07/06/2014
1 recensioni
Tanto valeva scegliere quello migliore.
Naerys si appoggiò al muro, scrutando cosa accadeva nelle strade di Approdo del Re. I capelli argentei le scendevano disordinatamente sulle spalle, aveva le braccia incrociate e, anche se completamente nuda, non le importava se qualcuno avesse alzato lo sguardo e l'avesse vista.
Nelle strade la gente urlava: «Il Mediocre!» quasi beffeggiandosi del proprio re. Ma era vero e Naerys lo sapeva bene; Aegon, suo fratello maggiore nonché suo marito, non eccelleva in nulla ed erano più gli insuccessi che i racconti di gloria.
Aegon non era tagliato per essere re, come invece lo era Aemon. Il secondogenito era bello, forte, coraggioso, un ottimo combattente e non a caso era stato soprannominato "Cavaliere del drago". Lui era il vero drago della famiglia, di certo non Aegon.
Per un momento ringraziò gli dei che Daeron e Daenerys avessero preso dal cavaliere e non dal re, benché apparentemente sembrasse tutto regolare. E come non poteva, del resto? Nessuno avrebbe potuto sospettare di nulla.
Delle labbra umide le sfiorarono il collo, facendole buttare indietro la testa; due forti mani le presero i fianchi, accarezzandoli dolcemente.
Naerys si voltò e incrociò quelle iridi viola troppo simili alle proprie, che la scrutavano con passione. Naerys gli prese delicatamente il viso fra le mani e fece unire le loro labbra.
Quando aveva iniziato a provare dei sentimenti per Aemon? In realtà non le avevano mai insegnato che amare suo fratello fosse sbagliato, anzi; in realtà non lo insegnavano a nessun Targaryen, veniva loro imposto fin da piccoli di sposarsi tra fratello e sorella. Era per mantenere pura la razza, dicevano.
E allora che differenza faceva? In fondo un fratello valeva l'altro, si diceva Naerys, tanto valeva scegliere quello migliore. Se doveva amare un fratello, perché non poteva amare anche l'altro?
Aemon le afferrò i glutei con una mano, stringendoli e attirandola a sé, con l'altra invece strizzò i piccoli capezzoli turgidi della sorella, accarezzando coi polpastrelli le dolci curve dei suoi seni.
«Strano che tu non sia andato a caccia col re mio marito» gli fece notare la donna. «Non sei forse il comandante della Guardia Reale?»
Aemon le morse le labbra, riuscendo a sentire i loro respiri mischiarsi e un flebile gemito uscire dalla gola di lei; dopodiché, fece sfiorare i loro nasi, giocherellando un poco.
«Mi ha comandato di proteggere la mia regina. In fondo sono pur sempre il tuo campione, no?»
Entrambi sorrisero e poi si unirono come altre volte, in quel gesto che li faceva sentire completi.
PANDABITCH.
Premetto che mi fa schifo questo html ma la regia mi dice che se metto il codice figo che uso sempre ci sono dei problemi per chi legge al cellulare, quindi non so.
Penso sia la prima fanfiction che scrivo sul Trono di Spade. Premetto che per rispetto a Martin non ho mai scritto nulla sul libro - in realtà neanche sulla serie, ma va be - anche se comunque quell'uomo si dovrebbe mettere nei panni di una povera fangirl che necessita il suo bisogno di scrivere per sfogarsi. Comunque ho chiesto vari pareri in giro dopo una riflessione e un mio ragionamento che non interessa a nessuno e quindi alla fine ho deciso di pubblicare questa storia su Naerys e Aemon Targaryen, che penso siano la mia otp della saga.
So che questi due non sono presenti nella serie, ma se ci riflettiamo non sono presenti neanche nei libri, essendo morti generazioni prima sono solo menzionati. Ergo, ho fatto il ragionamento "posso scrivere su Talisa e non su Jeyne, parlando della moglie di Robb, ma posso scrivere su qualcuno che è morto, non vi è nei libri ed è solo menzionato?" anche perché non ricordo se il Cavaliere del drago viene menzionato da Mestro Aemon per spiegare a Jon il suo nome e le sue origini dai Targaryen................. ma dettagli.
Quindi ecco la mia storia e teoria e questa è la mia storia.
Nient'altro da dire se non: sono Come una bestemmia. su facebook e @pandamito su twitter e per altri link andate sul mio profilo.
Baci e panda, Mito.