Drammatico, 'Just Live.' di manies su EFP Fanfiction

So soltanto che un altro ragazzo ha provato queste cose,

ha vissuto una serata silenziosa come questa,

in cui tu vedi le cose che si muovono e non vorresti, e tutti dormono.

E tutti i libri che hai letto sono già stati letti da altre persone.

E tutte le canzoni che hai amato sono state ascoltate da altre persone.

E la ragazza che tu trovi carina è carina anche per altre persone.

E ti rendi conto che, se considerassi queste cose quando sei felice, ti sentiresti alla grande, perché quella che stai descrivendo è l’‹ ‹ l’armonia › ›.

Just Live
PROLOGO

Ho appena finito di leggere un libro, si chiama “Noi siamo infinito - Ragazzo da parete” ed è di Stephen Chbosky.

All’inizio trovavo strano, ed un po’ mi dava fastidio, il fatto che fosse interamente formato da più lettere che Charlie, il protagonista, scrive a questo suo migliore amico che si è suicidato. E’ stato solo quando l’ho chiuso, con le lacrime ancora sulle gote ed un senso di vuoto nel petto, che ho capito che se fosse stato scritto in maniera diversa non sarebbe stato così bello. Non sarebbe arrivato così a fondo nel cuore di qualcuno.

Da quando ho letto questo libro non sono più la stessa persona, non sono più la ragazza fredda e distaccata che si siede sul fondo dell’aula e, anche quando sa le risposte, non risponde alle domande dei professori. Sono diversa, perché questo non è solo un libro ma una guida per la vita. Mi ha fatto capire davvero tante cose.

Mi ha fatto capire che, a dispetto di ciò che ognuno di noi pensa ed a dispetto di tutto ciò che diciamo o facciamo, siamo tutti un po’ speciali. Per qualcuno, per più di una persona, per noi stessi.

Mi ha fatto capire che la vita è più facile da affrontare in compagnia, che tutti noi dovremmo sempre ambire al meglio, che starsene in disparte non è un buon modo per vivere la vita - perché non è affatto vivere. Che essere un “ragazzo da parete” non è bello per nessuno.

Che dovremmo essere tutti quanti un po’ più come Charlie, che dovremmo imparare da lui a mettere la vita degli altri prima della nostra - ma sempre con la giusta moderazione.

Che dovremmo essere d’accordo con Sam sul sentirsi presenti, sull’essere presenti, sul sentirsi parte integrante di qualcosa e che tutti possiamo cambiare in meglio, nonostante le parole cattive che le persone sono in grado di pronunciare.

Che, tutti noi, dovremmo ammirare Patrick per la sua forza interiore e che, anche quando meno te l’aspetti, tutto può migliorare.

Mi ha fatto capire che si dovrebbe apprezzare anche la più piccola delle cose che la vita ti offre.

Ma, soprattutto, mi ha fatto capire che io non sto vivendo la mia, di vita. Mi sono resa conto di star sempre chiusa in casa, di nascondere sempre il viso in un libro quando sono fuori, di non sapermi aprire con le persone, di non conoscere così tanta gente, di non avere chissà poi quanti numeri nella rubrica telefonica.

Così ho deciso di vivere, proprio come ha fatto Charlie, e di sentirmi infinita.

Nota dell'autrice ↴
Salve a tutti! Questa è la mia prima, primissima, vera storia - scritta di mia sana pianta e non basata sul fandom di Harry Potter o altri. So come questo è solo il prologo e che è anche piuttosto strano, però... Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!
Baci,
Lils