Resto immobile, sdraiata sul letto con il cuore che batte forte. Guardo la sveglia che ho sul comodino, sono le quattro. “SAAAAAAM!” sento mio fratello urlare dalla sua stanza e dopo pochi secondi lo sento aprire la porta della mia camera “Sam, cosa ti è preso?! Altri incubi?” ormai stanno diventando routine e non capisco il perché, per fortuna la camera dei miei genitori è lontana dalla mia così almeno loro non possono sentirmi, “Sì, un altro incubo, ma non ti preoccupare avrò mangiato qualcosa che mi è rimasto sullo stomaco. Sei troppo protettivo.” “Sarà..”. Mi rendo conto che non ci ha creduto, chi crederebbe a una cosa del genere? Il vero problema è che nemmeno io so cosa mi sta succedendo ultimamente, mi alzo dal letto e vado alla scrivania, apro il cassetto e prendo il diario. Mi metto ad annotare tutti gli strani incubi che faccio.

15 Ottobre 
Sempre lo stesso sogno. La ragazza dai lunghi capelli corvini, stanotte sembrava cercasse di dirmi qualcosa.

Torno sul letto, anche se non ho intenzione di dormire, preferisco pensare comodamente. Osservo il soffitto con le sue grandi macchie di muffa e l’enorme lampadario, domani ho anche un’interrogazione, ma adesso la mia mente è solo per la ragazza dei miei incubi. Una ragazza bellissima, ma non la classica bellezza che piace ai ragazzi della mia età, una bellezza antica, i capelli per esempio sono lunghi e le ricadono sulle spalle come se fossero foglie portate dal vento, è una ragazza meravigliosa se non fosse che in ogni sogno dopo poco inizia a urlare e si trasforma in una creatura simile a un coccodrillo che cerca di uccidermi e molte volte ci riesce.

“Samantha Polefi, alzati immediatamente da quel letto!!” sento urlare mia madre da dietro la porta, non mi sono nemmeno resa conto di essermi addormentata un’altra volta. Mi alzo e vado velocemente in bagno, mi guardo allo specchio e noto con molto rammarico che le mie occhiaie stanno diventando sempre più marcate. Vado a fare colazione controvoglia, nel momento esatto in cui mi siedo mi arriva un messaggio sul cellulare –Sam, siamo fuori casa tua. Baci CGF! “Mamma, vado a scuola che sono già in ritardo.” “Ma la colazione?” “Mangio qualcosa a scuola, ciaoo”.               Mio fratello mi guarda scappare velocemente da casa, mentre mio padre cerca di dirmi qualcosa su quanto sia importante fare la colazione. Mio padre è il dottor Polefi, medico primario dell’ospedale della nostra città. Entro velocemente in macchina di  Ilaria, l'unica di noi con la patente, e saluto le altre "Buongiorno Girls!", l'unica a rispondermi veramente è Gaia, le altre sono troppo impegnate a fare altre cose. Ilaria impegnata a urlare con il suo ragazzo al telefono e Roberta e Laura a decidere chi è più bello tra Matteo e Francesco, mio fratello. Mi accomodo accanto a queste ultime che quando si rendo conto che sono entrata nell'auto cambiano discorso, "Sam, ho una notizia sconvolgente!" "Sono appena montata e già hai una notizia Roby?!" Ormai ci conosciamo tutte e cinque da quando avevamo cinque anni, adesso siamo quasi tutte maggiorenni e nonostante non abbiamo più gli stessi interessi ci vogliamo bene, per questo fingo interesse nel sapere la notizia di Roberta. "Una ragazza si è trasferita in città!" si affretta a dire Roberta, ma Ilaria che ha appena staccato il telefono risponde prima di me "Personalmente non ci trovo niente di interessante, ma tanto Sam sai vero perchè te lo dice?" io mi limito ad annuire "Sì, lo fa perchè ha paura che le rubi mio fratello", iniziamo tutte a ridere tranne Roby, che probabilmente non si aspettava una risposta del genere, ma sono passati già otto anni da quando si è innamorata di Francesco e forse se lui si innamorasse della ragazza nuova, Roberta smetterebbe di sperare in vano.
Entriamo in classe di fretta, alla prima ora c'è matematica e non sono preparata. "Buongiorno ragazzi!" la Menchi è appena entrata in classe. Nessuno risponde al saluto della professoressa, ma quale vittima saluta il proprio assassino?! "Va bene, andate ai vostri posti che stamani c'è una bella interrogazione doppia!", il panico tra gli studenti è palese. "Sam, Sam" mi sento chiamare è Laura "Dimmi" le rispondo mordendo la matita per la tensione, "Indovina chi mi ha scritto?" "Lau, ti sembra adesso il momento adatto per dirmi una cosa del genere?" Laura si mette a ridere "Hai ragione a te manca l'interrogazione, scusa.". Per lei è sempre stato facile, è la prima della classe dall'asilo, è una ragazza tranquilla e molto seria in ambito scolastico, per questo viene presa spesso in simpatia dai professori, ma io sono l'esatto opposto, sono sempre stata scatenata, sempre truccata troppo, pettinata nei modi peggiori e vestita che ero più svestita. Adesso sono cambiata, sono cresciuta e la mia fase DarkPunk è finita, ma i professori mi vedono ancora così. "Insomma Polefi, la smetti di importunare Laura?" "Mi scusi prof." rispondo senza pensarci e quindi la mia risposta viene fuori un po' secca, "Polefi, visto che ha tanta voglia di rispondermi, venga alla lavagna." Ecco lo sapevo, anche questa volta mi mette due. Mi alzo dalla sedia e mi avvio verso la lavagna, quando la bidella bussa alla porta. "AVANTI!" risponde la Menchi, Federica apre la porta "Buongiorno professoressa, è arrivata la nuova ragazza.." "La faccia entrare Federica svelta che ho un'interrogazione!". La ragazza entra in classe "Buongiorno, sono Penelope Loire.". 
Cado in classe svenuta, quella è la ragazza dei miei incubi.