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Autore: Liya_Sazza    06/06/2014    0 recensioni
Niall Horan ha in mente solo il suo lavoro, essere in una band è sempre stato il suo sogno. Alison Evans cerca di organizzare ogni istante della sua vita, troppo grande per una persona così piccola.
Le loro vite s'incontrano e dal quel momento sarà difficile separarle, si presenta l'occasione per annullare la distanza ma un incidente farà iniziare la storia in un altro modo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Non si dovrebbero chiamare prove invalse, ma omicidio di massa di studenti. Non penso di aver mai fatto così fatica a leggere un testo di italiano, o a svolgere un equazione di matematica. Sento che la testa mi sta per esplodere, troppe pensieri e troppa concentrazione per la prova. Il cervello sta facendo a pugni contro un avversario invisibile, che solo lui riesce a vedere e che solo lui è in grado di mandare via.
Qui la sento, quella musica, quella canzone che tanto amo quanto odio, che mi fa piangere e ridere allo stesso tempo. Il pizzicare alle corde così delicato, credo di stare impazzendo, non può essere lui, non può essere arrivato così in fretta, ma non me lo sto immaginando lui è davvero davanti a me, con la chitarra al collo che canta. Tutta la classe si volta per vederlo, per capire da dove viene quel suono e soprattutto chi è il pazzo che si mette a suono durante una prova nazionale. Il pazzo entra in classe e mi si avvicina, la stessa cosa vale per la professoressa e non sembra per niente contenta.
Prof: Evans si dorme di notte, non durante una prova nazionale.
Questa frase provoca un risata generale da parte di tutta la classe, alzo la testa dal banco e torno alla mia prova, ma mi fermo a guardare la porta, lui non c'è, non ci sarebbe mai stato.
 
*Niall*
Forse cercarla tramite Twitter non è stata una grandiosa idea. Scorro i commenti e non sono molto positivi. Loro non la conoscono, non sanno quello che è successo. È persino diventata una tendenza, la ragazza misteriosa; non volevo questo, non volevo farla vergognare, non volevo che fosse sulla bocca di tutti. Sono stato un egoista, ho pensato a me, al bisogno che ho di vederla, al bisogno di averla ancora accanto a me, al bisogno che fosse mia, che chiunque la guarda sappia che lei è impegnata con me e con nessun altro. Scorro ancora i commenti, per cercarne almeno uno positivo; ed eccolo li, isolato, di guardare i messaggi privati, vado sul suo account, la seguo e aspetto, tutto quello che mi serve ora è sapere che la conosce, che sa dirmi anche che non mi vuole vedere, ma almeno ho avuto una notizia da lei. Inizio a camminare per casa, controllando il cellulare ogni trenta secondi, i ragazzi mi guardano, mi chiedono se sto bene, non ottengono risposta sono concentrato solo sul cellulare per aspettare quel messaggio, per vedere se la mia vita puó cambiare drasticamente o rimanere senza di lei.
Sento il cellulare vibrare; ora posso davvero farla entrare nella mia vita.
 
*Alison*
Prof: ragazzi, penne sul banco, il tempo è finito.
Sfoglio il plico di fogli per vedere quello fatto e quello saltato, speriamo solo che sia andato bene. La prof viene a ritirare i fogli e mi chiede di seguirla, bene ci mancava solo questa. Mi alzo dal banco e la seguo, mentre i miei compagni seguono me con gli occhi dietro le battuttine di Davide; uscite in corridoio si chiude la porta alle spalle per poi guardarmi e aspettando che sia io a parlare e non lei. Sostengo il suo sguardo senza dire niente e lei fa lo stesso con me. A che gioco sta giocando?
Io: e ora?
Prof: spiegamelo tu, da quando ti addormenti sul banco? Da quando guardi per aria durante un test? Cosa ti sta succedendo Alison?
Io: i miei si sono separati e ho avuto dei problemi personali, la scuola sta passando un po' in secondo piano, mi dispiace.
Prof: non voglio entrare nei dettagli ora, ma se hai bisogno di parlare sai dove trovarmi.
Mi fa segno di entrare di nuovo in classe, le chiedo ancora un minuto da sola. Vado in bagno a sciacquarmi la faccia.
Sto diventando brava a mentire, a me stessa e alla gente che mi circonda. Non soffro per la separazione dei miei, o meglio ora sto bene, non li sento più urlare, ora li vedo felici; stanno iniziando una nuova vita tutti e due, e la cosa che mi rende più felice è che mi rendono partecipe, non mi stanno chiudendo fuori come facevano quando stavano insieme. Ora quando si vedono si salutano come vecchi amici, ma forse è solo a causa della mia presenza, ma non importa.
Sento vibrare il cellulare nella tasca, riconosco subito il numero anche se non è salvato, rifiuto la chiamata. Non ho bisogno anche di lui ora, devo iniziare a dimenticarlo, andare avanti come ho sempre fatto, lui è solo Niall Horan degli One Direction e io sono solo Alison.
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Ciao a tutti!!
Vi è piaciuto? Spero tanto di si, è stato difficile scrivere qualcosa di decente, mi piacerebbe sentire anche la vostra opinione se ci va:)
Secondo voi Niall riuscirà a fare una vera conversazione con Alison?:)
Vi mando un bacio Sara
 
 
  
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