N/A: Torno
con una song-fic scritta in modo un po’ particolare,
basata sulla canzone “Imbranato” di Tiziano Ferro. Chiedo umilmente perdono a
tutti quelli che aspettano il quarto capitolo di “Non voglio altro che il tuo
amore”, che non aggiorno da un secolo; questo succede perché non riesco più a
scriver molto, o quel poco che scrivo non mi piace e lo cancello. Quando sarò
soddisfatta, posterò. Questa è una fic che ho scritto
da un sacco di tempo e mi sono convinta a postarla qui solo ora. Spero che vi
piaccia. Buona lettura!
Imbranati
Me lo ricordo come se fosse
stato ieri
E’ iniziato tutto per un
tuo capriccio
Avevi detto che volevi fare
l’amore con me mentre eri ubriaca
Io non mi fidavo
Credevo solo nell’amore
puro, ma per noi
Era solo sesso
Poi mi avevi fatto cambiare
idea
Ma il sesso è
un’attitudine, come l’arte in genere
Ero un po’ tardo
E forse l’ho capito
Tardi, ma l’ho fatto
E sono qui
A chiederti di ricominciare
insieme, la nostra vita
Scusa sai se provo a
insistere
Ma tu, Hermione, sei
indispensabile per me
Divento insopportabile
Come avevi detto tu mentre
mi urlavi il tuo odio
Lo so
Non sono degno né di
parlarti né di guardarti
Ma ti amo
Non lo avevo mai detto a
una ragazza
Ti amo
È tutto ciò che posso dirti
Vabbeh è antico ma ti amo
Vecchio e nuovo allo stesso
tempo
E scusa se ti amo
Non posso evitarlo
E se ci conosciamo
Da cinque anni siamo amici,
e abbiamo rovinato tutto
In due mesi o poco più
E scusa se non parlo piano
Sai che sono impulsivo
Ma se non urlo muoio
Voglio che tutto il mondo
lo sappia
Non so se sai che ti amo
Lo sai, te l’ho appena
detto
E scusami se rido
Non avrei mai pensato di
poterlo fare
Dell’imbarazzo celo
Dopotutto è la Sala Grande
e qui c’è tutta la scuola
Ti guardo fisso
Per ammirare tutta la tua
bellezza
E tremo
Pensando a ciò che ho fatto
All’idea di averti accanto
e sentirmi tuo soltanto
Il mio cuore scoppia
d’agitazione
E sono qui che parlo
emozionato
E parlo a monosillabi
E sono un imbranato
Perché dopo avertelo
confessato, fuggiamo l’uno dall’altra.
Sono scappata dalla Sala
Grande dopo la tua dichiarazione d’amore. Sono fuggita perché ero imbarazzata.
Ma ti ho rivisto, qualche notte dopo, in Sala Comune.
Ciao come stai domanda
inutile
Si vedeva che non potevi
stare bene
Ma l’amore mi rende
prevedibile
Non sapevo che altro dire
Parlo poco lo so è strano
Io che non taccio mai, sei
tu che mi togli le parole di bocca
Guido piano
Non ho il coraggio di
schiacciare l’acceleratore
Sarà il vento
Che soffia fuori
Sarà il tempo
Che scorre inesorabile
Sarà fuoco
Quello che mi arde dentro
il cuore
E scusa se ti amo
Finalmente te l’ho detto
E se ci conosciamo
Fin nel nostro io più
profondo, ma l’abbiamo interrotto
Da due mesi o poco più
E scusa se non parlo piano
Tutt’a un tratto le parole mi escono da sole
Ma se non urlo muoio
L'ho tenuto dentro per troppo
tempo
Non so se sai che ti amo
L'ho detto
E scusami se rido
Sono felice
Dell’imbarazzo celo
Non l’avevo mai detto a
nessuno
Ti guardo fisso
Per scorgere una qualche
tua reazione
E tremo
Al pensiero che tu ora
possa rifiutarmi
All’idea di averti accanto
Il mio cuore scoppia
E sentirmi tua soltanto
Rende perfetto tutto ciò
che mi sta intorno
E sono qui che parlo
emozionata
Aspettando la sentenza
E sono un’imbranata
Perché ti avevo respinto
Sono un’imbranata
Così mi sento mentre mi
baci, Harry.