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Autore: sweetlygirl    06/06/2014    0 recensioni
Questa è la storia di Janet, una ragazza che dovrà integrarsi in una nuova vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai con le urla dei miei genitori, che come tutte le mattine litigavano. Mi alzai dal letto infastidita e andai in bagno senza farmi sentire, mi preparai e uscii di casa senza neanche salutare. Arrivata a scuola corsi in contro a Jasmine, la mia migliore amica. < Janeeet > corse verso di me abbracciandomi, come ogni mattina. Entrammo in classe e iniziammo la lezione. Dopo due ore venne la bidella e mi chiamò. Uscii di fuori e notai mia madre, andai verso di lei sorridendole e l’abbracciai. Aveva una faccia sconvolta, come se avesse pianto. < mamma che succede? > chiesi preoccupata. < ci trasferiamo > mi disse. Sbarrai gli occhi e indietreggiai < cosa dici? > alzai il tono di voce. < ti spiegherò tutto janet, ora dobbiamo andare > insomma, mi trascinò a casa e iniziammo a preparare le valigie. Finito il tutto chiamai Jasmine al cellulare e piangendo le raccontai tutto. Passai a casa sua per un saluto veloce, le promisi che ci saremmo riviste presto. Entrai in macchina dopo i tanti richiami di mia madre, salutai con la mano Jasmine e la macchina partì. Dopo due ore di viaggio arivammo, scesi dalla macchina e presi le valigie. < ci ospiterà un mio amico > disse mia madre trascinando la sua valigia e facendomi strada. Arrivammo davanti una casa, una villetta non troppo grande ma molto graziosa, sorrisi alla sua vista. Entrammo dal cancelletto ed io suonai il campanello. Aprì un ragazzo senza maglietta, moro occhi verdi, un vero schianto. Rimasi immobile e imbarazzata a fissarlo. < ciao Logan > disse mia madre entrando in casa. Lui la salutò poi si voltò verso di me guardandomi. < vuoi restare li per molto? > alzò il sopracciglio. Le parole non mi uscivano di bocca, così entrai senza dire nulla. Raggiunsi mia madre, quasi cadendo. La vidi abbracciata ad un uomo, il suo amico presumo… Ci presentammo e l’uomo, di nome Ryan mi mostrò quella che sarebbe stata la mia camera. Era una stanzetta niente male, aveva un letto ad una piazza e mezza molto comodo, una scrivania con sopra un computer di ultima generazione e tutto ciò che si possa trovare in una camera. Stanca mi sdraiai sul letto ed inviai un messaggio a Jasmine. - sono arrivata, sembra un bel posto qui - Essendo una ragazza molto curiosa uscii dalla mia camera per andare ad esplorare il resto della casa. Notai una porta con sopra un grosso cartello con su scritto NON ENTRARE! Ovviamente ero talmente curiosa che entrai e chiusi la porta alle mie spalle. Era una semplice stanza, molto bella, era di colore azzurro, i raggi del sole passavano attraverso le tende. Mi avvicinai al comodino dove c’erano delle foto. Una donna con in braccio un bambino molto piccolo. Sorrisi guardando quella bella foto. Sentii sbattere la porta e mi voltai di scatto. < non sai leggere? Eppure c’è un cartello bello grosso sulla porta > disse Logan arrabbiato venendo contro di me. < mi dispiace.. > dissi con aria da cucciola. < odio le persone che si intrufolano in camera mia > disse in modo freddo. < esci > contiuò. Feci come voleva lui e tornai in camera mia. Era ora di cena e tutti ci riunimmo a tavola. Mamma aveva preparato il mio piatto preferito, lasagna con funghi e salsiccia, avevo una gran fame. Iniziai a mangiare e Ryan iniziò a parlare. < allora ragazzi, vi siete conosciuti? > < veramente..> < no > disse lui senza neanche farmi finire di parlare. < e perché? > disse Ryan. < perché la signorina deve imparare a farsi gli affari suoi > disse alzandosi dal tavolo e andando dillà. Lo seguii sbuffando < Logan fermati > lo presi per il braccio spingendolo in camera < mi dispiace ok? Giuro che non farò mai più una cosa del genere > dissi sicura di me. < va bene tesoro > sorrise maliziosamente guardandomi < sei perdonata > aggiunse tornando in sala da pranzo. Finimmo di cenare e dopo una chiacchiera e l’altra andammo a letto. Il giorno dopo mi sarei dovuta preparare psicologicamente per affrontare la mia nuova scuola, per fortuna ero in classe con Logan. Era mattina, entrambi ci preparammo e andammo insieme a scuola. Era un bellissimo edificio, ma io volevo la mia scuola, i miei compagni e la mia migliore amica. Logan mi prese sotto braccio ed entrammo in classe. Scrutai i volti di tutti i miei compagni e ne notai uno particolarmente bello, James. Logan mi raccontò che quel tipo era un montato e che lui non ci andava d’accordo. Con chi capitai al banco insieme? Ovviamente con James. Mi sedetti e lo guardai, notai i suoi bei capelli castani raccolti in una cresta e i suoi occhi color nocciola, aveva le labbra carnose ed un piercing sul sopracciglio. < ciao, sono janet > gli dissi sorridendo. < james > disse guardandomi appena. Ero in un’altra città, in un’altra scuola e con nuovi compagni. Mi sarei dovuta abituare presto a questa nuova vita.
  
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