Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: fluffy    07/08/2008    3 recensioni
Perchè la vita è un brivido che vola via....
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sally è un bimba di 5 anni.

Mora occhi verdi.

Un sorriso furbo.

Uno sguardo vispo.

Sta giocando,sorvegliata dalla maestra dell’asilo.

Una bambina comune si può dire.

L’unica cosa che la differenzia dalle altre è la madre.

Già proprio così.

Eccola che arriva,la madre.

Guardatela.

È cresciuta in fretta,forse troppo.

Obbligata dalle circostanze.

È una bella ragazza.

Ha lunghi capelli neri come la figlia.

Gli occhi però,oh quegli occhi così sinceri,sono di un caldo marrone.

Ora rischiarati da una ritrovata tranquillità.

Kagome è il suo nome.

Il nome di quella ragazzina costretta a crescere in fretta e furia.

Si avvicina alla piccola.

Le accarezza i capelli.

Le prende la mano.

E le chiede cos’ha fatto all’asilo.

Sally le rivolge un sorriso radioso.

E comincia a descrivere la giornata entusiasta.

Ma a metà si interrompe.

Molla la mano della madre e comincia a correre.

“Papààààààààààà!!!”

Si lancia in braccio a un uomo di bell’aspetto.

Kagome ha un sussulto.

Una piccola fitta al cuore.

Se Sally sapesse,pensa la madre.

Se sapesse che in realtà quello non è il padre.

Se sapesse tutto quanto,sarebbe ancora così felice e spensierata?

Avrebbe tutta quella voglia di vivere che la contraddistingue?

Domande.

Solo domande.

E la mente vola.

Vola a quel periodo infernale.

Vola in un ricordo che non può sbiadire.

Kagome ha quindici anni.

Una ragazza comune.

Si tinge le unghie di nero e ama il rosa.

Cammina per le strade di Tokyo.

Senza sapere dove andare.

Senza guardare.

Le nuvole promettono pioggia.

Quindici anni.

E il destino ha giocato con lei.

L’ha voluta punire per aver amato.

Aver amato a tal punto un ragazzo,da concedersi qualche carezza di troppo.

Poi su e ancora più su.

Dove l’amore si fonde con la carne.

Dove due cuori ne formano uno.

O almeno così credeva.

Poi dopo quel giorno,tutto,tutto è cambiato.

Piccoli ritardi si diceva.

Ma quando quel ritardo diventa ancora più lungo,comincia a preoccuparsi.

E così tra dubbi e paure si decide a fare delle analisi.

Eh sì,le sono costate care quelle carezze.

Quell’amare un ragazzo sbagliato.

Ora è a un bivio.

Un bivio che però la cambierà in maniera indelebile.

E una voce rimbomba nella testa.

Le lacera il cuore.

“Puttana! Non è mio quel bastardo! Vattene!”

Liquidata.

Sola.

E incinta.

Cosa faccio?

Si domanda.

Arriva davanti all’ospedale.

Lì c’è la soluzione al suo problema.

Ma è davvero quella l’unica soluzione?

No.

Non lo è.

Si volta.

Corre.

Corre via.

Prima di pentirsene.

Prima di commettere un altro errore.

E i mesi passano.

Ora la sente la vita che cresce dentro a lei.

Ma alla gente piace parlare.

La gente ride dei problemi altrui.

Le sente ancora adesso quelle voci.

“Guarda,guarda che ragazza facile”

O ancora “Che sgualdrina! Le sta davvero bene!”

Arriva in classe.

Isolata.

Tutte le sue amiche l’hanno lasciata al proprio destino.

Si siede sfinita per la camminata.

Gli occhi continuamente puntati su lei e sua figlia la infastidiscono.

Le risatine ad ogni suo movimento goffo a causa del pancione.

Esce dalla classe.

Le lacrime scendono.

Raccoglie le gambe al petto.

E china la testa.

È stanca.

Stanca di tutto.

Stanca di sentirsi attaccata per aver amato troppo.

Attaccata per non aver ucciso.

Perché abortire avrebbe significato uccidere la creatura che porta in grembo.

Dei passi.

Spera che vadano avanti.

E invece si fermano proprio davanti a lei.

Alza lo sguardo.

Pronta a difendersi.

Incrocia lo sguardo di una ragazza.

La ragazza la guarda.

Nota la pancia.

E sorride.

Un sorriso non ironico.

Non strafottente.

Un sorriso amico.

“Senti che fuori piove. Senti che bel rumore.”

E Kagome si rende conto che fuori piove.

E ricambia quel sorriso.

“Io sono Sango. Piacere.”

E non smette di sorridere.

Anzi.

Si siede di fianco a lei e le porge un fazzoletto.

“La gente è brava a ridere degli altri. Non darci troppo peso. Ascolta il rumore della pioggia piuttosto.”

E Kagome si rende conto che Sango ha ragione.

Dopotutto cose le importa degli altri?

Nulla.

“Io sono Kagome”

E sorride.

Sorride di nuovo veramente.

“Bhè Kagome,ci si vede in giro ok?”

“Sì”

E infatti in giro si sono viste.

Così tanto da diventare come sorelle.

Così tanto da vedere una nuova vita nascere insieme.

Così tanto da superare i sensi di colpa.

“Mamma!!! Posso prendere il gelato?? Papà ha detto che se tu dici di sì me lo compra. Posso posso posso??”

“Va bene,ma ricordati che poi dobbiamo andare dalla zia Sango,che ti ha cucinato il tuo piatto preferito”

Sorride alla piccola e le accarezza i capelli.

Sally prende per mano il padre.

O almeno quello che crede che sia il padre.

Ma poi che differenza c’è?

Si è sempre comportato da padre nei suoi confronti.

A chi importa se non è il padre naturale?

Per ora è meglio che Sally viva la sua spensieratezza di bambina.

Forse un giorno quando sarà più grande.

Forse sarà proprio lei a chiederle come mai non assomiglia al padre.

Ma ora va bene così.

Si avvicina alla figlia.

“Ti voglio bene piccola Sally”

La piccola le rivolge un sorriso sporco di cioccolato.

“Anche io mamma,anche io.”

Flu_chan

Ed eccomi tornata con una shot,un po’ particolare.

Mi è venuta in mente ascoltando una canzone.

Spero si sia capito il senso che ho voluto dare alla storia.

e, bhè,spero vi sia piaciuta.

Un bacione!!!!!!! Flu_chan

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: fluffy