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Autore: Lady Uchiha 23    07/06/2014    5 recensioni
Raccolta di one shot che narrano di piccoli pezzi di vita antecedenti e seguenti alla storia "The spring of the soul". Niente di pretenzioso, è solo l'illusione che la storia possa continuare almeno un altro po'.
#Cap. 1 -Cronache di un desiderio mai realizzato.
#Cap. 2 -La somma del mio tutto sei sempre tu.
#Cap. 3 -Il primo e unico amore.
#Cap. 4 -Di vetri rotti e amanti focosi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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The spring of the soul - Frammenti di vita
 
Che resta di quello che è stato?


Capitolo primo - Cronache di un desiderio mai realizzato


Correva veloce per le strade del suo villaggio, felice per la giornata che stava per terminare. Lui e i suoi compagni di team - Jiraya e Tsunade - avevano affrontato un duro allenamento quel giorno, ma avevano imparato nuove tecniche, e questo era sempre motivo di gioia per lui. Il maestro Sarutobi gli aveva più volte fatto i complimenti, e sapeva che tra i tre lui era il suo preferito, nonostante il maestro non lo facesse notare. Ma quando gli si rivolgeva aveva una luce particolare negli occhi, come una scintilla, che si spegneva un poco quando si rivolgeva a Jiraya o Tsunade. Non che loro non fossero forti, ma si sa che anche il miglior maestro ha il suo allievo preferito. Soprattutto da quando i suoi genitori erano morti in circostanze misteriose, era ancora più ben voluto da Sarutobi, e questo non faceva che inorgoglirlo, oltre che aiutarlo a superare la brutta perdita. Anche i suoi compagni, i suoi amici di sempre gli stavano molto vicino. Aveva iniziato a provare qualcosa di più profondo di un semplice legame di amicizia per Jiraya, sentendolo più come un fratello. Ma era cambiato anche quello che provava per Tsunade, provando qualcosa che per la prima volta si faceva spazio nel suo cuore, e che lui non riusciva a fermare o dimenticare. Aveva iniziato a spiarla quando si allenava, rimanendo anche ore nella stessa posizione, incantato da lei. Iniziava a sognarla la notte, a cercarla quando non c'era. Era qualcosa che lo rendeva felice se stava con lei, ma che lo buttava nello sconforto quando la vedeva con lo stesso Jiraya o con chiunque altro, convincendosi che poteva essere felice anche quando lui non c'era. Dal canto suo Tsunade non aveva cambiato il suo atteggiamento nei suoi confronti, era sempre la solita chiacchierona allegra, ma quando deciva di fare sul serio costringeva i due amici a fare sul serio, soprattutto negli allenamenti. Avevano dormito e mangiato insieme, affrontato missioni, si erano salvati a vicenda, si erano consolati a vicenda. Ma solo dopo tanti anni Orochimaru si era accorto di cosa provasse davvero per lei. Arrivò a casa che il sole era già all'orizzonte e stava regalando i suoi ultimi raggi al mondo per quella giornata; Orochimaru si buttò sul letto, stanco ma felice.



