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Autore: Meiux_    08/06/2014    1 recensioni
[scritta da Ire frost e Sakura_52]
Due giovani ragazze, dopo un brutto periodo nel loro mondo, si ritrovano su un pianeta a loro sconosciuto e da quel giorno vivono mille avventure
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(Pov Kaori)
Finalmente riuscimmo a teletrasportarci. L’unico problema e che non sapevamo dove. Finito il processo di teletrasporto per fortuna atterrammo su un morbido cespuglio. Tutta fortuna. Durante le nostre esercitazioni riuscivamo a teletrasportarci su un rovo di spine o qualcosa di appuntito come minimo.
Mi guardai un po’ intorno per capire dove ci trovavamo, ma senza successo. Non ero mai stata in un mondo così strano. Era tutto diverso da dove abitavamo: le case sono piantate al terreno, per muoversi gli abitanti di questo mondo usano strani mezzi lucidi di vari colori, con quattro ruote.  Forse c’era qualche somiglianza nel paesaggio e anche gli abitanti avevano un aspetto uguale al nostro, tranne per il modo di vestire.
Continuai a guardare ancora un po’, poi mi accorsi che accanto a me non c’era nessuno. Mi presi di panico e incominciai a cercare come una pazza la mia amica. Senza di lei non mi sono mai mossa, ci conosciamo da una vita e siamo inseparabili. Non ci sbagliamo di molto, solo di qualche mese di età, infatti abbiamo entrambe sedici anni.
-SAKURA! SAKURA! SAKURA DOVE SEI?- iniziai a gridare dalla preoccupazione. Rovistai un po’ dappertutto ma alla fine la ritrovai.
-Kaori non c’è bisogno che urli io ci sento benissimo!- disse sbucando fuori da un cespuglio non molto lontano da dove ero caduta io.
-Sakura! Mi hai fatto spaventare!- dissi un po’ arrabbiata.
-Okok scusa ma che ci posso fare se non sei tanto brava a teletrasportarci?- pronunciando quelle parole con un po’ di sarcarsmo.
-Ehi! Vedi che siamo allo stesso livello. Poi se abbiamo  dovuto interrompere l’addestramento non è colpa mia.-
-Va bene, va bene. Ora però mi sai dire dove siamo?- mi chiese spaesata.
-È la stessa domanda che stavo per farti.-
-Benissimo! Ma con tutti i mondi che ci sono nell’universo, proprio in questo che non abbiamo mai visto dovevamo capitare?-
Io alzai le spalle in segno che ormai non c’era nient’altro da fare. Dovevamo accontentarci. O qui o in quel posto infernale.
Dopo ci prendemmo di coraggio e uscimmo dal nostro nascondiglio e per non dare troppo nell’occhio con uno schiocco di dita ci adattammo all’abbigliamento degli abitanti. Ci sedemmo in una panchina del parco. Senza farci notare prendemmo  il nostro piccolo pc nella quale erano archiviati tutte le informazioni sui mondi. Dopo varie ricerche scoprimmo che il mondo in cui ci trovavamo si chiamava Terra, scoprimmo anche un po’ delle abitudini degli abitanti chiamati umani. Insomma ci informammo un po’ su tutto, il necessario per imparare a vivere in questo nuovo mondo.
In anzi tutto dovevamo trovare una casa dove abitare, non potevamo di certo stare in una strada. L’unico problema erano i soldi. Eravamo al verde! Allora decidemmo di andare a guardare un po’ in giro per vedere se c’era qualcosa, una struttura dove stare. Vagammo per le strade di quella città, Tokio, quando a un certo punto ci ritrovammo in una stradina un po’ inquietante, dove c’era una casa abbandonata e tutto a torno un giardino trascurato.
-Pensandoci bene con un po’ di pazienza questa potrebbe diventare una casa veramente bella!-
-Si , e con un pizzico di magia la renderemo abitabile e accogliente.-
-Ok allora mettiamoci subito a lavoro!- esultai.
Beh non perdemmo tempo e tra fare giardinaggio, il giardino diventò uno spettacolo. Poi venne il momento di pulire tutta la casa, e non è che quella era tanto piccola, anzi era veramente spaziosa, anche se un po’ vecchia ma, con la magia si risolve tutto. Ripulimmo tutto e ci procurammo i mobili e tutto il necessario per la casa e in men che non si dica ci ritrovammo ad abitare in una piccola villa! Poi guardai l’orologio, il tempo è volato, sono le 17:00 e noi dovevamo ancora fare un sacco di cose.
-Sono esausta! Non potremmo continuare domani?- chiesi con voce supplicante.
