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Autore: LuceSinistra    05/06/2014    2 recensioni
- I nostri ragazzi sono davvero forti! – disse con enfasi.
- Sembrano noi quando avevamo la loro età. – aggiunse Inoichi. Shikaku Nara si grattò un orecchio, un po’ brillo a causa del sakè.
- Vuoi dire che tu somigliavi ad una femmina? –
[Raccolta di flashfic/one-shot sul team 10, accompagnati dal resto della combriccola di Konoha. I pairing saranno vari, ma molti non ancora definiti.]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuma Sarutobi, Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Guardò con attenzione i due ragazzini che aveva davanti. Asuma-sensei, alle loro spalle, sorrideva beato.
- Lo sapevo. – fu il borbottio lugubre di Ino. Choji lanciò un’occhiata preoccupata al suo amico Shikamaru, che si limitò a sbuffare.
- Bene, da oggi il team 10 è ufficialmente al completo! – esclamò Asuma-sensei. Lui sapeva quanto potenziale doveva nascondersi in quei tre ragazzini così diversi tra loro, l’aveva capito al primo sguardo.
- No! – replicò Ino, inviperita. – Non ci penso neanche a stare con questi qui! Perché Sakura è nel team di Sasuke mentre io no? Eppure sono più forte di lei! –
- Che seccatura le donne… -
- Come hai detto, scusa? –
La Yamanaka s’era avvicinata al nuovo e strano compagno di team. Ovviamente lo conosceva, ma ancora non si capacitava dell’enorme ingiustizia subita: lei sarebbe stata perfetta per un team con l’amato Sasuke. E invece doveva accontentarsi dell’idiota col codino e del ciccione.
- Che voi donne siete tutte seccature, - ripetè Shikamaru con pazienza. – non poteva capitarci un ragazzo? –
Ino scosse leggermente il capo. Non poteva davvero credere alle sue orecchie: quell’inutile scemo si stava davvero lamentando?
Ecco, il mondo oggi gira al contrario, pensò un tantino seccata.
- Che ne dite di cominciare l’allenamento? – proruppe Asuma, che non vedeva l’ora di terminare il lavoro per poter incontrare Kurenai. Voleva bene ai suoi allievi, ma nulla poteva essere comparato ad un appuntamento romantico.
- Adesso? Ma non dovremmo prima mangiare? –
La Yamanaka guardò inorridita Choji, che pareva serio. Shikamaru sbadigliò, tirando fuori un kunai con una lentezza tale che se si fossero trovati dinanzi ad un nemico, probabilmente questi li avrebbe fatti già a fettine.
E lei avrebbe dovuto combattere con quegli incapaci?
Si sbattè una mano sulla fronte. In fondo non poteva fare altro che accettare la sua enorme sfortuna.
- E va bene, - borbottò. – ma mettiamo in chiaro una cosa: sarò io a prendere le decisioni e voi mi farete da supporto. Mi pare ben chiaro di essere la più sveglia qui in mezzo, per non dire la più capace. Non sarete certo a voi ad impedirmi di diventare chuunin ed essere finalmente notata da Sasuke. Mettetemi i bastoni tra le ruote ed io vi spedisco a far compagnia all’anima defunta del primo Hokage, mi sono spiegata? –
Choji fece immediatamente un cenno di assenso, mentre Asuma Sarutobi sospirò: sarebbe stato un duro, duro lavoro con quei tre.
Shikamaru, che si era perso a circa metà del discorso di Ino, non sapeva se rispondere o fare finta di non aver ascoltato.
- Ma è seria? – bisbigliò all’orecchio del migliore amico, beccandosi un’occhiataccia dalla biondina.
A molti metri di distanza il signor Akimichi, assieme ai suoi compari, guardava con orgoglio la scena.
- I nostri ragazzi sono davvero forti! – disse con enfasi. Suo figlio era appena cascato col sedere a terra, suscitando l’ilarità contenuta di Shikamaru e la rabbia repressa di Ino.
- Sembrano noi quando avevamo la loro età. – aggiunse Inoichi. Shikaku Nara si grattò un’orecchio, un po’ brillo a causa del sakè.
- Vuoi dire che tu somigliavi ad una femmina? – buttò lì con noncuranza. Choza dovette bloccare Yamanaka-senior prima che il pugno arrivasse allo zigomo di un ignaro Nara.
 
