?" chiese, prima di lasciarle un bacio sulla guancia.
"Non so" rispose lei, "però oggi voglio stare anche con Harry, Ron e Ginny"
La faccia del biondo cambiò visibilmente, era disgustato.
Hermione Granger era la sua migliore amica dal quinto anno, e meno male, si 
ritrovò a pensare, ma era sempre stata fedele anche ai suoi amichetti
Grifondoro.
"Va bene... Allora ci vediamo 'sta sera?" chiese speranzoso.
"Ma non ho detto che non voglio stare con te, oggi. Non e che potresti..." 
Draco non le fece finire la frase, urlò un "NO!" che fece girare un paio di 
ragazzi del terzo anno che stavano finendo i compiti su un tavolo lì vicino.
"Se è quello che penso io, Hermione, poi pure scordartelo!" 
E infatti, quello che stava pensando la ragazza era lo stesso pensiero del 
Serpeverde.
"Dai, Draco! Fallo per me! Che cosa ti costa passare una giornata con me, 
Harry, Ron e Ginny?" chiese.
Sicuramente dieci minuti dopo, se non prima, si sarebbe pentito. 
Avrebbe scritto un bigliettino d'addio e si sarebbe scagliato contro un Avada 
Kedavra. 
Ma in quel momento non avrebbe resistito a tanta tenerezza.
"Okay... Hai vinto" sussurrò, prima di essere invaso di baci dalla sua 
migliore amica.
"Hey, frena Mezzosangue! Sono sempre un Malfoy, non puoi baciarmi così, in 
pubblico! Mi consumi!"
La ragazza scoppiò a ridere. E lui si ritrovò a pensare quanto fosse perfetta, 
la sua risata.
"Allora, ci troviamo tra mezz'ora in Sala Grande, okay?" chiese dieci minuti 
dopo, Hermione.
"Perfetto, a dopo 'Mione" ripose lui, lasciandole un bacio casto sulle labbra, 
facendo salire la rabbia alle ragazze presenti nella stanza.
Ma per lei non era niente, almeno, era uno dei soliti baci che si scambiavano.
Canticchiando una canzone Babbana, si avviò nella sua camera, dove poco dopo 
la raggiunse anche Ginny.