***



Si svegliò a notte inoltrata; qualcuno cercava di demolirgli la porta con continui pugni. Si alzò, svogliato, e andò ad aprire, trovandosi di fronte Tsunade.
-Hey, dormiglione!-
-Ti sembra l'orario di venire a fare una visita?-
-C'è una cosa che voglio farti vedere!-
E quando Tsunade si intestardiva, non c'era proprio niente da fare. Si vestì in fretta, da una parte scocciato di uscire a quell'ora, dall'altre felice perché Tsunade fossa andata a chiamare proprio lui! Chissà dov'era Jiraya... Accantonò subito il pensiero, in quel momento non importava. Lei lo aspettava nel salotto, impaziente di uscire. Uscirono di casa in silenzio, e Orochimaru iniziò a pensare su cosa fosse così importante da doverlo vedere nel pieno della notte.
-Possa sapere dove stiamo andando?-
-Lo vedrai tra poco!-
-Eddai, me lo devi!-
-Abbi pazienza e sarai ripagato.- gli disse Tsunade con un sorriso, che fece vergognare leggermente Orochimaru.
Si voltò dall'altra parte, lasciando scorrere i suoi pensieri.
-Siamo arrivati!- disse Tsunade, iniziando a correre su per la piccola collinetta davanti a loro.
-Aspetta!-
-Chi arriva per primo avrà diritto ad un desiderio in più!-
Non capendo cosa volesse dire quella frase, Orochimaru si affrettò a correre. Non la raggiunse per poco, ma lei aveva avuto il vantaggio di sapere dove stavano andando, perciò il ragazzo non si ritenne poi così sconfitto. Mentre riprendevano fiato, Tsunade si sdraiò sul prato fresco, seguita subito dopo da Orochimaru.
-Perché siamo venuti qui?- chiese finalmente Orochimaru.
-Stanotte è la Nottte dei Desideri! E' la notte in cui cadono più stelle cadenti, e se ne vedi una puoi esprimere un desiderio!- rispose Tsunade con enfasi; si vedeva bene come ci tenesse a vedere almeno una stella cadente. Orochimaru alzò gli occhi al cielo e si stupì di vedere così tante stelle. Dal centro del villaggio, per via delle luci, le stelle si vedevano poco o niente; ma su quella collinetta, isolata rispetto al villaggio, il cielo sembrava un sipario aperto che lasciava scivolare lo sguardo da una stella all'altra, da un desiderio all'altro. I ragazzi non proferirono parola per un po', incantati dalla bellezza del cielo, e persi ognuno nei propri pensieri.
-Come mai non c'è anche Jiraya?- chiese poi all'improvviso Orochimaru.
-Sai com'è lui... Troppo preso dalle ragazze... Non è tipo per fare queste cose.-
Ad Orochimaru non sfuggì il tono leggermente triste della compagna, che suonò nella sua testa come un antifurto. Ma il pensiero appena formatosi scomparve quando Tsunade si voltò verso di lui con un gran sorriso.
-Ma ci sei tu che queste cose le sai apprezzare!- disse lei, come a voler mascherare almeno un po' la tristezza di un attimo prima, riuscendoci.
-Qual è il tuo desiderio, Tsunade?-
-Io vorrei... No, i desideri non si dicono, sennò non si avverano.- disse lei arrossendo. Orochimaru non insistette, ma qualcosa gli diceva che il suo desiderio non era qualcosa che lo riguardava.
-Una stella cadente!- disse Tsunade all'improvviso, mettendosi a sedere.
Poi chiuse subito gli occhi, concentrandosi sul suo desiderio. Orochimaru sorrise alla sua reazione, e tornò a scrutare il cielo.
-E qual è il tuo desiderio invece?- chiese al ragazzo poco dopo.
-Hai detto che non si dicono i segreti...-
-Però a me puoi dirlo!-
-Eh no, troppo facile così!-
-Dai!-
-Se riesci a prendermi, allora te lo dico!- disse lui iniziando a correre, tornandole il favore di prima.
Corsero per tutta Konoha, finché Orochimaru non si fermò di fronte a casa di Tsunade.
-Sei veloce...- disse lei quandò arrivò, col fiato corto.
-Ci vediamo domani!-
Lei aprì la porta e diede un bacio sulla guancia a Orochimaru, facendolo arrosire un po'.
-Grazie.- Poi chiuse la porta, lasciandolo lì.



