Solo tu puoi salvarmi
“FA MALE”
“ora voglio mettere fine a questa storia”, tornata a casa dopo un’altra giornata di derisioni e di prese in giro a scuola, Viki si chiude in bagno dicendo alla sua cara e amata mamma, la persona che gli era stata più vicina, che aveva un malore. La ragazza allora prese la  lametta che aveva già usato altre volte, e iniziò a tagliarsi, gridò un’ultima volta, mentre il tappeto del bagno diventava rosso per il sangue.  La madre, sentendola iniziò a bussare alla porta del bagno, una due tre volte, nessuna risposta.  Intanto la madre chiamò il marito. Preoccupata.
Mentre il sangue scorreva Viki iniziava a non sentire più il dolore, a vedere sfocato e dopo qualche minuto non vide più niente, solo una luce bianca, e per una volta si sentiva bene con se stessa.
“Dove mi trovo?” erano state le sue prime parole al risveglio. “Non è la mia camera!” infatti si trovava in una stanza dalle pareti celesti e con un altro letto accanto al suo. La mamma era sdraiata sulla sedia, e per non svegliarla decise di alzarsi senza far rumore ma al primo tentativo si svegliò
“Amore mio, stai bene per fortuna, ma che ti è saltato in mente di fare?”
“Dove mi trovo” disse Viki
“Siamo in ospedale, e ti abbiamo salvata in tempo, hai perso molto sangue, ma i medici sono riusciti a salvarti!”
“Dov’è papà?”
“Papà è andato a parlare con i medici, ora li raggiungo e gli dico che ti sei svegliata” e le lascia un bacio sulla fronte
Viki’s pov
Mamma era uscita da quella porta e io sprofondai nuovamente nella mia solitudine. Dopo una mezz’ora entrarono mamma e  papà, dicendomi che sarei dovuta rimanere lì per qualche giorno, anche per i miei problemi, ovvero l’anoressia e l’autolesionismo. Mamma mi rassicurò e papà mi diede un bacio sulla fronte. Mi dissero che sarebbero tornati la sera, poiché dovevano sbrigare delle cose.
Dopo qualche minuto entrò una donna sulla quarantina, capelli corti e bassina.
“tu sei Viki?”mi disse la donna.
“Si, perché?”
“Io sono la dottoressa Lisandri, per qualsiasi cosa chiedi a me o alle infermiere. Ah dimenticavo, a momenti arriverà la tua compagna di stanza,Cris, mi raccomando! Ah e se vuoi fare un giro usa la sedia a rotella, per evitare di affaticarti. Buona serata!”
“ok, grazie e anche a lei!”
Uh, avevo una compagna di stanza, chissà se era uguale alle oche della mia scuola o se era diversa…
Dopo qualche minuto sentì delle voci provenire dai corridoi, erano sicuramente le mie zucchine, ovvero le mie migliori amiche! Le adoravo, erano le mie uniche amiche e mi erano sempre state accanto!
Appena mi videro mi saltarono addosso e mi fecero il quarto grado, sono pazze. Gli raccontai tutto..
“come ti è venuta questa brillante idea?” disse Fe
“Eh infatti!” aggiunse Giu
“Bhe ragazze ero stanca, molto stan…     non feci in tempo a finire la frase che entrò una ragazza alta e molto magra con i capelli raccolti in una treccia, e mi disse
“Tu devi essere Viki, piacere Cris” e mi allungò la mano.
SPAZIO AUTRICE
Tutti i nomi sono puramente casuali. Ciao lettrici, eccomi qui, spero che la mia fan fiction vi piaccia, quindiii buona lettura e WATANKAAA. P.s recensite recensite e vi regalo Mirko ahahhaahha  magari <3
Ah continuo domani o dopodomani.