Oggi sono diventata grande.

Ho visto una donna, una guida, crollare sotto il proprio dolore per aver perso la cosa più bella e importante. L’ho vista sgretolarsi, davanti a me. Ho visto un gruppo rischiare di perdersi, sfaldarsi, rovinare a terra, sepolto da macerie, da dolore, da tensione. E l’ho visto rialzarsi, risorgere dalle polveri e dalla cenere, scoprire i denti, tornare in sé, pronto a lottare per le cose che ama, più forte che mai. E ho visto una ragazza, finalmente donna, sentire sulle proprie spalle le sorti di quel gruppo, e l’ho vista ricacciare indietro le lacrime, per essere la roccia di cui le altre avevano bisogno. E ho visto quella roccia bagnarsi dell’acqua salmastra delle sue lacrime, al ricordo di una perdita. Ho visto quella roccia crollare, quella maschera cadere in terra, e ho visto il suo volto per la prima volta a nudo, per la prima volta se stessa, il labbro tremare, il cuore sussultare. Il primo pianto da adulta. E ho visto una bambina, una scanzonata ragazzina, sempre allegra, sempre sicura, balbettare, tremare, piangere. E ho visto la fragilità di quella bambina, ma anche la sua grande forza. E ho visto quella bambina salvarci tutti, quando tutto era perduto, finito, distrutto, perso. Parlare con una saggezza troppo grande per i suoi anni. L’ho vista parlare con il cuore e l’innocenza della sua giovane età; forse proprio perché così innocente, l’ho vista dare voce ad un pensiero puro d’amore per noi, per tutti noi. Ho visto quelle persone rialzarsi, dopo aver gettato le maschere, messo a nudo le proprie anime e i propri sentimenti. Le ho viste rialzarsi, dopo aver stipulato un tacito patto. Li ho viste risorgere dalle ceneri, ed elevarsi al cielo, librarsi nel volo di una nuova consapevolezza, con la fierezza di un’aquila, combattivi e determinati, pronti per la grande sfida.