***



I giorni trascorsero tranquilli, e il legame tra Orochimaru e Tsunade era sempre più forte. I due facevano tante cose insieme, mentre Jiraya declinava sempre più spesso i loro inviti, il che non dispiaceva ad Orochimaru. Sperava che quel periodo potesse durare il più a lungo possibile, ma, si sa, tutto finisce. Un giorno, mentra stava andando agli allenamenti, vide Jiraya e Tsunade in un angolo della strada, appartati. Orochimaru si avvicinò un po' per vedere cosa stesse succedendo, ma non riuscì a capire cosa si stessero dicendo. La discussione era animata, la ragazza gesticolava come era solita fare quando era molto agitata o arrabbiata, e ben presto alcune lacrime iniziarono a rigarle il volto. Jiraya era invece impassibile, quasi come se non partecipasse alla discussione. Tsunade si allontanò correndo, mentre Jiraya si era seduto nella panchina lì accanto, con le mani sul volto. Orochimaru decise allora di avvicinarsi al compagno, per capire cosa fosse successo.
-Orochimaru! Fai bene tu a stare alla larga dalle ragazze!- disse Jiraya teatralmente, come se la sua fosse la più grande delle maledizioni.
Orochimaru non capì il senso di quell'affermazione e preferì non indagare oltre; sapeva che quando il suo amico iniziava a dire cose come se davanti a sè avesse una platea di persone, era meglio lasciare stare. Andò alla ricerca di Tsunade. Dopo molto tempo la trovò rannicchiata vicino all'entrata del campo dove si allenavano, ancora con i segni del pianto sul volto.
-Voglio stare da sola.-
-Io invece voglio aiutarti.-
Quelle parole ebbero l'effetto opposto a quello che desiderava Orochimaru, scatenandole un alttro attacco di pianto. Lei lo abbracciò, piangendo a lungo sulla sua spalla, mentre lui, non sapendo cosa dire, la lasciò fare.
-Grazie per esserci sempre.-
-Mi dici cosa è successo?-
-Il mio desiderio non si è realizzato...-
Orochimaru capì che la ragazza non voleva parlarne, e lasciò perdere per la seconda volta.



***


 
Tsunade si era battuta con tutte le sue forze, ma non poteva reggere il confronto con Madara. Certo, lui non ci era andato leggero: l'aveva tagliata a metà. L'arrivo di Orochimaru fu provvidenziale; con l'aiuto di Katsuyu, Karin e Suigetsu e con molta fatica, riuscì a rimetterla in sesto. Mentre gli altri cercavano di dare aiuto anche gli altri Kage, Orochimaru rimase accanto alla sua ex compagna.
-Perché fai tutto questo?- gli chiese senza preavviso Tsunade, ancora moribonda.
-Eravamo compagni... Amici.-
-Siamo stati nemici...-
-Cosa resta per te di quello che è stato prima?-
-Tante... Troppe cose...-
-Tsunade... Io non te l'ho mai detto, ma...-
-Io lo so. Pensavi davvero che non ti notassi quando mi allenavo? O quando arrossivi? Io l'ho sempre saputo...- disse lei con la nostalgia negli occhi.
-Allora perché...-
-Perché non ho mai fatto niente? Perché io avevo bisogno di te... Quando quella volta mi hai trovata in lacrime, avevo appena confessato il mio amore a Jiraya, ma lui mi aveva rifiutata, e mi sono appoggiata a te, nonostante sapessi cosa povassi.-
Orochimaru non seppe più cosa dire. Era stato praticamente usato, e non aveva mai avuto una reale possibilità con Tsunade. Il desiderio di Tsunade di quella notte gli apparve chiaro come il sole... Ma lo tenne per sè.
-Scusami davvero...- disse lei.
-Per me non è mai cambiato nulla.-
-Sei stato importante, Orochimaru.-
-Sei stata il mio desiderio, quella notte.-
Dagli occhi di Tsunade uscì un'unica lacrima, che racchiudeva tutti gli sbagli passati, iniziando proprio da Orochimaru. Il destino voleva che nel loro team regnasse l'amore, ma che non fosse mai ricambiato.

 


*Spazio Autrice*
Rieccomi qui! Vi sono mancata?
Voi si, e tantoo!
Che dire, era da un po'
che pensavo di scrivere 
una cosa del genere.
Vi aspetto,
Lady uchiha 23



 
  
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