-Kaori non possiamo lo sai, entro domani dobbiamo sembrare delle normali ragazze che si sono trasferite e vivono in una casa normale, hanno dei vestiti normali e dei modi di essere normali. Quindi dobbiamo adattarci, e la prima cosa da fare è iscriversi a una scuola!-
-Ma come scuola anche qua?-
-Certo! Se non vogliamo che ci trovino dobbiamo confonderci con gli umani.-
-Okok. Allora andiamo. Ma scusa in che scuola vorresti che iscrivessimo?-
-A questo ci ho già pensato. Sembra che qui si parli molto della Raimon mi sembra … - continuò con tono sempre più insicuro. – Solo che non so dove si trovi.-
-Benissimo!- dissi con tono ironico –Allora non ci rimane che chiedere in giro, no?-
Chiedemmo a un vecchietto vicino, davvero simpatico. Ci indicò la via e noi ringraziammo, iniziando a dirigerci verso la scuola.
-Ok iscrizioni fatte! E ora? Compriamo la cena e i vestiti?-
- Ti ricordo che siamo al verde! Quindi ci limiteremo a farceli noi i vestiti e anche a cucinare.-
-Ma noi non siamo pratiche a fare queste cose!-
-Lo so, ma per sta volta ci proveremo e sarà meglio che facciamo tutto alla perfezione.-
-Si dai, non vedo l’ora di andarmi ad ammazzare! Yeah! Uffi però che seccatura!- dissi con tutta la malinconia che avevo dentro.
- E dai! E se ti dico che dopo aver fatto tutto andassimo a divertirci?- mi propose sakura.
- SI! Allora che aspettiamo andiamo subito!- iniziai a correre verso casa lasciando sakura dietro di me.
Ho sempre pensato che il lavoro fosse noioso, e infatti avevo ragione. Mi sacrificai per la nostra salvezza e alla fine però uscì un bel lavoro. I vestiti erano abbastanza belli, normali per questo mondo, poi ovviamente insieme ai vestiti mettemmo nell’armadio la divisa scolastica per il giorno dopo. La cena invece era da leccarsi i baffi, io non sono molto brava a cucinare, ma sakura che lo è, mi ha dato una mano e siamo rimaste soddisfatte della cena.
-La cena era buonissima e ho la pancia piena. Ora però andiamo fuori dai!- la supplicai io.
-Si ok! Dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto, un po’ di relax c’è lo meritiamo. Su, andiamo!.-
Vicino casa nostra c’erano un campetto e accanto un parco e noi decidemmo di andare lì. Ci sedemmo sulla panchina e ci mettemmo a parlare sulla nostra situazione, su quello che accadrà domani. Io non riuscivo a stare ferma e quindi mi misi in piedi. Poi a un certo punto sentimmo una voce.
-ATTENZIONE!-
BOOM! La palla cosa poteva colpire? La mia testa! Mi colpì in pieno e la sua potenza mi fece cadere a terra.
-Scusate tanto! Colpa nostra.- si scusarono in coro i due ragazzi.
-Ehi ti sei fatta male?- mi chiese il ragazzo.
Io intanto avevo gli occhi chiusi –Ahi ahi! Ma chi è lo stupido che ha una mira così…- non finii la frase che quando aprii gli occhi rimasi senza parole. –Ehm no grazie non mi sono fatta niente a parte un grosso bernoccolo in testa- dissi con tono gentile.
(Pov Sakura)
Ma che? Come mai ha cambiato atteggiamento così di fretta? Di che stava per gridare dalla rabbia, a rispondere gentilmente? Ma che, la botta l’ha fatta impazzire?
-Perché la tua amica sta guardando così il mio amico?- mi chiese il ragazzo dai capelli a punta.
-No niente, fa sempre così … - ovviamente mentii.
Be in fondo aveva ragione I due ragazzi erano veramente carini uno era un ragazzo medio con capelli biondo chiaro sparati in alto, occhi a mandorla scuri e la carnagione lievemente più scura .L’altro che aveva quasi steso kaori era un ragazzo di corporatura media, ha i capelli grigi-bianchi, occhi grigio-celeste, sopracciglia folte e la carnagione molto chiara.
-Per caso vorreste unirvi a noi?- ci chiese il ragazzo albino.
-Per cosa?- chiesi io un po’ dispersa nei miei pensieri.
-A calcio! Prima quando ho colpito per sbaglio la tua amica, stavamo giocando proprio a questo. Vi assicuro che è molto divertente!- continuò a dire lui.
-Ehm, calcio? Non è ho mai … - non completai la frase perché kaori mi pestò il piede di proposito. E forse avevo capito perché.
-Sisi il calcio. Lo conosciamo ovviamente, ma non abbiamo mai giocato. Siamo due frane!- disse kaori cercando di rimediare al danno che stavo per fare.
-Tranquille possiamo insegnarvi noi se vi va.- disse il biondo.
-Certo! Perché no. Tu che ne dici Sakura?-
-Io dico che si può fare! Iniziamo.-
Il tempo passava e i ragazzi intanto cercavano di impararci a giocare. Noi però non siamo andate tanto male, anzi eravamo piuttosto brave, per la prima volta. Kaori ha imparato subito ed credo stia apprezzano molto questo gioco. Io non ho afferrato all’istante il concetto, ma il biondo mi stava attaccato e alla fine sono riuscita anche io.
