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Autore: AmmaHAZZA    07/06/2014    1 recensioni
Louis prese il cellulare e compose il numero di uno degli spogliarellisti e da bravo stronzo lo passò subito all'amico.
Liam, troppo preoccupato per il suo destino per rendersene conto, appena sentì una voce estremamente sexy dall'altro capo del telefono fece un salto degno di olimpiadi e urlò un “acciderbolina!” prima di riprendersi.
[nosense; lilo; larry; zarry; ziam]
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Era una piovigginosa serata di ottembre, Liam e Louis erano dietro il bancone del barre più gay di Pisa. Ma cosa diciamo! Della Toscana, d'Italia, del mondo!
«Louie amorrrrr, dobbiamo fa' i provini pe' il novo spogliarellista!!!» esclamò Liam ridendo stile Danie- ehm, cavallo.
«Io ho già in mente due figlioli, de.» sorrise sbavando leggermente. Quindi allagando tutto il bancone.
Liam si spostò, schifato, prendendo un fazzolettino rosa brillantinato.
Si guardò la T-shirt che portava, di un giallo piscio, che recitava la frase “gli unicorni esistono” e sorrise soddisfatto.
«Sei sempre il migliore amo'» e gli mandò un bacino. «Chi sono?»
Ora era curioso.
«Uno si chiama Harry e non ti immagini nemmeno cosa gli farei.» si guardò intorno per essere sicuro che non ci fosse nessuno« L'altro si chiama Zayn ed è un bel bocconcino, gnam.»
Leeyum sgranò gli occhi, la sua solita aria innocente da bambino mongospastico: «Quindi lo mangeresti?» chiese, quasi balbettando, spaventato. Aveva un migliore amico cannibale e non se ne era mai accorto?
«Non essere sciocchino, non mi chiamo mica Annibale.» e lo guardò con la sua aria sexy da pesce lesso. Prese il cellulare e compose il numero di uno degli spogliarellisti e da bravo stronzo lo passò subito all'amico.
Liam, troppo preoccupato per il suo destino per rendersene conto, appena sentì una voce estremamente sexy dall'altro capo del telefono fece un salto degno di olimpiadi e urlò un “acciderbolina!” prima di riprendersi.
Louis si dette una pacca sulla testa ed esclamò più checca che mai «Fai il serio!»
Liam annuì e tossicchiò leggermente. «Ehm, con chi parlo?»
«Mi hai chiamato tu» rispose Voce Sexy.
«Davvero?» Liam lanciò un'occhiataccia a Louis, «hai bisogno di un lavoro, vero?»
«Sì, è per quel bar gay?»
«Proprio così. Beh, potete venire domani.»
«Perfetto, io e il mio amichetto Harry verremo domani. Ciaux.» e chiuse la chiamata. Liam, che era un ragazzo intelligente e sveglio, oltre ad essere anche piuttosto perspicace, suppose di aver parlato con Zayn.
«Zayn e l'amichetto verranno domani!!!!» annunciò soddisfatto a Louis.
Il castano sorrise «gli hai detto a che ora vero?» e gli lanciò un occhiataccia.
Liam, di nuovo spaventato, mormorò un no per poi correre nello stanzino gridando “non mangiarmi!”
Louis rimase scioccato dal suo comportamento ma era anche divertito, così lo inseguì «Se ti prendo ti mangio, sei così buono.» e quando arrivò vicino a Liam gli diede un morso sul braccio.
Il più piccolo si staccò e con voce stranamente potente e autoritaria esclamò:
«Basta così! Potere della polvere di fata, a me!» e si trasformò: al posto della maglia orribile ne era apparsa un'altra ancora più orribile, stavolta verde vomito e una gonnellina nera sbrilluccicosa.
Poi con lo sguardo furbetto si rivolse a Louis. «Io sono Stella, e tu?»
Louis non si aspettava certo di vedere Liam in versione fata, così quando trovò le parole «Liam ma è un disastro! Ti mancano le ali!» e si mise una mano a coprirsi gli occh i«Non posso guardare!»
Liam era scioccato. Non ci aveva pensato. «Acciderbolina. Lo sai cosa vuol dire questo, Louie?»
Louis era confuso, ci pensò un attimo per poi rispondere «che non puoi volare?»
Liam sbuffò come una regale principessina. «Ma no! Vuol dire che qualcuno ha smesso di credere nelle fate! Dobbiamo fare qualcosa!»
Lou non poteva credere di aver davvero sentito quelle parole e rimase disgustato all'idea di avere un amico fata così stupido.
«Liam stai calmo, andrà tutto bene. Cosa può succedere di male?» e detto questo prese un bicchierino con della vodka e la tracannò, ma poi si attaccò direttamente alla bottiglia.
Liam era basito. «Ma l'hai visto Peter Pan, tu?»
Poi, vedendo che Louis non mollava la vodka, aggiunse: «Potrei morire!»
Louis smise di bere e fece cadere la bottiglia «Noooooo!» guardò in terra e vide del buonissimo alcool andare sprecato. «Liam dobbiamo recuperare quella vodka! E' un disastrooooo!» e crollò sulle ginocchia.
Poi, di colpo, Liam capì.
E fu come quando cade un quadro.
Come quando scoppia la guerra.
Come quando smetti di essere gay.
Fissò Louis con il cuore a pezzi. «Tu», disse con la voce rotta dal pianto, «Tu, Louis!» e crollò a terra anche lui. «Tu non credi nelle fate!»
Louis sgranò gli occhi, era stato scoperto così si strappò i vestiti e mostrò a Liam la tutina blu che gli fasciava il corpo«Io sono una strega!»
La fatina era in lacrime ed era pure delusa.
«Credevo fossi un Mangiamorte. Harry ne sarà deluso.»
Louis non capiva a quale dei due Harry si stesse riferendo, ma nella sua testa c'era l'immagine del ricciolino con due occhiali tondi e una cicatrice in testa. Era davvero figooooo!
Liam si alzò, ormai si reggeva a malapena in piedi.
«Dì che credi nelle fate, Louis. Fallo. Sono qua, non vedi?»
Louis capì che la situazione era grave, doveva salvare il suo amico «Io giuro sul manuale delle giovani marmotte di credere nelle fate!» e abbracciò l'amico.
Delle grosse ali dorate -finalmente un colore decente- sbucarono dalle spalle di Liam, brillarono nell'oscurità di quella giornata.
Ora tutto era risolto. Poi però Liam si ricordò di un problema che lo fece tornare alla realtà.

«Quindi a che ora li facciamo venire?»










Noi ci scusiamo per le povere anime che si imbatteranno in questa storia. Davvero.
L'abbiamo cominciato in un bel pomeriggio soleggiato, perché la noia ci porta a questo.
"Ehi, ma da quando non pubblichiamo qualcosa di davvero davvero stupido?"
La risposta era da troppo tempo.
E così eccoci qui.
Chiedo scusa a Baricco per aver rovinato la sua bellissima frase.
Speriamo di avervi fatto ridere e speriamo di continuare a farvi ridere!
Se qualcuno leggerà questa storia.
Se.

 

  
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