L’allenamento era finito da un pezzo, ma Ino non aveva alcuna intenzione di tornare a casa.
Non posso farmi battere da quelli, pensava dentro di sé.
Shikamaru e Choji erano rimasti, nonostante fosse ormai il tramonto e la fame e la stanchezza cominciassero a farsi sentire. Se ne stavano seduti sul prato ad osservarla, sbadigliando e borbottando qualcosa fra loro.
Scommetto che mi stanno prendendo in giro.
La Yamanaka aveva appena scoperto di non avere una buona mira e per lei, che utilizzava una tecnica in cui era la precisione a dettare il successo o meno, era stata una grandissima delusione.
Guardando i risultati dei compagni, che non erano stati perfetti ma avevano centrato il bersaglio più di lei, si era sentita per la prima volta impotente. Una sensazione orribile, che non avrebbe mai dovuto ripetersi.
Ino Yamanaka era il leader del team 10 e non poteva permettersi una prestazione così scarsa.
Perciò aveva deciso di prolungare il suo allenamento.
- Ne hai ancora per molto? – urlò Shikamaru. Col mento appoggiato sulla mano e gli occhi semi-chiusi pareva sul punto di addormentarsi.
Ino si voltò nella sua direzione. La voglia di prenderlo a sberle era aumentata a dismisura nell’ultimo pomeriggio.
- Nessuno ti ha chiesto di restare! – sbraitò in risposta. – Potete andarvene, tanto non ho bisogno del vostro aiuto né delle vostre prese in giro. –
Shikamaru alzò le spalle, mettendosi in piedi. Choji lo imitò, ma sembrava amareggiato.
Finalmente vanno via, pensò Ino. Un po’ però le dispiaceva perdere la loro compagnia. Non amava stare sola, si sentiva terribilmente vulnerabile.
Ma i suoi due compagni di team, anziché imboccare la via di casa, la raggiunsero e si fermarono a pochi passi.
- Non ti stavamo prendendo in giro. – disse Choji con un sorriso. – Sei nostra amica, Ino. Non lo faremmo mai. –
La ragazzina osservò prima l’uno e poi l’altro. Non sembrava stessero mentendo.
- Devi solo concentrarti di più. – aggiunse Shikamaru.
- Lo so! – replicò lei, indisponente. – Ma la fate facile voi… se non riesco a centrare un bersaglio fermo, come farò con uno mobile? –
Il Nara pensò per qualche istante.
- Ci sono io per quello. –
Ino non comprese. Cosa voleva dire?
- Giusto, Shikamaru può bloccarlo con la sua tecnica del controllo dell’ombra! – chiarì Choji.
La Yamanaka spalancò di poco la bocca. Stavano parlando del modus operandi dei loro genitori.
Avrei dovuto pensarci anch’io!
E i loro genitori erano tra i ninja più forti del villaggio.
- Non importa quanto tu sia debole o abbia delle difficoltà, - continuò Shikamaru. – se alle spalle hai una squadra ed una buona strategia la vittoria è tua. –
Era stata una sciocca a non averlo capito prima.
 
Sua madre l’accolse con un abbraccio.
- Com’è andata? – domandò subito. Ino sfoderò il suo miglior sorriso.
- Credo di far parte del team più forte di Konoha! –
Nella stanza accanto Inoichi sorrideva allo stesso modo. Chissà se Choza e Shikaku stessero pensando alla medesima cosa.




Note:
oh beh, in realtà non c'è molto da dire xD La fic racconta di un ipotetico primo allenamento del team 10, con conseguente incazzatura di Ino (povera, lei voleva Sasuke!). Spero che vi sia piaciuta e ovviamente ringrazio coloro che leggeranno o avranno addirittura la volontà di recensire! xD Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, qualsiasi... non vi fate problemi. 
Le coppie, che si incontreranno nelle prossime fic, fisse (ovvero che non cambieranno mai, mai mai e mai!) saranno Asuma e Kurenai, Shikamaru e Temari, ma ovviamente ci saranno riferimenti a tante altre!
Alla prossima e un bacio! ^^
  
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