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Autore: Letsneko_chan    05/06/2014    3 recensioni
-Punto primo, è astronomia.
Punto due, la luna non è la sola ad avere una faccia nascosta.-
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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-Papà, cos'è quella cosa lassù?-
-È la luna, Rin.-
-E cos'è la luna?-
-Come posso spiegartelo? Ecco, è il satellite della terra...-
-È cos'è un satellite?-
L'uomo scompigliò i capelli della figlia: lo aveva sempre detto che Rin era una bambina curiosa.
-Immaginala così: è la sorella della terra.-
-Come me e Len?-
-Sì, come voi due.-



-Rin, io ti devo parlare!-
Quando suo fratello diceva quella frase significava che era successo qualcosa di veramente terribile.
Deglutì, sperando che non avesse bisogno di un consiglio/consulenza gratuita su come conquistare la ragazza di turno.
-Dimmi.-
-Ho bisogno di un consiglio.-
"Eccoci. Chi è la vittima stavolta?"
Ripensò alla lista delle ragazze della loro classe.
"Non sarà mica... Lenka! Guai a lui se tocca un solo capello alla mia migliore amica, eh!"
-Dimmi.-
-Cosa posso fare per farmi notare da Lenka?-
"Bingo."
-Intendi oltre a fare lo stupido in classe, cadere dalle scale, rovesciarti il pranzo addosso in mensa, perdere la partita di tennis pur di farla vincere, farti beccare a copiare durante il compito di matematica, e poi...-
Len la interruppe.
-Basta ricordare i miei "momenti di gloria"-
Rin per poco non cadde dalla sedia per le risate.
-Momenti di gloria? Momenti di gloria... Quelli?! Len sei proprio stupido!-
-Umpf... Lei è dura quanto una roccia. Con le altre è bastato un sorriso e erano ai miei piedi. Con Lenka...uff... È troppo dura. Perderò la scommessa.-
-Che scommessa?-
-Quella con Rinto.-
"Ecco di cosa stavano discutendo all'ora di matematica..."
-E cosa avreste scommesso?-
-Chi riesce a conquistare per primo il cuore di Lenka, vince. Il perdente dovrà baciarti davanti a tutti.-
-Scusa... Perché proprio io?-
-Sei... Sei la prima persona che mi è venuta in mente... E poi mi rovini la reputazione. Sono il ragazzo più popolare della scuola e tu quella meno conosciuta. Sai, la gente mi chiede chi sei, quando ci vedono insieme... E poi, né io né Rinto abbiamo voglia di passare un'intera serata con una che si interessa solo di astrologia...-
Alzò le spalle come se avesse detto la cosa più normale di questo mondo.
Quella frase per Rin fu più dolorosa di una coltellata in pieno petto.
-Punto primo, è astronomia.
Punto due, la luna non è la sola ad avere una faccia nascosta.-
Si alzò e corse fuori senza prendere nemmeno un piumino.
Fuori faceva molto freddo: era dicembre inoltrato e uscire in pantaloncini e maglietta a mezze maniche (tale l'abbigliamento di Rin a casa) equivaleva a  beccarsi una polmonite.
Appena fuori rabbrividì. Prese il cellulare e compose velocemente un numero. Chiamò Lenka e le raccontò tutto. Solo lei sapeva dell'amore di Rin per Len. Si era innamorata del suo stesso fratello ma lui la considerava meno di uno scarafaggio. Almeno quello aveva la sua attenzione quando lo prendeva per scacciarlo.
Lenka non capiva cosa ci fosse di tanto divertente nel fidanzarsi con una ragazza diversa ogni mese: sia Len che Rinto erano fatti così e il suo problema era che il suo banco si trovava nel mezzo a quelli dei due ragazzi. Era l'unica che ancora non aveva accettato le proposte dei due e tutti la consideravano strana. Tutti eccetto Rin. Erano diventate subito amiche e non si erano mai lasciate.
Si salutarono e Rin decise di andare ad un parco lì vicino, quasi sempre deserto.
Si sedette su un'altalena e iniziò a dondolarsi svogliatamente con gli occhi fissi al cielo.
La falce della luna splendeva in cielo. Rin si mise ad osservarla e i suoi occhi si persero nelle stelle.
"Quanto mi piacerebbe che Len fosse qui..."
