Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: vio_everdeen    06/06/2014    2 recensioni
Erik, Samuel, Tomi e Noah sono quattro amici, tre maschi e una femmina, che stanno insieme da quando sono piccoli.
Vivono in un piccolo paese abbastanza povero, dove per mantenersi gli uomini devono pescare all'oceano e tutti sono costretti a stare attenti perché i briganti molto ricchi vengono con delle grandi navi a rubare i viveri delle persone.
Un giorno i quattro amici devono dividersi e due dei quattro se ne andranno insieme. Conosceranno in un paese un certa Marjukka e faranno amicizia. Inizierà una grande storia d'amore combattuto e, chissà, forse riusciranno a vincerlo.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1 . La banda di pescatori

 
“Erik, passa quel pallone!” gridò Tomi sgolandosi durante quella partita di calcio.
Giocavano al porto, intralciando i pescatori, ma non gli interessava.
La gente passava urlandogli qualche parolaccia o spingendoli via.
“Samuel e Noah non ci sono?” chiese a un certo punto Erik, fermando la palla e guardandosi intorno.
“Bah, saranno andati a sbaciucchiarsi da qualche parte” rispose l’amico, che si sedette sul legno del porto immergendo i piedi nel freddo oceano.
Risero, guardando le onde infrangersi sugli scogli. Quanta gente se n’era andata dal paese per colpa di quei pirati maledetti che volevano vendere le persone per fare soldi. O farle lavorare.
Era una fortuna che i quattro amici, tutti tra l’età di quindici e diciassette anni, non erano ancora stati presi: di solito rapivano ragazzi loro coetanei.
Ma nonostante quella vita difficile, il paese viveva in estrema tranquillità. C’era sempre quel caso strano, in cui la gente tornava a casa dopo aver lavorato per i briganti, e raccontava quello che succedeva laggiù.
“Ah, guarda!” esclamò d’un tratto Tomi. “Samuel e Noah stanno arrivando!”
I loro due amici, per mano, venivano verso di loro correndo col sorriso stampato sul volto.
“Ehi ragazzi, abbiamo conosciuto una banda di pescatori che ci potrebbero ospitare. Dato che tutti noi abbiamo i genitori dai briganti, perché non andiamo da loro? Sono brava gente!” spiegò Samuel, senza accorgersi che gli occhi stavano diventando lucidi.
Nessuno dei quattro aveva i genitori vicini. Tutti se n’erano andati da due anni e ancora speravano di vederli tornare.
“Beh, vediamo com’è questa banda allora” acconsentì Erik, sempre impassibile.
Lui non aveva mai pianto in tutta la sua vita. Era il duro del gruppo, quello che non si emozionava davanti a niente.
Camminarono facendosi strada da Noah e Samuel, Erik col pallone sotto braccio. Durante il tragitto nessuno parlò, né si accorse che più volte dei piccoli bambini avevano provato a lanciargli delle conchiglie.
Dieci minuti dopo si fermarono davanti a una baracca, più verso il centro del paese, dove si sentiva comunque il forte odore di pesce.
“Kerttuli?” chiamò Noah, sporgendosi verso l’entrata.
A quello strano nome venne sulla soglia un uomo, con una lunga barba grigia, gli occhi neri e la testa pelata. Era molto robusto e teneva in mano una pentola, dove dentro ci bollivano dei piselli.
“Entrate” ordinò con voce brusca.
I quattro ragazzi si accomodarono senza problemi. La sua casa era molto meglio dove vivevano loro, cioè al porto, con i vecchi e lunatici pescatori.
Questo alloggio, anche se sporco e disordinato, era perfetto per loro. Era composto da due stanze. Quella piccola conteneva il bagno, mentre quella grande tutto il resto.
In fondo alla grande stanza c’erano delle amache appese al muro con dei ganci, dove sopra sedevano altri cinque uomini, simili a Kerttuli.
“Sarebbero questi i ragazzini che hai invitato?” chiese uno, scendendo dal letto.
“Sì. Sono in gamba” Kerttuli posò una mano sulla spalla di Samuel e sorrise. “Hanno bisogno di una casa migliore delle bancarelle che ci sono al porto. Potete rimanere qui. Volete mangiare qualcosa?”
Annuirono e pian piano anche gli altri pescatori si riunirono tutti intorno.
Uno di questi, il più giovane, si avvicinò alle pentole e le svuotò su ogni piatto per tutti. C’era del pesce, piselli, gamberetti, cozze e altre cose che si trovano spesso pescando.
“Questo cos’è?” chiese Noah, fissando inorridita una specie di polpa.
“Merda” rispose in modo scontato Erik, facendo ridere Tomi.
“Non è merda. Ragazzina, mangia e basta” disse un signore muscoloso, con un coltello legato alla cintura.
Tutti sentenziarono che era meglio stargli alla larga.
Finita la cena bevvero tutti un po’ di acqua e si sistemarono su delle coperte o sull’amaca.
Erik era vicino alla finestra aperta, per rinfrescarsi con l’aria serale. Il buio scese presto ma il ragazzo non riuscì a dormire.
Così restò con gli occhi aperti guardando la luna piena e le stelle che la circondavano. Sembrava che la notte volesse avvertirli di qualcosa.





Buongiorno a tutti! La prima storia che pubblico, ma non la prima che scrivo.
Ho provato a ricontrollarla (l'ho scritta quando avevo quindici anni) e non mi pare di aver visto errori. In ogni caso ditemelo ;)
Sarei contenta se vi piacesse la trama, spero di averla scritta in modo semplice.
Finora è tutto tranquillo, ma vedremo se sarà sempre così...
Ah, il rating è giallo per due motivi: parole volgari, non sempre ma qualche volta, come in questo primo capitolo e scene abbastanza violente, che si presenteranno nei prossimi capitoli.
Aspetto il vostro parere :3
Baci a tutti!!
Vio
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: vio_everdeen