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Autore: Kyoshi_chan    06/06/2014    0 recensioni
Dake Lennox è un ragazzo schivo, piuttosto solitario. Lucy Blossom è una ragazza allegra e spensierata.
Due ragazzi apparentemente opposti, ma che possiedono un segreto in comune, che li completa…
Spero di avervi incuriosito, non vi resta solo che leggere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’aria profumava di panzerotti e di mare. C’era molta gente in giro. Tutti ballavano, tranne una persona. Un ragazzo seduto su una panchina che guardava la propria sorella ballare con le amiche. Quel ragazzo era Dake Lennox. Schivo, solitario. Sua sorella si chiamava Vera, ed era il suo esatto contrario. Teneva molto a sua sorella, anche se non lo dava a vedere. Probabilmente si preoccupava per lei perché era l’unica parente rimasta. Sua madre era morta. Suo padre? Mai conosciuto, ed era meglio così. Dake si guardava in giro, spaesato. Era l’unico ebete seduto. Così si alzò, si incamminò verso la costa dove stavano per sparare i fuochi d’artificio. Adorava vedere i fuochi durante lo scoppio, gli dava un senso di pace interiore. Peccato che quel giorno non ci fossero solo lui, i fuochi d’artificio e gli addetti ai fuochi, che conosceva benissimo. C’era anche una ragazza. Mai vista prima, sembrava essere lì per lo stesso motivo di Dake. La ragazza si girò di scatto e lo osservò, stessa cosa che fece lui. Lei aveva i capelli castani chiari, due occhi enormi, dello stesso colore dei capelli. Statura nella norma, magra con un viso curato, molto delicato e bello. Dake era diverso da lei. Alto, nero dalla radice alle punte, occhi azzurri e piuttosto muscoloso. La ragazza accennò un sorriso e si girò, guardando il mare. Lui si avvicinò, le picchiettò la spalla e si presentarono. Si chiamava Lucy Bossom. Lui si allontanò. Andò vicino ai razzi che stavano per essere sparati. Prese l’accendino che uno degli addetti gli aveva dato e accese la miccia. Il razzo volò e una scia di luce verde, bianca e blu si espanse per tutto il cielo. Lucy sorrise guardando i fuochi. Ne aveva visti davvero pochi in 17 anni di vita, quindi per lei era sempre un emozione guardarli. Lui rimase imbambolato a guardarla. Sapeva benissimo che non avrebbe mai visto un sorriso più bello di questo. Dake si ritrovò a sorridere involontariamente, quasi come un riflesso incondizionato. Sorridere era una cosa che faceva raramente, e solo a quelle persone che lo colpivano nel profondo. E i suoi sorrisi meritavano di essere osservati. Lucy si avvicinò al ragazzo. -Senti, potremmo sentirci di tanto in tanto, che ne dici di darmi il tuo numero? -Ehm.. Certo, eccolo. Così le porse un bigliettino con il suo numero di telefono. Lei lo guardò accennando un sorriso, poi corse via. Dake la guardò scappare, con lo sguardo sognante e un viso stupito. Quella ragazza gli avrebbe cambiato la vita, e di questo era più che certo. Dake non dormì per tutta la notte. Appena chiudeva gli occhi, iniziava a sognare lo sguardo di quella ragazza. Così cominciò aa disegnare per rilassarsi. L’unica cosa che riusciva a disegnare era Lucy. Si buttò all’indietro disperato, facendo un rumore pazzesco malgrado fosse sul letto. Sua sorella, infatti, si prese un colpo e così corse nella stanza e gli chiese se andava tutto bene. Lui ridendo le rispose che era tutto okey. Vera lo guardò con uno sguardo di rassegnazione. Suo fratello era ancora lo stesso bamboccio di qualche anno fa. E la cosa non le dispiaceva quasi per nulla. Era ‘ridicolo’ avere un fratello così. Come se non bastasse suo fratello era davvero bello, per quanto le costasse ammetterlo, e tante sue amiche lo avrebbero voluto come ragazzo. L’unico difetto di quell’idiota era la sua timidezza, che non era proprio timidezza, ma più che altro una chiusura mentale che gli impediva di socializzare. Vera per questo era preoccupata. Non voleva che suo fratello passasse la sua adolescenza da solo, non meritava tutto questo. Lui l’aveva consolata quando i ragazzi le spezzavano il cuore, quando qualcuno l’aveva presa in giro per i suoi due piercing vicino alle sopracciglia. Era stato come un padre per lei. O meglio, come un secondo padre. Perché i due fratelli erano indiretti. Figli di una stessa madre e di due padri diversi. La ragazza aveva avuto la fortuna di conoscerlo il padre, che comunque non le era stato molto vicino. Così si avvicino al fratello e gli mosse delicatamente la testa con la mano facendolo ricadere all’indietro. Poi chiuse la porta e tornò a dormire. A Dake non rimaneva che ascoltare della buona musica. Lucy invece dormiva beatamente sul proprio letto. Non stava facendo il solito sogno, cioè quello di diventare una grande cantante. No, quella volta sognava il ragazzo dei fuochi. Era davvero carino, anche se a prima vista sembrava davvero un duro. Ma lei aveva capito che non lo era per due semplici motivi, che aveva scritto poco prima sul suo diario con le testuali parole: “1- Mi ha guardato in faccia per più di quindici secondi. Di solito quelli tosti dopo due secondi iniziano a guardare qualcos’altro… Non specificando cosa. 2- Non se né sicuramente accorto, ma quando gli ho chiesto il suo numero è arrossito di colpo. Ciò vuol dire che probabilmente è un ragazzo dolce”. Poi pensò che forse Dake aveva solo bisogno di affetto per mostrare il suo vero carattere. E aveva pienamente ragione.
   
 
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