***

Non capiva più nulla. 
Era da più di dieci minuti sotto la doccia, e poco dopo sarebbe dovuto andare 
in Sala Grande per stare con Hermione e gli altri tre sfigati.
Ma non pensava a tutte le battute più cattive da rifilare a Potter e Weasley, 
ma alla Sua risata.
Ma era stata così cristallina, perfetta. O forse, non l'aveva mai ascoltata 
veramente. 
L'immagine dei suoi occhi apparve nella sua testa, sorrise a tale visione.
Dopo un paio di minuti, decise di uscire dalla doccia. Si passò un paio di 
volte l'asciugamano tra i capelli biondissimi e poi si avviò verso l'armadio.
Prese un paio di jeans neri, una camicia e il mantello e uscì.
Arrivato in Sala Grande vide subito la riccia. Si avvicinò e solo in quel 
momento si accorse che uno stupido Tassorosso stava flirtando con la Sua 
Mezzosangue.
In pochi passi li raggiunse, e appena il ragazzo si girò verso Draco, lui gli 
disse "Evapora. Lei è mia." 
Lui l'aveva guardato confuso, e anche la ragazza, ma non potè notarlo.
"C-cosa scusa?" chiese il ragazzo, ancora intontito dalle parole del biondo.
"Proprietà privata. Chiaro? E ora vai a provarci con qualcun'altra." 
Il Tassorosso sembrava offesso dalle parole uscite dalla bocca del Principe 
delle Serpi, e dopo aver sorriso ad Herimone se ne andò.
"Draco..?!" lo richiamò lei.
Finalmente lui potè guardarla, con le braccia incrociate sotto il seno, e la 
faccia incazzata. Perfetto, pensò.
"Sì, Granger?" chiese lui facendo finta di nulla.
"Perchè. L'hai. Fatto. Era. Figo."
Scandì le parole per bene, e questo aumentava la rabbia dentro lei.
"Perchè mi andava. E poi hai un migliore amico molto più bello" ripose lui, 
con il suo solito ghigno. 
"Fanculo" sussurrò lei, prima di correre incontro ad Harry che stava arrivando 
con Ginny.
"Herm!" esclamò Potter, avvolgendola in un abbraccio, e baciandola su entrambe 
le guance.
"Ma Ron?" chiese lei, dopo aver baciato e abbracciato anche Ginny.
"Ecco... Ha deciso di stare con Lavanda e noi..." provò a spiegarsi Harry, ma 
lei lo bloccò.
"Lascia stare, Harry. Stai pure con la tua fidanzata, è da tanto che non state 
soli. Io andrò in biblioteca a finire il compito di Difesa Contro Le Arti
Oscure. A dopo" e detto questo, lo abbracciò di nuovo, e fece per andarsene 
quando lui la richiamò.
"Si?" chiese lei.
"Sei la migliore amica del mondo" sorrise lui.
"Anche tu, Harry. A dopo, ciao Ginny!" 
Li salutò un ultima volta e poi a passo spedito si diresse verso la 
biblioteca.
"Granger?" 
Si sentì chiamare, ma conoscendo già la persona a cui apparteneva quella voce, 
non si scompose e continuò il suo percorso.
"Hermione, ti vuoi fermare?" 
Draco le teneva un braccio, e lei si dovette fermare.
"Cosa vuoi?" chiese con uno sguardo freddo.
Non era mai stato così tanto protettivo, e certamente non era suo padre, 
sapeva benissimo badare a se stessa.
Era da tempo che non usciva con un ragazzo, e quello era intelligente, 
simpatico e bello.
"Come cosa voglio?! Dovevamo uscire!" urlò lui, il suo solito tono freddo.
"Perchè l'hai mandato via? Non esco con qualcuno da almeno tre mesi, e invece 
tu ti scopi mezza popolazione femminile di Hogwarts, ogni sera 
una ragazza diversa, io ti ho mai detto qualcosa? No, accetto le tue scelte. 
Ma ora, accetta anche le mie. So badare a me stessa!"
Si liberò dalle presa del Serpeverde, e si avviò di nuovo verso la biblioteca.
Lui non la seguì, ma passò tutto il giorno a pensare alle parole della sua 
migliore amica.
Aveva saltato pranzo, non aveva fame.
Perchè non l'aveva lasciata uscire con quel tizio? 
Perchè era stato così protettivo?
Aveva ragione, si portava a letto ogni sera una ragazza diversa, ma perchè 
dette da lei sembravano così cattive? Così reali?
Perchè quando Potter le aveva detto -sei la miglior amica del mondo- si è 
sentito quasi, geloso?
Non sapeva come ripondere, così, come faceva tutte le volte che voleva,
acchiappò una ragazza del sesto anno e fecero sesso.
La ragazza era uscita da poco dalla sua stanza da Prefetto, ma perchè non 
riusciva a non pensare a Hermione?
Prese una bevanda alcolica, del quale non guardò neanche il nome, dalla sua 
riserva personale e se la scolò in poco tempo.
Lasciò che tutte le domande e tutti i pensieri sulla sua migliore amica 
scivolassero via insieme a quel liquido abbastanza forte da fargli dimenticare
tutto.