Fu una goccia di pioggia a risvegliarla dai suoi pensieri. Pian piano si aggiunsero altre gocce finché non si scatenò un acquazzone.
Len, intanto, si era seduto sul letto di sua sorella e ripensava all'ultima frase che gli aveva detto prima di scappare.
"La luna non è la sola ad avere una faccia nascosta."
-Ma cosa avrà voluto dire? Quella ragazza è sempre più strana...-
Un improvviso tuono lo fece sobbalzare.
-Merda! Rin è fuori con questo tempaccio. Ma quant'è stupida, mia sorella?!-
Prese un ombrello e corse fuori.
Si guardò intorno ma non vide nessuno, poco dopo passò una macchina che lo inzuppò da capo a piedi. Si incamminò lungo la strada, senza una meta finché non sentì il cigolio di un'altalena.
-Rin...?-
Nessun rumore. Solo il cigolio.
-Rin! Rispondimi, dai! Che ti prende?-
Una figura si dondolava su quel vecchio gioco.
Le si avvicinò e fermò l'altalena con una mano.
-Rin vuoi dirmi perché sei scappata? Mamma è preoccupata e papà minaccia di chiamare la polizia se non torni.
La ragazza scrollò le spalle.
-Non me ne frega. Non me ne frega di quello che fanno, non voglio tornare.-
-Rin non fare la bambina!-
-Vattene! Sei l'ultima persona che voglio vedere!-
Detto questo si alzò e corse via.
-Santo cielo, quant'è stupida!-
Iniziò a inseguirla finché non la raggiunse e l'afferrò per un braccio.
-Adesso vieni con me!-
Iniziò a trascinarla lungo la strada tenendola per un polso.
-Mi fai male.-
-Scusa. Ti lascio solo se prometti di non scappare.-
-D'accordo.-
Lasciò andare il suo polso e le prese dolcemente la mano.
-Allora mi vuoi dire perché sei così strana ultimamente?-
-No.-
-Sai, dovresti trovarti un ragazzo...-
-Non c'è nessuno che mi interessa. Non mi degnano di uno sguardo, cosa dovrei trovare di attraente in loro?-
-Che ne so... Guarda l'aspetto, i capelli, il viso, gli occhi, gli addominali... Le ragazze vanno pazze per queste cose ma tu... Tu sei diversa da loro vero?-
-Te ne accorgi solo ora? Passo le mie giornate sui libri, non esco mai, non ho altri amici al di fuori di Lenka e presto anche lei mi abbandonerà.-
-Ma che dici?!-
-Oh, non puoi capire.-
Fece i restanti 100 metri a corsa, entrò in casa sotto gli sguardi allibiti dei genitori e salì in camera.
Len arrivò poco dopo mormorando qualcosa tipo "quella ragazza è parecchio strana..."
Salì le scale, anche lui passando sotto gli sguardi stupiti, allibiti e increduli dei genitori che non erano in grado di profferir parola, e andò in camera sua dove, dopo una veloce doccia, si distese sul letto. Si passò una mano sul viso.
Non riusciva a spiegarsi perché Rin si stava comportando in modo così strano.
Intanto Rin si era messa a leggere un libro senza però dargli molta attenzione.
"La luna non è l'unica ad avere una faccia nascosta. È ora di farglielo vedere a Len. Non ci sarà più la timida Rin. No. Voglio avere una vita normale!"
Iniziò a togliere tutti i libri dagli scaffali e li impilò in un angolo.
Dopo aver svolto ciò andò a farsi una doccia: la pioggia l'aveva bagnata completamente e non aveva voglia di beccarsi un raffreddore.
Alla fine si infilò sotto le coperte e s'addormentò. Fuori la luna, la sua compagna di anni di studio, la sembrava osservarla.
Il temporale era finito e il bel tempo era tornato.


Post scriptum
Ebbene sì. Sono di nuovo qui.
Ancora una volta non lascio stare i gemelli e ancora una volta è una long. Non ho un'idea precisa (nemmeno indicativa) di quanto sarà lunga, deciderò sul momento^^.
Anche stavolta il tema è la luna, non so perché.
Alla fine Rinto lo metto sempre come il cattivo(?) di turno... ^^"
Spero vi sia piaciuta!
Al prossimo capitolo.

Post post scriptum
Prima o poi continuerò anche jealousy. Il fatto è che non so cosa scrivere...
(Ndrin e ha già la storia scritta, rendetevene conto e.e)

 
   
 
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