-Wow per la prima volta non ve la siete cavata poi tanto male.- ammise l’albino.
-Ahahah, si è vero e poi sono riuscita dribblarti. – si vantò un po’ Kaori per scherzare.
-Ok ora basta. Ci siamo divertite tantissimo spero che un giorno potremmo rigiocare a calcio.-
Li ascoltai felice, poi quando guardai l’orologio mi misi le mani fra i capelli e presi per il braccio Kaori.
-Scusate ma ora dobbiamo proprio andare. Grazie ancora! CIAO!- li salutai ormai lontana.
Kaori dispiaciuta e non capendo perché del mio atteggiamento si limitò a salutare con la mano, e i due ragazzi ricambiarono, anche se pure loro erano rimasti senza parole.
-Ora mi spieghi che ti è preso?- mi chiese Kaori arrabbiata.
-Hai notato che ore sono? Tra non molto l’effetto della magia svanisce perché ci siamo affaticate troppo. Tra poco ritorneremo come prima, cioè con i vestiti stracciati di prima.-
Infatti quando completai la frase, rieccoci come prima.
-Si, ok , ma potevi anche avvertirmi!-
-Non avremmo fatto in tempo. Ora su vai a farti una doccia che siamo tutte sudate.-
-Si agli ordini!- Kaori si mise sull’attenti come un militare e io non faci altro che ridere, provocando anche la sua risata. Dopo di chè finito di lavarci, andammo nelle nostre stanze, però non riuscendo a dormire, Kaori, venne nella mia stanza e ci mettemmo a parlare.
-Sakura, oggi mi sono divertita un mondo, ma … non faccio altro che pensare al nostro mondo. Ho tanta paura che ci possano trovare e rinchiudere di nuovo in quello schifo di cella.-
-Anche io ho paura, ma sta tranquilla non ci troveranno mai. Noi intanto dobbiamo mantenere il nostro segreto.-
-Si  ma non capisci, ho un’angoscia tremenda. Il nostro regno era uno come tanti altri, uno tranquillo, dove creature magiche e umani con poteri come noi vivono in armonia. Noi vivevamo in una valle così tranquilla e avevamo un sacco di amici soprattutto il nostro draghetto Spike. Per anni la nostra alleanza con le creature magiche andò liscia, vivevamo felici, spensierate, andavamo come maghe apprendiste alla scuola di magia di zia Tomelilla e puntavamo a diventare delle vere maghe. Finchè, quella notte d’estate arrivò lui. Malzefar quello stregone bastardo, prese di mira il nostro regno, deciso a distruggere tutto e impadronirsi del territorio. Quel cretino ha ucciso le nostre famiglie, e noi impotenti guardavamo, non potevamo fare niente, intanto lui ci colpì alle spalle e ci imprigionò in quel buco. Ho ancora gl’incubi di quei giorni passati al buio, solo a pensarci mi vengono i brividi.- Kaori si liberò ed dalla paura non riuscì a trattenere le lacime.
-Si abbiamo passato tutto questo insieme, me lo ricordo benissimo anche io. Ricordo i bellissimi momenti passati all’accademia e i giorni passati a insegnare a Spike a volare. Ricordo ancora quando era solo un cucciolo, ora chissà sarà diventato un drago vero e proprio.-
-Si, chissà come starà?-
-Dai ora non pensiamoci più. Ormai quello che è fatto è fatto. I nostri genitori ci hanno salvato, ed è grazie a loro se ora siamo qui. Non dobbiamo abbatterci, loro vorrebbero che noi continuassimo a vivere la nostra vita anche se un po’ diversa da quello che ci eravamo immaginati noi. L’importante è che non ci separeremo mai.-
-hai pienamente ragione!- kaori si asciugò le lacrime e mostrò un sorriso a trentadue denti.
-lo so, io ho sempre ragione.-
-dobbiamo essere coraggiose, da domani incominceremo una nuova vita-
-parole sagge. Ora però, sono già le 23:00 forse è meglio che andiamo a dormire, se no domani non ci alziamo più. Ricorda che domani c’è scuola. Mi raccomando, domani punta la sveglia e alzati, non costringermi a buttarti giù dal letto.- dissi mettendomi a ridere.
-ahahah, certo, ma non ti prometto niente!- si mise a ridere anche lei. Poi ci augurammo buona notte e lei andò a dormire nella sua camera.
 



 
 
ANGOLINO AUTRICE<3
Salve a tutti minna!
Allora non so proprio cosa pensiate di questa fiction, vi prego di farmelo sapere tramite un recensione. Comunque ringrazio quelli che metteranno tra i preferiti o le seguite o ricordate o ancora chi leggerà silenziosamente.
Non so che dirvi, grazie ancora, e vi prego di dirmi se vi piace così io potrò continuare. Il prossimo capitolo lo scriverà molto probabilmente la mia amica Sakura_52 meglio conosciuta come kinako_chan.
Bene alla prossima e spero che vi piacerà e che a recensire in molti.
Grazie e sciau a tutti.
Ire frost <3
   
 
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