Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |      
Autore: dollyvane369    09/06/2014    0 recensioni
Un trauma doloroso può essere la magica chiave che apre la porta tra il mondo reale e quello ultra terreno. Emily ha appena perso il fratello e la sua anima è stata resa molto più sensibile da questa tragica esperienza,così come i suoi sensi che la metteranno in contatto con una persona davvero speciale...Una persona con la quale stringerà un patto che le sconvolgerà la vita!
Ciao a tutti/e questa è la prima ff che scrivo sugli A7x,spero sia di vostro gradimento. é una storia un po' diversa dalle altre,frutto della mia mente bacata-.-" ma non posso rivelare nulla perciò...buona lettura ;)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve :) questo primo capitolo è una sorta di sguardo sul passato della protagonista,non è molto interessante dato che è un prologo (più o meno) ma prometto che nei prossimi capitoli la situazione sarà un po'  più misteriosa ed intrigante ^^ Buona lettura!

Ed era come ogni notte. Il bagliore dei fanali di una macchina che avanzava veloce,la macchina di suo padre.  Quel giorno si ripeteva all’infinito,il suo inconscio glielo ripresentava davanti come  la scena di un film a ritroso. Schiacciavi il tasto  dell’opzione per mandare indietro il nastro et voilà tutto era vivido proprio come quando è successo. Suo fratello,Lucas, giaceva immobile sulla riva del fiume. La pelle cadaverica sembrava  fine carta da lettere e le vene spiccavano da sotto quel sottile strato. Il padre lo teneva tra le braccia mentre piccole goccioline cadevano sul viso del povero ragazzo. Non erano le gocce del fiume in cui era stato trovato,bensì le lacrime di un padre che ha perso il figlio.
Emily si alzò dal letto grondante di sudore,il cuore galoppava impazzito e gli occhi sgranati fissavano il vuoto. Nella sua camera da letto il buio la faceva da padrone e la minima illuminazione proveniva da un lampione situato vicino al vialetto di casa. Non era molto grande la loro fattoria, in effetti… era situata fuori città,in periferia. Aveva sempre adorato quei campi immensi e il profumo dei fiori durante la stagione primaverile. Il grano assumeva delle magnifiche sfumature dorate e nel momento in cui dovevano trebbiarlo,lei e suo fratello facevano a gara per raccoglierne quanto più possibile senza farsi vedere. Si stendevano sul grande prato nel retro della casa e stavano ore sotto l’immenso albero di ciliegio mangiucchiando i semini della spiga. Si formava una sorta di poltiglia simile alle chewing gum . A quei ricordi un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto…Dio com’era diverso il viso di suo fratello: prima così sorridente e poi…apatico,inanimato. Ed ora capisce perché i malati terminali cercano di farsi vedere il meno possibile quando la signora con la falce è vicina…perché non vogliono che il loro ultimo ricordo sia quello di un moribondo cadaverico sul punto di morte. Vogliono essere ricordati con il sorriso sul volto e gli occhi illuminati dall’ultimo bagliore di speranza.
Emily, al contrario, era stata la prima a trovare il fratello dopo la lettera che quest’ultimo le aveva lasciato sul letto. Non era una di quelle lettere strappa lacrime ma era una loro foto  durante la festa del solstizio. Erano seduti alla fine del tavolo con due boccali pieni di birra e tantissima frutta fresca. La protagonista di quella foto era la deliziosa torta al cioccolato che nonna Lucy aveva preparato in occasione della manifestazione. Sotto la foto c’era una frase “Perdonami…sorridi sempre per me”. Porta istintivamente una mano al cuore quasi come questo potesse rompersi al solo ricordo.
Aveva preso quella foto ed era corsa per i campi circostanti chiamando Lucas a squarciagola,le gambe facevano un male cane,così come i polmoni che reclamavano ossigeno ma non gliene importava un emerito cavolo! Doveva trovarlo,doveva riportarlo a casa. Ed è stato correndo vicino alla riva del fiume che qualcosa andò storto. Inciampò rovinosamente battendo forte la guancia sinistra sull’umido terriccio reso ancora più scivoloso dal fogliame,guardò l’oggetto incriminato,pronta a buttarlo dall’altra parte della riva quando scoprì che quell’oggetto in realtà era un braccio di una persona. Presa dal panico aveva raccolto tutte le ultime forze rimaste e con uno sforzo sovrumano aveva tirato quel braccio fino a portare il corpo in superficie,sul fango sudicio dell’argine. Beh…quello che successe dopo fu tutto così confuso…irreale..sembrava di essere in uno di quegli incubi dove non c’è una fine e non sai se stai dormendo o sei nel mondo reale. Le gambe avevano cominciato a correre da sole,i piedi sanguinavano e gli occhi erano diventati due fontane senza una valvola di chiusura. Il dolore che provava era qualcosa di straziante,temeva di impazzire…non poteva reggere a quel sentimento distruttivo e potente. Era direttamente proporzionale al bene che voleva al fratello.
Quando finalmente era riuscita a tornare a casa,aveva comunicato l’accaduto a mamma e papà. Mamma stava preparando la cena,posò il coltello lentamente sul tagliere e rimase a fissare il vuoto davanti a sé …poi rivolse la testa verso il soffitto e un urlo straziante occupò quel silenzio pieno di dolore. Papà corse fuori dalla casa,come un fulmine,diretto verso la macchina. Il temporale estivo stava per imbattersi su quel piccolo paesino e l’auto rossa sfrecciò a tutta velocità lasciando una scia di polvere fitta dietro di sé.
Ora quei ricordi a distanza di anni sono più vividi che mai…sono tutte cazzate quelle che dicono per consolarti “il tempo cura ogni ferita” no! Per curarla,avrebbe avuto bisogno di suo fratello ma il tempo non gliel’avrebbe mai restituito!

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: dollyvane369