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Autore: ARCOBALENO_    05/06/2014    1 recensioni
è una storia molto personale che ho scritto in un momento molto difficile della mia giovane vita, la storia non è stata betata appunto perché parla di una fase dolorosa della mia vita, (alcune cose sono state modificate tipo i nomi).Voglio chiedere scusa in anticipo a chi leggerà questa mia storia per eventuali errori. Allora la storia parla di una ragazza autolesionista che a causa di una sua scelta egoistica ha fatto soffrire le persone a lei più care. Vi prego di essere clementi con le recensioni. Un bacio e un abbraccio (alla prossima prossima). ARCO_
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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  SE AVESSI SAPUTO TU SARESTI ANCORA QUI: 

In un giorno all'inizio di Gennaio, da due anni a questa parte Alessandra andava al cimitero. Quella giornata era particolarmente fredda e piovosa. All'entrata del Camposanto Alessandra vide Roberto e lo salutò con un cenno della mano. Roberto era il guardiano di quel luogo cupo da ormai vent'anni. La prima volta che era venuta a visitare quel posto, era stato lui ad accompagnarla dalla sua amica. Dopo aver vagato per un po’ tra le fredde lastre marmoree, Alessandra aveva trovò il luogo dove riposava Giordana. Appena arrivò in cima alla collina dove era ubicata la dimora della sua amica ad Alessandra salì un forte senso d’inquietudine che le dava di conseguenza la vista annebbiata dalle silenziose lacrime che scendevano copiosamente rigandole il viso. Poggiò il mazzo di Camelie bianche sulla tomba di Giordana, inginocchiandosi accanto alla fredda lastra per togliere il vecchio mazzo di fiori ormai rinsecchito e ripulirla dalla polvere. Una volta fatto tutto ciò, Alessandra si sedette accanto alla tomba di Giordana, sotto i rami del pesco. Una volta appoggiatasi alla corteccia del pesco iniziò a vagare tra i ricordi….
 
 
 
< Alessandra  davvero partirai per l’Australia e Daniela andrà in Germania? > 
 
< Si Gio ora che  abbiamo preso il diploma è arrivato il momento di partire, scusa perché non vieni con me o con Daniela?>  asserì con convinzione. Giordana sembrò riflettere sulle parole dette da Alessandra. In quel momento nella stanza entrò Daniela, avanzò a passo spedito verso il tavolo che si trovava sotto la finestra della parete destra
 
< Non iniziate a litigare su quest’argomento> ammonì in tono autoritario Daniela. 
 
< Ma ti rendi conto che voi andate via e io rimarrò nuovamente sola> 
 
< Non fare la bambina, oggi come oggi le grandi distanze non si sentono> ribatté  Alessandra.  Nel frattempo nella stanza entrò Jojo. 
 
< Be tu ora hai la conferma che le relazioni a distanza funzionano, però la maggior parte delle volte sono un completo disastro> obbiettò Giordana. All’improvviso prese la parola  Jojo
 
< Ragazze che ne dite se cominciamo a studiare dato che tra una settimana abbiamo la maturità?> 
 
< Si hai ragione> rispose Daniela. Le ragazze si misero sedute intorno al tavolo che si trovava al centro della stanza.
 
 
La mente di Alessandra riportò alla luce un altro ricordo
 
 
Era il giorno della loro partenza, era il 25 Marzo. Quel giorno lei sarebbe partita per l’Australia, Jojo per la Cina e Daniela per la Germania, sarebbero partite tutte alla stessa ora, le 11:00. Si erano date appuntamento due ore prima della partenza per salutarsi bene. Erano tutte lì tranne Giordana; lei aveva sempre detto che non sarebbe venuta all'aeroporto per salutarle, ma in cuor loro speravano che non avrebbe mantenuto la promessa fatta. Si trovavano dentro un bar dell’aeroporto sedute intorno ad un tavolo

< Alla fine Gio non è venuta> osservò Jojo
 
< alla fine in qualche modo Gio ha mantenuto la sua promessa> obbiettò Daniela. Tra tutte e tre, quella che rimase davvero male fu Alessandra
 
< Vabbè è tardi, dobbiamo andare>. Detto ciò presero le rispettive valige e s’incamminarono  verso l’aeroporto. 
Quel giorno invece Giordana era venuta a salutarle però mentre stava entrando nel locale perse improvvisamente tutte le energie. Gli tremavano le gambe e allora decise di fare ciò che gli riusciva meglio, scappò; lei era una gran codarda. 
 
 
Da quel maledetto giorno erano passati cinque anni, da lì ad oggi n’erano successe di cose. Nel corso dei cinque anni erano diventate quattro estranee. La prima ad allontanarsi fu proprio Giordana, pian piano iniziò a non rispondere più a telefonate, video chiamate e messaggi, s’isolò da tutti allontanandosi anche dal suo stesso sangue.
 
 
In Australia erano le tre di notte quando arrivò quella maledetta telefonata. Alessandra si diresse in sala da pranzo dove si trovava il telefono
 
 
< Chi è che rompe le scatole alle tre di notte?> dall'altra parte della cornetta si udì una voce rotta dal pianto
 
Alessandra rimase impietrita dalla telefonata, una delle sue migliori amiche si era tolta la vita e lei non aveva fatto nulla per impedirlo. La stessa telefonata arrivò a Jojo e Daniela.
 
 
Nessuna delle tre arrivò in tempo alla cerimonia funebre.
 
 
Tutte e tre si erano presentate a casa di Giordana, ma quando furono accolte in casa e scoprirono che erano arrivate tardi per il funerale rimasero malissimo, ci tenevano a salutare la loro migliore amica. Si fecero  dire dove era stata sepolta. Quando arrivarono e videro la fredda lastra di marmo non vollero credere ai loro occhi. 
 
< Perché l’hai fatto? Perché se stavi male non c’hai detto nulla?> sputò fuori Daniela,
 
< Perché non hai  parlato con me? Perché non mi hai permesso di aiutarti?> emise con un filo di voce  Jojo.
 
< Sei una grandissima stronza.  Mi avevi promesso che non c’avresti più provato, avevi promesso sulla nostra amicizia. Io ti odio capito…. Ti odio!> iniziò a piangere Alessandra.  Rimasero lì per un tempo indefinito. Uscite dal cimitero nessuna parlò ma parlarono per loro i loro occhi che si dissero addio. 
 
 
Se fino a quel maledetto giorno la loro vita aveva percorso lo stesso tragitto da lì in poi le loro vite avrebbero preso strade diverse. 
 
Quando Alessandra aprì gli occhi, intorno a lei era scesa silenziosa come un velo che copre gli occhi la notte. Si alzò, si ripulì i vestiti impolveratisi di terra e come un automa uscì da quel luogo dove le persone trovano la pace eterna e incontrò Daniela, la salutò con un cenno della mano e si sbrigò a raggiungere la propria auto. Nello stesso istante, anche se tutte e tre stavano facendo cose diverse pronunciarono la stessa frase “ SE SOLO AVESSI SAPUTO TU SARESTI ANCORA QUI” e da quel preciso istante nei propri cuori sentirono una sensazione nuova come se avessero avuto la certezza che da quel momento le loro vite sarebbero ricominciate a scorrere.  
 
 
 
  
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