***

Hermione Granger era in biblioteca da quella mattina, dalla litigata con Draco 
Malfoy. 
E nonostante tutti pensieri che aveva per la testa, riuscì a finire tutti i 
compiti assegnati per lunedì.
Si alzò, mettendo tutte le pergamene e le piume usate nella borsa, per poi 
avviarsi tra quelli scaffalali un po' ammuffiti e visibilmente vecchi.
Prese un libro, che aveva già letto l'estate scorsa, e riniziò a leggerlo. 
Aveva letto circa una trentina di pagine, quando Blaise Zabini venne verso di 
lei,
sorridente.
"Ehi Granger!" la salutò lui, lasciandole un lieve bacio sulla guancia.
"Ciao Blaise, cosa ti porta qui?" chiese lei, chiudendo il libro.
"Draco si è ubriacato, non è che gli potresti fare compagnia?"
Lei lo guardò confusa, "Perchè non puoi fargliela tu?"
"Ho un appuntamento..." bisbigliò.
"Oh" fu la riposta della Grifondoro.
"Comunque, ci vai? Per favore..." 
Contò fino a 10, prima di ripondere.
"Va bene, ci vado" disse alla fine, sbuffando.
"Grazie, grazie, grazie!" l'abbracciò e poco dopo si ritrovò dentro la Sala 
Comune dei Serpeverde.
L'aveva già vista, ogni tanto andava giù da Draco, e così anche gli altri non 
parvero stupiti, quando la videro attraversare la Sala per poi avviarsi verso
la camera da Prefetto di Malfoy.
Bussò due volte, prima di sentire la voce del biondo dall'altra parte della 
porta dire "Avanti!"
Aspetto alcuni secondi, prima di abbassare la maniglia ed entrare.
La scena che aveva davanti, non era sicuramente una delle migliori.
Draco aveva la camicia blu aperta, i pantaloni erano stati scaraventati 
dall'altra parte del letto. I capelli biondi erano parecchio arruffati, e due
bottiglie
di chissà quale alcoolico erano sul tavolo contro il muro.
"Hermione!" urlò lui, con un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Draco, vieni, andiamo in bagno" rispose lei con tenerezza, prendendolo per un 
braccio.
Lui la guardò per un po', e poi col suo stupido ghigno disse: "Andiamo a 
scopare?"
Hermione non si scompose, sapeva benissimo che era sotto gli effetti della 
bevanda che aveva bevuto qualche ora prima. 
"Sì, andiamo a scopare, eh Malfoy?" le rispose lei, stando al gioco. 
Considerando che se gli avesse detto che gli doveva solo sciaquare la faccia, 
mettergli un pantalone e spedirlo a letto, non si sarebbe schiodato da lì.
Il Serpeverde si alzò, barcollò un attimo e poi si aggrappò alla maniglia 
della porta del bagno della sua camela da Prefetto. 
La Granger gli sciaquò la faccia lentamente, cercando di svegliarlo quel poco 
che bastava per fargli mettere un paio di pantaloni.
"Allora, dove lo vuoi fare, riccia?" Chiese lui, dopo un po'. Aveva un 
'espressione maliziosa in viso, ma sembrava più una smorfia venuta male.
Hermione rise.
"Dai, andiamo di là che ti metto un pantalone"
Scosse la testa un paio di volte, ma poi si accorse che gli faceva male e così 
si fece trasportare dalla ragazza.
Lei aprì l'armadio che c'era a fianco al letto, e ne estrasse un pantalone 
della tuta che gli aveva regalato per il suo compleanno, che non aveva usato
mai perchè "Era una cosa da Babbani" così aveva detto Draco.
Glieli infilò, e poi lo mise sotto le coperte. Si stava dirigendo verso la 
porta, per andarsene quando la richiamò.
"Hermione?" disse lui.
"Dimmi" 
"Rimani qui? Puoi dormire un po' con me?" disse lui, prima di battere due 
volte la mano sull'altra parte del letto, come un invito.
"Arrivo" sospirò lei.
Si tolse le calze e la felpa, e si mise vicino al suo migliore amico, che la 
abbracciò da dietro.
Si stava addormentando quando lui sussurrò qualcosa, che nessuno avrebbe 
sentito, ma lei si.
Perchè Draco sussurrò "Sei bellissima, 'Mione".
  
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