Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Io_me stessa    07/06/2014    0 recensioni
Questa One-Shot racconta di come Minerva McGranitt ha ricevuto la sua prima lettera da Hogwarts e di come ha accettato tutto ciò che credeva impossibile...
[Storia vincitrice del terzo posto al contest "Scegli un personaggio" indetto da Paperetta@ sul forum di EFP]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La lettera
Ricevetti la mia lettera da Hogwarts in una calda domenica di fine giugno. Ricordo che era la prima giornata veramente assolata dall’inizio di quella ritardataria estate. Ero stesa sul prato, i piedi nudi a contatto col terreno fresco. Il pulviscolo dorato mi danzava intorno, mentre lame di luce passavano attraverso le fronde degli alberi, per ricadere sulle pagine sbiadite del libro che tenevo fra le dita. Ma, in quel momento, il centro della mia attenzione non era quel vecchio romanzo, che pure mi aveva tenuto compagna per le prime, piovose settimane di vacanza: i miei occhi, infatti, erano attratti, come calamitati, dalla lettera adagiata sull’erba, alla mia destra. L’avevo trovata quella mattina, mentre controllavo la posta lasciata sull’ingresso durante la notte: una bolletta, una cartolina, un mensile a cui mia madre era abbonata e poi…Così, in mezzo all’insignificante e all’abitudinale, c’era lo scritto che, anche se allora non potevo saperlo, avrebbe cambiato la mia vita per sempre. Nonostante lo stupore iniziale, capii subito che si trattava di qualcosa di straordinario, qualcosa che riguardava me e solo me, e forse fu per questo motivo che non volli condividerla subito con i miei genitori.Dunque mi rintanai nel giardino, come facevo sempre quando volevo passare del tempo da sola, e rimasi a fissare il blasone rosso che spiccava sulla carta un po’ invecchiata. Un grifone, un corvo, un tasso e un serpente. L’unica cosa che mi veniva in mente era di aver studiato, da brava appassionata di biologia, le caratteristiche a le abitudini di tutti questi animali (grifone compreso, nei libri di mitologia), ma queste nozioni non potevano essermi utili. In realtà, nessuna delle mie seppur vaste conoscenze, per quanto a lungo potessi rimuginare, era in grado di aiutarmi a capire come il misterioso mittente conoscesse non solo il mio indirizzo, ma anche in quale stanza della casa dormivo: avevo per la prima volta a che fare con l’indeterminato. Di fronte a una simile questione, alcuni avrebbero portato subito la busta alla polizia, convinti di essere spiati; altri l’avrebbero bruciata, irrazionalmente spaventati da un pezzo di carta; altri ancora, come me, troppo attaccati alla logica, si sarebbero scervellati per ore prima ancora  di aprirla, e magari non l’avrebbero aperta affatto. Ma io lo feci. Trovai il coraggio di rompere il sigillo e lessi. Arrivai all’ultima riga e mi accorsi di non ricordarmi l’inizio. Lessi di nuovo, con lo stesso risultato. Ci vollero diverse letture perché cominciassi a cogliere il senso di quell’incredibile rivelazione.
Da quando Silente è diventato preside, un professore viene a far visita alle famiglie babbane, per consegnare la lettera di persona e facilitare il loro ingresso nel mondo della magia. Ai miei tempi (per la leggendaria pigrizia diDippett o forse anche per un diffuso pregiudizio nei confronti dei “mezzosangue”) questa misura non era ritenuta necessaria. Inutile dire che ben pochi NatiBabbani si presentavano alla stazione. Ancora una volta, andai contro la media. Accettai l’incomprensibile e il primo settembre attraversai senza remore la barriera fra i binari nove e dieci.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Io_me stessa