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Autore: Zomi    09/06/2014    7 recensioni
Fissava il cielo.
Quasi a voler scomparire in esso.
Possibile?
Possibile che non ci fosse un luogo, solo uno, in cui andare e sentirsi sollevato da quel senso di orgoglio ferito, e valore non apprezzato?
Scosse il capo, grugnendo nel serrare maggiormente gli occhi.
Che stupidi pensieri da marmocchi!!!
Era uno spadaccino, non uno scolaretto che si lamentava inutilmente.
Eppure…
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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REWARDING ME
 
 
Fissava il cielo.
Quasi a voler scomparire in esso.
Possibile?
Possibile che non ci fosse un luogo, solo uno, in cui andare e sentirsi sollevato da quel senso di orgoglio ferito, e valore non apprezzato?
Scosse il capo, grugnendo nel serrare maggiormente gli occhi.
Che stupidi pensieri da marmocchi!!!
Era uno spadaccino, non uno scolaretto che si lamentava inutilmente.
Eppure…
-Che hai?-
Non aprì nemmeno mezz’occhio.
Sapeva che era lei, e che si era appena seduta alla sua destra, dalla parte del suo occhio sano.
Le gambe piegate al petto, le braccia a circondarle, un leggero cardigan sulle spalle e i capelli sciolti, mossi dal vento.
Lo sguardo a scrutare quella sua espressione dura e ferita sul volto.
Lo sapeva, sapeva che era lì.
-Allora?- lo richiamò, fissandolo di sicuro con i suoi grandi occhi nocciola, spalancati a sottolineare la sua impazienza.
Zoro rimase fermo e zitto, steso sul ponte della Sunny, circondato dalla fresca notte.
Non voleva parlarne: erano pensieri così stupidi e senza senso.
Forse, a forza di stare a accanto con certi rimbambiti come Rufy e Sanji, o al carpentiere dalla lacrima facile, o al medico e al cecchino facilmente piagnucolanti, il suo cervello era andato in pappa.
-Zoro!!!-
Grugnì, storcendo il naso.
-Parla, brutto idiota!!!-
Sbuffò, storcendo le labbra.
Con lei non c’era verso di stare tranquilli.
Se ne sarebbe stata lì, a rompergli le scatole finché non avesse svuotato il sacco, arrivando anche a picchiarlo selvaggiamente pur di sapere.
Che seccatura di una mocciosa.
Sbuffò, ringhiando contro le parole che premevano per uscire dalla sua bocca.
-Il cuocastro è bravo a cucinare, e nessuno ha problemi a dirglielo. Usopp e Franky ricevono complimenti per le stramberie che creano, Brook per la musica che suona-
Grugnì, aggrottando la fronte.
-Robin, anche se il ricciolo impomatata si astiene dal ricordarle la sua presunta bellezza, le è riconosciuta la sua bravura nel riflettere, Chopper nel medicare…- socchiuse un occhio, guardando di striscio la compagna sedutagli accanto, mentre continuava a parlare -… tu a disegnare-
Nami non aveva aperto bocca.
Lo stava ascoltando in rispettoso silenzio, mantenendo lo sguardo fisso al cielo notturno.
-So che sono solo uno spadaccino- sbottò ancora Zoro –Ma a volta lo gradirei anch’io un piccolo complimento…- si girò su un fianco, dando le spalle alla rossa -… un piccolo riconoscimento delle mie abilità-
Un leggero soffio di vento risuonò nel breve silenzio che scese tra i due.
-Sono ragionamenti da moccioso- l’apostrofò Nami, facendo grugnire il verde che, ben conscio della stupidaggine del suo stesso pensiero, si strinse gli avambracci al capo, pestando un piede a terra, ringhiando imbarazzato.
-Ma…- continuò la cartografa, spostandosi leggermente dalla sua posizione -… hai ragione-
La sentì stendersi dietro di lui, portando un braccio dietro la sua nuca e l’atro a circondargli la vita, sporgendo con la chioma ribelle e focosa sul suo campo viso.
-Anche i buzzurri devono sapere che sono dei bravi cavernicoli-
Si sporse con le labbra a baciargli una guancia, accarezzandogli un fianco.
-Che sono dei fedeli compagni...- strusciò il nasino sul suo padiglione auricolare -… degli ottimi bevitori e…- lo abbracciò, circondandogli il petto e una spalla con le braccia -… e dei ragazzi preziosi, più del One Piece-
Lo baciò piano, su un angolo della bocca, facendolo arrossire per quel nuovo gesto, mai esistito tra loro.
Tornò a stendersi sulla schiena, spostando le braccia da sotto il capo verde, ai fianchi della rossa, ancora tesa sopra di lui, sorridente e dolce.
-E se volessi altri gratificazioni di questo tipo?- ghignò, accarezzandole la pelle calda e nuda che sporgeva tra gli short e il cardigan sopra il bikini.
Nami sorrise, e si abbassò nuovamente sui di lui, a baciarlo sulle labbra sottili, allargate in un ghigno soddisfatto.
Si, ora stava meglio.






 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE:
È nata così, senza pretese, trasbordante di OOC e schifosamente scialba.
Ma ha il suo perché.
Zomi
   
 
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